martedì 19 febbraio 2008

Wiki Democracy


Sei stanco e deluso della politica lontana dalla gente? Vorresti poter scrivere tu il programma del tuo partito favorito? Sei nel posto giusto!”. Si chiama Wiki Democracy e si presenta così: “E’ un ambiente collaborativo e democratico per la stesura e revisione di programmi politici, con partecipazione dal basso, non governato né controllato dai partiti, il cui obiettivo è riportare ai partiti un contenuto generato dai loro elettori con proposte e iniziative di programma politico” Detto in parole povere, far sapere ai partiti cosa pensano i loro elettori che abitano la Rete, senza intromissione da parte di terzi.

L’idea è di Stefano Quintarelli, imprenditore delle telecomunicazioni e famoso blogger, ma trova la sua origine in un lungo dibattito svoltosi nei blog nei giorni scorsi, non appena si è diffusa la notizia che ci sarebbero state le elezioni politiche. Vi si esprimeva il desiderio di essere liberi, di non venire assordati da urli e insulti tra candidati. Lo scopo principale è di poter incidere realmente sull’agenda dei partiti, di poter articolare confronti seri sui dati; nonché di introdurre competenza e partecipazione degli elettori dentro un dibattito, che altrimenti si indurisce nel solito scontro tra i vertici.

Ma cos’è un wiki? Il mattone costitutivo (tra gli altri progetti) di Wikipedia, è definito così nella presentazione dell’iniziativa: “un sito web che può essere modificato dai suoi utilizzatori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che ne hanno accesso, come in un forum. La modifica dei contenuti è aperta e libera, ma viene registrata in una cronologia permettendo in caso di necessità di riportare la parte interessata alla versione precedente; lo scopo è quello di condividere, scambiare immagazzinare e ottimizzare la conoscenza in modo collaborativo. Il termine wiki indica anche il software utilizzato per creare il sito web” .

Riassumendo: se Wiki Democracy raggiungesse il suo obiettivo, i partiti dovrebbero trovarsi a disposizione una notevole quantità di informazione “non mediata dai media” (scusate l’orrore linguistico, ma è questo che intendono i promotori di W.D.). Insomma, l’idea è di formare una massa critica democratica che dovrebbe incidere sui modi e i contenuti dell’agenda elettorale partitica. Per sostenere questo sforzo, i partecipanti al progetto possono linkare, in una pagina apposita, documenti e studi sulle questioni che ritengono di maggior rilievo e priorità.

L’esperienza dell’utente sarà quindi di fondamentale importanza. Quando si va sul sito di Wiki Democracy, si viene subito colpiti dall’impatto fortemente normativo che lo caratterizza. Non si vedono i contenuti, si vedono le regole d’ingaggio. Chi ha scritto il progetto, sembra molto preoccupato che chi vi si avvicina per prima cosa capisca bene le regole di comportamento, ciò che si può fare, ciò che non si può fare. Ad esempio, non potete mettervi a fare comizi, non è questo il posto dove catechizzare gli altri. Semmai potete provare a catechizzare i responsabili del vostro partito, ai quali potete sottoporre ogni genere di proposta. Un’altra cosa da tenere ben presente è che degli altri partiti (che quindi non siano il vostro) potete solo leggere i programmi e le proposte inserite dagli utenti iscritti a quel partito.

A questo punto, se mi permettete, nasce dentro di me una perplessità, relativa a questa impostazione “partitocratica” e alla cosiddetta “metafora di interazione” che viene proposta. Appena vi registrate a Wiki Democracy, infatti, non basta che diate il nome e il cognome, allo scopo di sottoporvi ad un processo di registrazione giustamente severo, ma leggermente macchinoso. Funziona così: riempimento di un modulo dettagliato, invio dei dati, conferma dell’iscrizione tramite sms (o indirizzo e-mail autentificato), quindi attesa del perfezionamento dell’iscrizione. Chiaramente è un processo lungo, ma va bene così. In Italia si imbroglia e si urla troppo, quindi la selezione (seppur noiosa) è a mio avviso giusta e comprensibile.

Il problema, invece, sta nell’obbligo di iscrizione. Quando ci si registra, infatti, si deve scegliere il partito alla cui vita si desidera partecipare, il tutto da un menù a tendina che altri hanno predeterminato. Si capisce il motivo anche di questa regola: garantire l’efficienza dei lavori in un progetto che non ha moderatori, né full time né part time. Tuttavia questa costrizione forza la partecipazione dentro uno schema, a mio parere, troppo rigido. Uno dei problemi italiani è l’abitudine di sproloquiare quando si parla di politica, rischiando di trasformare un sano dibattito in uno scontro verbale tra ultrà. Tuttavia ritengo che anche le persone non schierate dal punto di vista partitico possano avere buone idee da condividere. E’ vero che si può sempre “cambiare iscrizione” (e partecipare così alla vita di altri partiti rispetto a quello originario) ma mi pare comunque un vero peccato non poter discutere per temi, se non all’interno delle aree di partito.

Insomma, era proprio necessario obbligare le persone a doversi dichiarare? Forse sì, ma doversi “iscrivere”, anche se solo da un punto di vista virtuale, ad un partito solo per partecipare al progetto rimane una limitazione non sempre gradita.

Wiki Democracy ha comunque il grande merito di raccogliere una lunga coda di conversazioni politiche avvenute nei blog, che rappresentano la base “morale” dell’intero progetto. In tutto ciò c’era un meraviglioso desiderio di libertà e di cambiamento. Migliaia di persone, provenienti dalle più svariate esperienze personali e di diversa estrazione politica, che si impegnano per “accorciare la catena” democratica che separa i cittadini dai partiti non possono certo venire ignorate.

Forse grazie a Wiki Democracy (e a progetti simili che nasceranno presto) il rapporto tra i cittadini volenterosi di farsi ascoltare e le segreterie dei partiti diventerà più diretto, e un bel giorno non avrà più bisogno della mediazione interessata di giornali e televisioni. Questi Mass Media hanno purtroppo ampiamente dimostrato la loro inaffidabilità in questo ruolo ed è giusto (e inevitabile) che vengano sostituiti da progetti basati sulle nuove tecnologie. Come ben sappiamo, solo un messaggio che viaggia in modo diretto dal mittente al destinatario, senza intermediari, potrà arrivare immacolato e senza modifiche di parte.

Insomma, nonostante qualche trascurabile difetto, Wiki Democracy è un progetto assolutamente lodevole, e merita di crescere sempre di più. Da parte mia non posso fare altro che indirizzare un sentito “in bocca al lupo” ai suoi ideatori e promotori!

Ringrazio di cuore tutti gli utenti del Blog che anche oggi mi hanno regalato la loro attenzione, e do a tutti appuntamento a domani per un altro post.

Un abbraccio, GuruKonK.



Grazie a V.Zambardino per l'ennesima preziosa ispirazione!


Nell'immagine il logo di Wiki Democracy

17 commenti:

Anonimo ha detto...

....ho sempre desiderato scrivere io il programma di un partito....

...per prima cosa vorrei riaprire le case di tolleranza!

...poi obbligherei certe donne a portare la minigonna....
....e obbligherei altre donne a NON portarla... naturalmente....

Ciao cari e care!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

eh eh eh....

in effetti la minigonna non è cosa per tutte....

Adoro AJ quando fa l'acido!

Anonimo ha detto...

Interessssssante........

Io propongo:
1) abolizione della trash TV (anche se così l'80% della programmazione italiana verrebbe cancellato!)
2) mandare in esilio a Sant'Elena tutti i politici disonesti (anche se così il 90% del Parlamento rimarebbe deserto!)
3) eliminazione fisica di tutti i giornalisti bugiardi, falsi, ipocriti e leccac..o (anche se così il 100% dei giornalisti italiani dovrebbe sparire nel nulla!)

Adesso mi iscrivo a Wiki Democracy e propongo la mia politica rivoluzionaria!!!!!

Ciao belli!

Anonimo ha detto...

.....ma come AJ.... sei sempre il solito....

...la prossima proposta quale sarà? Magari vorrai reintrodurre lo "Ius primae noctis" in tuo favore?

;-)))))))

....bye bye bye bye bye....

Anonimo ha detto...

@ Angie

Lo "Ius primae noctis" è una fantastica idea alla quale non avevo ancora pensato....

Mi complimento con te per la citazione colta e divertente!

Ciao ciao

Anonimo ha detto...

@ maaaaaaaaaaax.....
mi propongo come segretaria......

hasta la vistoria mio comandante!!!
;-)

besos...

Anonimo ha detto...

Grazie per l'appoggio cara uzza! Quando vinceremo tu avrai un posto di rilievo nel nuovo ordine mondiale che stiamo per costruire!

Anonimo ha detto...

@ AJ

ma cosa credevi?

guarda che non sono solo una bellissima cyberpupa, campionessa di football e damigiana ambulante!

sono anche coltissima e vanto un QI ben superiore alla media di qualsiasi crostaceo di questo pianeta!!!!

ciao ciao.......

Anonimo ha detto...

...ehm...

Scusate....

Secondo voi, chiedere l'introduzione della castrazione chimica per i pedofili ad alto potenziale di recidiva (praticamente tutti...) sarebbe una cosa sensata?

Anonimo ha detto...

oh oh robiiiiiiiii.........hai toccato un tema molto delicato...io sono combattuta al riguardo...la mia paura é che certe pulsioni vengano sfogate in altri modi,magari sotto forma di altra violenza...non so...poco tempo fa io e gurukonk abbiamo seguito una trasmissione che trattava questo tema,intervistando direttamente uomini che hanno subìto la castrazione chimica...scusate ma non trovo posizione...
un bacione a tutti...

p.s. maaaaaaaaaaaax........grazieeee!!!

Anonimo ha detto...

Premessa 1: WD mica e’ l’unico posto dove parlare di politica, la politica si fa e si discute dovunque. (anche qui)

Premessa 2: in scheda troveremo i simboli dei partiti, non ci sara’ un simbolo “altro” come nei questionari

Premessa 3: i giovani “internettici” non sono rappresentati e non riescono a portare alcuna istanza, a differenza di pensionati, taxisti, casalinghe, ecc.

Premessa 4: sull’opportunita’ di promuovere il nuovo rispetto a tutelare il vecchio, c’e’ ampio consenso. quando si entra nello specifico ci sono divisioni (privacy si/no, TPM si/no, neutralita’ si/no, ecc…) che sono indotte/mutuate/isomorfe ai principi di ciascuno su questioni piu’ generali (sanita’, difesa, etica) che a loro volta sono caratteristiche di visioni politiche diverse del mondo (da estrema sinistra a estrema estra)

quindi, cosa cerca di contribuire a fare WD ?

WD e’ un luogo, una piazza (puo’ anche restare deserta, non l’ha mica detto il dottore che debba essere piena) in cui:

le discussioni sviluppate in (1) possano portare ai partiti che voteremo/voteranno (per chi si astiene o deserta) (2) le istanze (3) secondo le specificità politiche (4).

e’ solo un anello nella catena, un passo nel processo. mica vuole essere il tutto. se fosse piu’ ampio, se avesse una discussione generale come ve ne sono, sarebbe l’ennesimo forum di discussione generale e il passo “portare le discussioni ai partiti che voteremo” non ci sarebbe.

solo questo vuole fare WD. nulla di piu’. il resto si fa … su Internet, nei blog, nei forum, al bar, in ufficio, a scuola…

GuruKonK ha detto...

Grazie mille Stefano per essere intervenuto sul mio Blog! L'ho apprezzato davvero molto!

Le tue premesse sono di certo preziose; anche se credo che i lettori, grazie ai link che ho inserito nel post, abbiano avuto una visione abbastanza completa del progetto WD.

Ti posso dire che, da quello che ho potuto vedere, WD non rimarrà certo una piazza deserta!

Io sono svizzero, quindi il 13 aprile non potrò votare. Credo però che dei progetti come WD, a medio termine, potranno fare la differenza accorciando realmente la distanza che separa i vertici dei partiti dal resto del paese!

Ti ringrazio ancora per i tuoi chiarimenti e ti invito a tornare su questo blog ogni volta che vorrai!

Buona fortuna per tutti i tuoi progetti!

Anonimo ha detto...

Stefano Quintarelli ha lasciato un commento su questo blog! Guardate che è una cosa fantastica!

Volevo dirvi che mi iscrivo a Wiki Democracy! Come vi avevo spiegato tempo fa mi sento un pò tradito, però ritengo di avere delle cose valide da proporre al partito che ritengo mi assomiglia di più...

Speriamo bene...

Saluti a tutti!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti!

Oggi pomeriggio ho avuto il tempo di visitare il sito di W.D.!

L'ho trovato davvero molto interessante!

Spero che si iscrivano in molti, così avrò un sacco di proposte da vagliare....

bye bye bye

Anonimo ha detto...

WOW... uno dei più famosi blogger italiani ha lasciato un commento!

Credo che gurukonk possa essere davvero contento!

un bacione a tutti!

Anonimo ha detto...

@ Robiiii

Ho letto il tuo commento relativo alla castrazione chimica per i pedofili. Capisco che tu ti sia posto il problema, visto che oggi sono venuti alla luce due nuovi terribili episodi di abusi su dei bambini, entrambi nell'ambito familiare!

In molti paesi il tema della pedofilia e della castrazione chimica è oggetto di infuocati dibattiti.

In Svezia, ad esempio, è possiblie praticare la castrazione chimica su pedofili volontari.

La stessa cosa accade in alcuni stati degli USA e in Norvegia.

I risultati sono controversi e fino ad oggi non è ancora chiaro quanto tutto ciò sia efficace. In fondo dare delle pastiglie che impediscono l'erezione non offre una garanzia totale che un pedofilo non torni ad insidiare i bambini.

Credo che una soluzione definitiva del problema non esista. Forse l'unica cosa che possiamo fare è dare alle forze dell'ordine, alla magistratura, alle scuole e alle famiglie mezzi nuovi, moderni e concreti per prevenire questo tipo di crimini. Molti di questi casi nascono in ambienti familiari fortemente degradati, forse la prevenzione può essere una delle poche strade percorribili.

Anonimo ha detto...

No no no no!

Niente castrazione chimica! Ma stiamo scherzando?

L'unica soluzione è un bel taglio netto e preciso!

ZAC!!!! E il problema è risolto!