venerdì 8 febbraio 2008

L'oceano di plastica


La notizia è di pochi giorni fa. Ho preferito aspettare prima di occuparmene perché ero terribilmente curioso di scoprire quali “mass media” avrebbero divulgato la notizia e, soprattutto, in che modo la vicenda sarebbe stata trattata. Devo ammettere che il risultato di questa mia attesa si è rivelato davvero desolante. Infatti i (pochi) TG che se ne sono occupati lo hanno fatto in modo a dir poco superficiale. Anche i giornali, che per loro natura dovrebbero essere più portati della TV agli approfondimenti, hanno relegato tutta questa faccenda in settori dedicati più che altro alle “curiosità dal mondo”. Non mi aspettavo certo che Bruno Vespa e Enrico Mentana mettessero a disposizione una puntata dei loro “talk show” a questo genere di problemi, anche perché il processo per la strage di Erba offre spunti ben più sinistri e truculenti. Insomma, con il cuore un po’ deluso mi accingo ad offrirvi la cronaca di uno dei peggiori disastri ambientali della storia dell’umanità.

Un “minestrone di plastica” grande due volte gli Stati Uniti galleggia nell'Oceano Pacifico, tenuto insieme dalle correnti sottomarine. E' questa la scioccante scoperta degli oceanografi che rivelano come la sterminata massa di rifiuti (di fatto la più grande discarica del mondo) abbia inizio a 500 miglia nautiche (926 km.) dalla costa della California, attraversi il Pacifico meridionale, oltrepassando le Hawaii per poi arrivare fin quasi al Giappone.

A scoprirla, riporta in questi giorni il quotidiano britannico “The Independent”, è stato l'oceanografo americano Charles Moore, secondo il quale questo “vortice di spazzatura” ammonterebbe a circa 100 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica gettati in mare e crescerebbe a ritmo vertiginoso come una sorta di “blob”. Lo studioso, un ex marinaio erede di una famiglia di petrolieri, si era imbattuto per la prima volta nell'inquietante formazione già nel 1997, nel corso di una regata. “Ogni volta che salivo sul ponte vedevo spazzatura galleggiare. Come abbiamo fatto a inquinare un'area così grande?”, ha detto Moore. La scoperta di questo enorme immondezzaio lo ha spinto a cedere la sua parte dell'impresa di famiglia, a dedicarsi alla causa ambientalista, e a darsi allo studio degli oceani. Inoltre ha fondato la “Algalita Marine Research Foundation”, una fondazione per la ricerca sugli ecosistemi marini.

La sterminata discarica (dove si può trovare un po' di tutto, dai palloni da calcio ai mattoncini del Lego, fino ai famigerati sacchetti di plastica) è in realtà formata da due parti: la massa orientale, a sud-ovest del Giappone e quella occidentale a nord-ovest delle Hawaii. Curtis Ebbesmeyer, un oceanografo che da oltre 15 anni studia il problema della plastica dispersa in mare, ha paragonato il “minestrone” ad un gigantesco organismo vivente: “Si divincola come un grosso animale senza guinzaglio”. E quando si avvicina alla terraferma, come succede all'arcipelago delle Hawaii, le conseguenza sono drammatiche: “E' come se vomitasse e le spiagge si coprono di ''confetti'' di plastica”. David Karl, un oceanografo dell'università delle Hawaii ha dichiarato che ulteriori ricerche sono necessarie per stabilire l'estensione e, soprattutto, la reale composizione del “minestrone di plastica”, ma che non vi è alcuna ragione fondata di dubitare la validità della tesi e dei dati forniti da Charles Moore. “La plastica che abbiamo gettato in mare da qualche parte deve pure finire”, ha detto. Tony Andrady, un chimico dell'istituto di ricerca americano “Triangle”, è d'accordo: “Ogni piccolo pezzo di plastica finito in mare da 50 anni a questa parte è ancora lì”.

Moore ha aggiunto infine che la massa di rifiuti non è rilevabile attraverso le foto satellitari perché è traslucida e galleggia sotto la superficie del mare. “La vedi soltanto quando te la ritrovi davanti alla prua”, ha detto. Secondo il Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite la plastica galleggiante (che forma circa il 90% di tutti i rifiuti che inquinano i mari) provoca la morte di 100.000 mammiferi marini e di un milione di uccelli ogni anno. Per Marcus Eriksen, direttore della ricerca della “Algalita Marine Research Foundation”, tutti questi rifiuti rappresentano un rischio anche per la salute dell'uomo. Minuscoli pezzetti di plastica si trasformano in una sorta di spugna per agenti inquinanti (come idrocarburi e DDT) che poi entrano nella catena alimentare. “Ciò che cade nell'oceano finisce, prima o poi, anche nel nostro piatto”, ha detto.

Il nostro pianeta sta correndo dei gravissimi pericoli, e non possiamo dare la colpa agli “altri” anche in questo caso. No, la colpa è nostra e delle nostre pessime abitudini. Siamo noi ad aver creato il “mostro di plastica”, anche se fisicamente non abbiamo mai gettato in mare nemmeno una bottiglia di PET.

L’umanità per almeno due secoli si è comportata con gli oceani come farebbe una massaia pigra che nasconde la polvere sotto i tappeti. Pensavamo che i nostri errori avrebbero avuto ripercussioni solo a lungo termine, invece le conseguenze sono qui ed ora! E non possiamo più girare la testa da un’altra parte facendo finta che non stia accadendo nulla.

Questo argomento è uno dei più discussi sulla Rete in questo periodo, il che significa che l’opinione pubblica ha una spiccata sensibilità ambientale, quando viene informata correttamente. Purtroppo ci troviamo davanti, ancora una volta, ad una situazione in cui i Blogger si sono dovuti sostituire ai “mass media” tradizionali, e questa non è certo una buona notizia. Anche perché, tutti i giornali italiani (ma non solo) vengono profumatamente finanziati con soldi pubblici. Si tratta di milioni di euro che lo Stato elargisce alla stampa per permettere a quest’ultima di assolvere il mandato pubblico della libera informazione.

Immagino che leggendo queste ultime righe qualcuno di voi abbia sorriso amaramente. Già, c’è da chiedersi se i giornalisti si sentano davvero liberi di informare su vizi, corruzioni e malcostumi dei Parlamentari, sapendo che costoro hanno il potere di ridimensionare (o addirittura prosciugare) il fiume di finanziamenti che i loro editori ricevono dallo Stato… Voi che ne dite?

Credo di aver messo sufficiente carne al fuoco, almeno per oggi, per cui mi fermo qui. Anche questa volta tutti i vostri commenti saranno più che benvenuti. Vi ringrazio di cuore per l’attenzione che mi avete dedicato.

Un abbraccio, GuruKonK.


Nell'immagine potete notare l'estensione degli enormi mostri di plastica.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Gurukonk hai dimostrato ancora una volta di essere un grande!

Ciao a tutti!

Anonimo ha detto...

Mio Dio è terribile! Ma perchè siamo così disastrosi? Perchè il tempo passa e non facciamo che peggiorare?

Anonimo ha detto...

Secondo me l'umanità sta migliorando. Rispetto al passato siamo più attenti e rispettosi verso l'ambiente. Inoltre abbiamo iniziato a investire somme interessanti nelle energie rinnovabili.

Il problema è che il meccanismo distruttivo in atto avanza velocemente mentre i nostri miglioramenti sono ancora troppo lenti.

GuruKonK ha detto...

Bè, grazie mille Stilo.

Sei davvero molto gentile. Però non faccio nulla di speciale, mi limito a scrivere su argomenti che mi interessano.

Credo che tutti i blogger facciano la stessa cosa e che moltissimi di loro lo facciano meglio di me.

Però i complimenti fanno sempre piacere, quindi fammene pure quanti ne vuoi...

:-)))

Un caro saluto a tutti!

Anonimo ha detto...

Mi fa piacere che hai citato i finanziamenti pubblici che ricevono i giornali.

I giornalisti non sono liberi perchè NON possono racontare fatti negativi che riguardano le ditte inserzioniste e i politici che possono bloccare i finanziamenti.

La libertà di parola e di stampa è una bella utopia, ma nulla di più...

Sgt. Hartman ha detto...

Altro che emergenza spazzatura a Napoli

GuruKonK ha detto...

Il sergente Hartman ha toccato un tasto interessante!

Intendo dire che della spazzatura di Napoli ne parlano tutti perchè la vediamo in TV. Invece questo oceano di schifezze è lontano dagli occhi (quindi è pure lontano dal cuore...).

Insomma la realtà esiste se ci sono delle telecamere a riprenderla, altrimenti è come se fosse una fiebile voce nell'aria.... La sentiamo per un momento ma poi sparisce nel vento!

Auguro a tutti voi un buon week end!

Anonimo ha detto...

Ragazzi ci ho pensato anche questa mattina! Questa storia è inquietante oltre ogni ragionevole dubbio!

Una notizia del genere dovrebbe essere usata come apertura dei telegiornali, invece che essere discussa nella "intimità" dei blog!

Ca..o!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Il problema della "presunta" libertà di stampa nel nostro Paese è cosa nota oramai da diversi anni.

Io ho occasione di poter seguire molte TV straniere e vi posso dire che la qualità dei nostri TG è tra le più basse al mondo! A mio parere si salvano solo SkyTG24 e (a volte) il TG7!

Studio Aperto non merita neppure il titolo di telegiornale! E' più che altro una accozzaglia di servizi ripetitivi e SEMPRE uguali giorno dopo giorno! E sapete a cosa dedicano una bella fetta di trasmissione in questo periodo? Al gossip e ai personaggi del GF! Che pena.... come se manchino le notizie.....

Il TG4 è affidabile e credibile come l'orgasmo di una prostituta! O come le promesse di un marinaio smemorato, se preferite! E non aggiungo altro...

TG1 e TG5 sembrano due cloni! Secondo me i direttori si telefonano per decidere le notizie e il "taglio" da dare alla trasmissione! E in più sono bravissimi nella "toccata e fuga"... Non so se mi capite....

Il TG2 era uno dei migliori, anche perchè riuscivano a delegare delle notizie interessanti ma di minore "importanza" nel loro "Costume e Società". Purtroppo anche loro sono diventati una bella banderuola, sempre attenti al vento che cambia...

Il TG3 è formalmente ben fatto. Ha spesso avuto il coraggio di denunciare malcostumi a sinistra come a destra. Non per niente il vecchio direttore era stato denunciato da Massimo "Baffo a vela" D'Alema per lo scandalo denominato "Affittopoli"....
A proposito... quell'inchiesta che fine ha fatto? Chi lo sa? In Argentina sparivano le persone, da noi spariscono le inchieste e i PM vengono trasferiti più in fretta di un prete pedofilo...

Sapete una cosa? Sono stufo anche di schifarmi di tutte queste cose!!!!!

Saluti!

Anonimo ha detto...

Bravo Randy!

Ti quoto in pieno!

Saluti

a

tutti

gli

amici

del

blog!

Anonimo ha detto...

Eh già....

Bravo Randy, stai lentamente guadagnando punti...

Un bacione a tutti!

Anonimo ha detto...

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