venerdì 22 febbraio 2008

Un errore storico


Mezzo milione di serbi in rivolta nella sola Belgrado. L’ambasciata americana messa a ferro e fuoco dai facinorosi, con tanto di vittima carbonizzata. Il governo serbo ritira gli ambasciatori dai Paesi che hanno riconosciuto l’indipendenza unilaterale del Kosovo (tra i quali l’Italia). La Russia di Putin, storico alleato della Serbia, che minaccia l’uso della forza per bocca del diplomatico Dmitry Rogozin: “Se l'Europa lavora al di fuori di una posizione comune, o se la Nato infrange il proprio mandato nel Kosovo, si troveranno in conflitto con le Nazioni Unite. A quel punto saremo costretti a procedere con la forza bruta, in altre parole: la forza armata”. Insomma, se la nascita di un Kosovo indipendente doveva rappresentare una necessità indispensabile per la stabilità dei Balcani bisogna ammettere che l’intero progetto è partito nel peggior modo possibile.

Al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite quello che è accaduto a Belgrado davanti all’ambasciata americana nella notte, parecchi diplomatici l’avevano previsto il giorno prima. Ma gli Stati Uniti, e anche i governi dei paesi principali dell’UE (compresa l’Italia che pure sul Kosovo si era già divisa) avevano sottovalutato il rischio di incidenti gravi. “Il riconoscimento del Kosovo” – aveva assicurato da Roma il Presidente del Consiglio Prodi, ricordando che le relazioni italiane con la Serbia rimangono eccellenti – “sarà solo il primo passo per l’impegno dell’Europa a costruire nel nuovo stato una struttura amministrativa e civile di 1700-1900 funzionari internazionali, con il fine ultimo di arrivare all’adesione europea di tutti i Paesi dei Balcani”.

L’Italia, come la Francia, la Gran Bretagna e la Germania, decidendo di riconoscere senz’altro il nuovo micro-stato emerso, con un atto unilaterale, dalla disintegrazione jugoslava, si era così schierata nettamente sulle posizioni americane di pieno sostegno della secessione kosovara, che dalla lontana Africa il presidente Bush aveva espresso con una frase molto chiara: “Da oggi il Kosovo è una nazione libera”.

All’Onu, invece, il rappresentante permanente della Russia Vitaly Churkin aveva immediatamente replicato che le cose non stavano così. “La dichiarazione del 17 febbraio fatta dall’assemblea locale della provincia serba del Kosovo” – dice la nota di Churkin che chiede la convocazione immediata del Consiglio di Sicurezza – “è una palese violazione del diritto internazionale e in primo luogo della Carta delle Nazioni Unite”. E il diplomatico di Mosca ribadisce che “questo atto illegale è un’aperta violazione della sovranità della Serbia, degli accordi ad alto livello del Gruppo di Contatto, del progetto costituzionale del Kosovo e della Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza, che degli accordi sul Kosovo rappresenta il documento base”.

La spaccatura dell’Unione Europea, dove la dichiarazione unilaterale di indipendenza del Kosovo si scontra con l’opposizione di Spagna, Grecia, Romania, Bulgaria, Cipro e Slovacchia, si riproduce quindi, e con effetti potenziali anche più gravi, su questo lato dell’Atlantico in sede di Consiglio di Sicurezza, dove la Russia com'è noto può esercitare il veto risolutivo.

Ma con quali conseguenze per la Serbia? Mentre in tutto il mondo chiunque può vedere le immagini dell’ambasciata americana di Belgrado in fiamme, l’obiettivo più immediato della comunità internazionale, più che quello di spedire ambasciatori nel nuovo micro-stato del Kosovo, deve essere di circoscrivere l’incendio che minaccia di rovesciarsi da Belgrado all’intera regione. La verità è che ancora una volta (come già era accaduto quando si era consumata la rottura fra la Croazia del generale Tudjman e la Serbia-Montenegro, pilotata verso l’autodistruzione da Milosevic) gli Stati Uniti e l’Europa non hanno capito, o non hanno voluto capire, il pericolo di scherzare con il fuoco nei Balcani!

A Belgrado anche se il poco che rimane dell’esercito (uscito devastato dai bombardamenti della Nato del 1999) non può intervenire con le armi, il pericolo è che le “contromisure” già adottate dalla Serbia, come il richiamo degli ambasciatori da Washington e da Roma, facciano da detonatore ad una protesta ultranazionalista molto più forte del previsto. Nella Serbia, che per più di 700 anni ha sempre riconosciuto nel Kosovo il “sacro ed inviolabile cuore della nazione serba”, quella che molti dei 10 milioni di serbi sentono come un’amputazione nazionale ingiusta, rischia di mettere in crisi il già debole governo filoeuropeista di Belgrado, spalancando le porte un’altra volta al nazionalismo più estremista. In quella insanabile polveriera che rimangono i Balcani tutto questo è già accaduto e la storia, disastrosamente, si ripete troppo spesso.

So bene che i temi di politica internazionale possono risultare indigesti ai più, tuttavia la questione del Kosovo va affrontata e dibattuta al meglio, anche su piccoli Blog come questo. Il pericolo di destabilizzazione di questa area è più che concreto e si prospetta un futuro assai grigio, in un'area dell'Europa che (a medio termine) vorrebbe addirittura entrare a fare parte della Comunità Europea.

Riconoscere un nuovo Stato non può essere una decisione presa alla leggera, senza aspettarsi conseguenze. In molti Stati europei ci sono problemi di questo genere: che tipo di reazione ci aspetteremmo se si riconoscessero come stati autonomi il Sud-Tirolo, i Paesi Baschi o l’Irlanda del Nord? Oppure cosa accadrebbe se tutto ciò spingesse alla divisione del Belgio, dove la questione tra fiamminghi e valloni diventa sempre più spinosa e insanabile?

Bisogna fare molta attenzione alle conseguenze che possono scaturire da queste scelte politiche, che sembrano proprio, lasciatemelo dire “poco pensate”. Tenuto conto, tra le altre cose, che i Balcani non sono ancora moralmente usciti dal conflitto più sanguinoso che si sia mai visto in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale. Insomma, tutto ciò lascia presagire un futuro ricco di tensioni e violenze e credo che le minacce russe sull’uso della forza militare vadano prese molto sul serio.

La questione balcanica rischia di essere, ancora una volta, una miccia pericolosa per l’intera Europa!

Ringrazio di cuore tutti gli utenti del Blog che anche oggi mi hanno regalato la loro preziosa attenzione, e do a tutti appuntamento a domani per un altro post.

Un caro saluto, GuruKonK.


Nell'immagine: l'incursione all'ambasciata USA di Belgrado

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo bravo bravo bravo bravo e ancora bravo!!!!!!!!!!

L'indipendenza raggiunta con una dichiarazione unilaterale è una porcheria storica!!!!

La Serbia stava lavorando con ONU, UE, Nato e Russia per un piano di sviluppo del Kosovo che sarebbe dovuto sfociare in 5 anni con una sostanziale autonomia politica e amministrativa da Belgrado!

Poi improvvisamente gli USA e i loro amichetti decidono che tutto si risolverà con una azione arbitraria e illegale!!!

Credo che molti innocenti subiranno le conseguenze di quello che gurukonk giustamente definisce un errore storico!!!

Anonimo ha detto...

Io capisco benissimo che la pulizia etnica di Milosevic abbia lasciato nel Kosovo delle ferite profonde e che la popolazione di etnia albanese voglia essere indipendente da Belgrado. Però credo che questa strada non faccia che aprire nuove ferite sul fronte serbo e gurukonk non sbaglia quando dice che per i serbi l'autonomia del Kosovo sia percepita come una ingiusta amputazione!

Poi da quello che ho visto al TG le minacce russe sembrano concrete! Sono davvero preoccupato!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti.

Della questione del Kosovo ne hanno parlato un pò tutti. Ho sentito molte persone dire che il popolo kosovaro ha diritto all'autodeterminazione. Vero, però l'autodeterminazione non basta per creare un nuovo Stato (in più sottraendo territori da uno Stato già esistente)! Altrimenti i Paesi Baschi si sarebbero separati dalla Spagna già da un bel pezzo, come giustamente osserva gurukonk!

Credo che il diritto internazionale e le risoluzioni dell'assemblea dell'Onu e del Consiglio di Sicurezza abbiano ancora valore giuridico.
Anche se mi chiedo una cosa: non è che le azioni unilaterali effettuate degli USA in Iraq e Afghanistan hanno finito con delegittimare l'Onu e le sue risoluzioni?

Se così fosse siamo all'alba di un'era oscura e incerta! Mi piacerebbe che qualcuno di voi mi rispondesse su questo punto.... Grazie mille!

Ciao ciao!

Anonimo ha detto...

Questo post l'ho letto e riletto più volte ma non riuscivo a decidermi a scrivere un commento...

Questi argomenti non sono facili da affrontare e avevo paura di scrivere una qualche stupidaggine....

Ma poi mi sono detta: su questo blog ci sono solo persone tanto carine che non mi avrebbero certo giudicato male per aver inserito un commento non all'altezza della situazione... Giusto....?

Sì, lo so, lo so...mi sono creata da sola problemi inesistenti..... E' che in questo periodo mi sento particolarmente strana.... forse la mia mutazione da cyberpupa a damigiana è più rapida del previsto.... :-))))

Riguardo al post devo dare purtroppo ragione alle pessimistiche previsioni di Robiiii: saranno i soliti innocenti a subire le conseguenze negative di questa decisione!!!!!

Un bacione a tutti, ciao ciao!!!!

Anonimo ha detto...

....ma cara Angie, che storia è questa?

Lo sai che in questo blog nessuno tratta male nessuno!

E poi non bisogna per forza essere egli esperti di politica internazionale per scrivere un commento....

Si può anche solo passare per un salutino....

Quindi la prossima volta non farti tutti questi problemi, capito??!?

Baci!

Ciao!

Anonimo ha detto...

Grazie bimbo!

Anonimo ha detto...

Anche io ritengo che si tratti di un grosso errore!

Le conseguenze sembra che non tarderanno a farsi sentire!

Anonimo ha detto...

ciao, passo solo x un piccolo saluto a tutti voi...

Anonimo ha detto...

.....ciiiiiiaaaaaaaaoooooooo.....
Polliannaaaaaaaaa.......

.....ma dove eri finita????

...un bacioooneeeeeee......

Anonimo ha detto...

tentano di assassinare l'orgoglio serbo sullo sporco altare degli interessi economici!

dal kosovo 2 industrie petrolifere USA vogliono fare passare un nuovo mega-gasdotto che la serbia non voleva autorizzare! per questo hanno rubato il kosovo alla serbia, per poter aumentare la portata di gas dall'est!

dovrebbero vergognarsi!