lunedì 18 febbraio 2008

La macelleria dal Vale Tudo


Si chiama “Vale Tudo”, che tradotto in italiano vuol dire “vale tutto”, ed è la lotta brasiliana che sta facendo letteralmente impazzire gli scommettitori di mezzo mondo. Come suggerisce il nome, in un incontro di “Vale Tudo” si può colpire l’avversario in qualunque modo. L’unica limitazione riguarda le dita negli occhi e i colpi diretti alla carotide. In teoria la versione brasiliana di questo concentrato di arti marziali risulta vietata dalla legge, perché i combattenti non usano guanti e perché non c’è nessun limite di tempo. In pratica però, il “Vale Tudo” verde-oro va avanti sino a quando uno dei due contendenti non stramazza al suolo, spesso in un lago di sangue, ignorando ogni legge.

Come vi stavo dicendo, il “Vale Tudo” dovrebbe essere vietato, ma in realtà i match proibiti vengono trasmessi in televisione e su Internet, fino ad arrivare a movimentare un giro di scommesse milionarie, da Las Vegas a Londra.

È successo, infatti, che a dare il via al business, anni fa, siano stati i manager dell’impresa Rio Heroes che ad Osasco, avevano aperto una vera e propria “gabbia di combattimento”. Poi, per evitare grane con la giustizia e visto che l’impresa appariva più redditizia del previsto, hanno finito con il mantenere i combattimenti in Brasile, spostando però tutta l’organizzazione a Miami, in Florida. Qui infatti veniva gestita tutta la diretta via web, la produzione di DVD e perfino la selezione e diffusione dei migliori match su YouTube (provare per credere…). Dopo anni di indagini a inizio febbraio la “macelleria” di Osasco è stata chiusa dalla polizia federale. Il “Vale Tudo”, però, continua. Nel corso degli anni si sono infatti moltiplicati i ring clandestini che, in Brasile, vedono sfidarsi all’ultimo sangue uomini e, a volte, perfino le donne.

Lo scenario è sempre lo stesso. Gli atleti combattono in una gabbia con tanto di grate che servono per mantenere le distanze con il pubblico che, come nelle arene dell’antica Roma, ha un duplice obiettivo: scommettere sul più forte e vedere scorrere il sangue. Ogni lottatore, che vinca o che perda, riceve comunque un gettone equivalente a 300 euro, che da quelle parti è quanto guadagna in un mese la maggioranza delle persone. Chi scommette tramite Internet, invece, lo fa a partire da un minimo di 50 dollari.

In Rete, per attirare del nuovo pubblico, circolano incontri che gli estimatori definiscono leggendari. Come quelli di Helio Gracie, grande campione della specialità, che al Maracanazinho di San Paolo riusciva a catalizzare l’entusiasmo di ben 30'000 spettatori! Insomma, si tratta di una disciplina sanguinaria e terribile, che le autorità federali del Brasile dicono di voler combattere con ogni mezzo. In realtà, gli organizzatori e i lottatori, fino ad ora, non si sono neppure dovuti nascondere troppo, il che mi costringe a sospettare corruzioni a vari livelli.

Non dovete però pensare che questo tipo di lotta estrema sia una prerogativa del Brasile o degli Stati in via di sviluppo. Infatti il “Vale Tudo” esiste (con nomi diversi) un po’ ovunque, anche in Italia. Negli anni ’90 la Guardia di Finanza e i Carabinieri smantellarono un’organizzazione calabrese che gestiva un lucroso giro di lotta estrema. In questo caso i lottatori erano professionisti, provenienti dalle più svariate discipline da combattimento, che erano disposti a rischiare la vita (o danni permanenti) in incontri sostanzialmente privi di regole.

Rimanendo in Italia, ho trovato in Rete alcune scuole di arti marziali che insegnano, tra le varie discipline, anche il “Vale Tudo”, il Submission Wrestling e il terribile Brasilian Jiu-jitsu. Il tutto avviene di solito nella totale trasparenza e legalità, come nel caso di RobyCamp, la palestra di Roberto Olivieri. Quest’ultimo afferma: “L’obiettivo del Club è in generale quello che ha mosso (e muove ancora) me a praticare sport: stare in forma, rimanere magro con forza e con una buona mobilità articolare. Trovo il Brasilian Jiu-jitsu più motivante e divertente del praticare altre attività o correre sul lungomare della mia città. Curiamo e perseguiamo uno stile di vita sano”.

A questo punto mi voglio fermare. Voi come la pensate? E’ immorale insegnare un’arte marziale potenzialmente letale e che ha solo scopi offensivi? Oppure l’unica cosa sbagliata è usare dei giovani con poche prospettive e usarli come moderni gladiatori, in sfide spesso all’ultimo sangue?

Gli interrogativi sono davvero molti. Per questo motivo rimango in attesa dei vostri commenti e delle vostre riflessioni in merito al “Vale Tudo” e a tutto ciò che ci sta attorno. A domani.

Un abbraccio, GuruKonK.


Link correlati al tema di oggi:
- servizio di Globo Video sul fenomeno del “Vale Tudo”
- raccolta video davvero eloquente su questo tipo di lotta
- Roby Camp, la palestra di arti marziali di Roberto Olivieri
- Martial Arts, elenco delle discipline



Nell’immagine: un scontro di “Vale Tudo” nella tradizionale gabbia metallica

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma questi son pazzi!!!!!

Sono quasi sconvolto, non ho mai visto due persone darsele in questo modo!

E' da selvaggi!

Anonimo ha detto...

Accidenti che storia! E' di una violenza inaudita! Capisco che questi ragazzi hanno bisogno di soldi ma facendo così non possono durare molto! Si danno dei colpi durissimi alla testa e non c'è l'arbitro che può fermare l'incontro se uno è messo troppo male! Non possono lasciare che delle persone si ammazzino solo per arrichire questi organizzatori!

Anonimo ha detto...

.....non mi piacciono queste cose....

....però se ci pensate non è molto diverso dalla guerra....

....voglio dire che anche in guerra ci sono dei ragazzi usati come carne da macello con l'unico scopo di arricchire gli "organizzatori".....

Anonimo ha detto...

Ma brava la mia cara Angie!

Hai tracciato un parallelo davvero interessante tra i giovani lottatori che accettano il "Vale Tudo" perchè hanno poche alternative, con coloro che finiscono a combattere le guerre degli altri con la speranza di ottenere una vita migliore.

Brava davvero, un bacione!

Saluti a tutti, ciaoooo.......

Anonimo ha detto...

...molto meno romantico, ma un po' fight club...sisisisisisi...

Anonimo ha detto...

...dimenticavo...a me non fanno paura i pugni nello stomaco...

Anonimo ha detto...

....grazie mille randy.... un altro punticino guadagnato sul tuo curriculum....

;-)))

Ciao pom caro, hai ragione, anche a me ricorda un pò fight club! Anche se qui si fanno male e si ammazzano sul serio, of course....

A me invece i pugni nello stomaco fanno tantissimissima paura, perchè fanno tantissimissimo maleeee!!!!!

Un baciottone!!!!!!!

Anonimo ha detto...

...come fa a sapere che fanno male??
...l'ha forse picchiata qualcuno ???
...dobbiamo occuparcene??

PS
...al limite chiamiamo il sergente...

Anonimo ha detto...

...tutto ciò sarà terribile, ma non é forse meglio combattere 20 minuti per un mese di stipendio che lavorare per qualche padrone che ti tratta come uno schiavo...

..mah

Anonimo ha detto...

....oh pom sei gentile a preoccuparti, però ti assicuro che nessuno mi ha picchiata!

Prendo regolarmente dei colpi all'addome perchè gioco a football in una squadra amatoriale!

Sono nella linea di difesa e il mio compito è quello di spostare di peso le avversarie e aggredire con violenza la loro quarterback!

E' un gioco che mi permette di scaricare un pò di aggressività, così non divento come Hannibal Lecter.... o come Rosa Bazzi in Romano..... eh eh eh...

;-)))))))))))))

Ciao a tuttiiiiiiiii..........

A domani per altri commenti folliiiiiii...... Baci!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

wow angie mi sei sempre più simpatica! quoto anche il tuo commento!!!...i filmati non li ho guardati...come ben sa il mio fratellone,ne porterei le conseguenze per diverse notti!!! siamo circondati da violenza di tutti i tipi....i TG poi ci forniscono la dose gionaliera...più estrema é la violenza più gente davanti alla TV....forse da un po' di tempo si é "perso il metro".....boh....però che schifo!!!

un abbraccio e un bacio a tutti!
peace & love

Anonimo ha detto...

Secondo me questi lottatori preferirebbero un lavoro "normale", piuttosto che fare il vale tudo!

Non stiamo parlando di un incontro di wrestling dove i lottatori non escono neppure con un occhio nero!

Nel Vale Tudo gli incontri finiscono solo quando uno dei due contendenti non è letteralmente distrutto!

E' vero che in un incontro porti a casa quello che un operaio guadagna in un mese, però la carriera di questi lottatori è brevissima! Può infatti bastare un incontro per causare danni permanenti!

Nei link segnalati da gurukonk ho scoperto che non è raro vedere ragazzi di 20 anni rimasti paralizzati, ciechi da un occhio, zoppi a vita o con gravi danni neurologici per colpa di un incontro di Vale Tudo!

Sono convinto che molti di loro preferirebbero fare gli operai, se potessero. Purtroppo questi lottatori vengono reclutati nelle zone più povere del Brasile e addestrati per distruggere o essere distrutti!

Saluti a tutti! Ciao ciao!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti voi, carissimi amici!

Questa storia mi interessa molto, anche perchè il Posi-Posi è un fanatico degli sport da combattimento!

:-)

Forse alcuni lottatori di Vale Tudo (o di Total Fight e affini) combattono per "vocazione", ma sono certo che la maggioranza di loro preferirebbe avere delle alternative nella vita. Ma se non c'è scelta meglio il Vale Tudo, piuttosto che non portare a casa nemmeno un tozzo di pane....

Inoltre questi ragazzi per essere pronti alla lotta vengono ben allenati, ben preparati e, ovviamente, ben nutriti.

Credo che sia per questo che gli organizzatori non facciano troppa fatica a trovare sempre nuovi lottatori!

Anonimo ha detto...

Adoro questo blog!

Siete tutti favolosi!

GuruKonK ha detto...

Grazie mille, anonimo!

Continua a seguirci, mi raccomando!