lunedì 17 dicembre 2007

Delitti esemplari (4.a parte)


Con un giorno di ritardo ritorna la rubrica “Delitti esemplari”. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno l’hanno apprezzata nelle edizioni precedenti. Come già sapete, questi racconti di omicidi sono completamente disarmanti nella loro semplicità. Quando ci rendiamo conto che le motivazioni che spingono un essere umano a spegnere la vita di un suo simile, sono così ferocemente insignificanti, le nostre certezze vacillano inevitabilmente.

Vi ricordo ancora che “Delitti esemplari” è il titolo di un libricino (uso il diminutivo poiché si tratta di sole 70 pagine) scritto nel 1956 da uno scrittore spagnolo, poco conosciuto alle nostre latitudini: Max Aub. Si tratta di un ricco assortimento di “confessioni” di assassini, raccolte dall’autore nelle carceri che ha avuto occasione di visitare in più di venti anni, in Francia, Spagna e Messico.

E’ necessario ricordarvi che solo 2 confessioni (delle circa 90 raccolte) provengono da malati di mente diagnosticati. Come specifica Aub nella sua prefazione, “gli alienati mentali si rivelarono subito piuttosto deludenti. Da loro mi aspettavo i racconti più interessanti ma non fu così. Forse perché è proprio dietro la cosiddetta ‘normalità’ che si nasconde la più atroce delle follie .”.

Come già vi avevo detto, credo di aver trovato un comune denominatore che lega tra loro questi racconti di morte. Infatti, tutti gli assassini sembrano aspettarsi che l’interlocutore capisca (e approvi) il loro macabro punto di vista. In altre parole, sono tutti convinti che il crimine commesso sia stato un atto comprensibile e, in qualche modo, persino inevitabile.

Su invito di PoM, i commenti all’edizione precedente hanno perfettamente carpito il senso che Max Aub intendeva dare ai suoi “Delitti Esemplari”. Davanti a questi crimini, apparentemente immotivati, le nostre certezze vacillano perché ci rendiamo conto che (potenzialmente) tutti noi potremmo essere degli assassini. Infatti, i protagonisti di queste confessioni sono persone come noi che sono state “toccate” sul nervo sbagliato, dall’individuo sbagliato, nel luogo sbagliato, nel momento sbagliato. In sintesi è bastata una nefasta serie di coincidenze a trasformare in assassino una persona come noi.

Ancora una volta, vi invito ad acquistare questa opera letteraria; l’edizione economica della Sellerio potrebbe essere un piccolo, ma gradito, regalo di Natale per i vostri amici. La mia speranza è ancora la stessa: forse la comprensione di un omicidio ci potrà aiutare a capire meglio l’oscura banalità del mondo in cui viviamo.

Ecco la quarta serie di “Delitti esemplari”.

Delitto no. 16
Stavamo pigiati come sardine e quell’uomo era un porco. Puzzava. Tutto gli puzzava, ma soprattutto i piedi. Le assicuro che era impossibile sopportarlo. E poi aveva il colletto della camicia nero e la nuca untuosa. E mi guardava. Una schifezza. Cambiai posto. Ebbene, lei non ci crederà, ma quell’individuo mi seguì. E continuava a guardarmi. Aveva un odore diabolico, mi parve di vedergli uscire come minuscoli insetti dalla bocca. Forse lo spinsi troppo forte. Non vorranno dare la colpa a me se le ruote dell’autobus gli passarono sopra.

Delitto no. 17
L’avevo appena sfiorata. Si rivoltò come una tigre. Tutto per una toccatina da niente! Oltre tutto non ne valeva la pena, mollacchiona. Forse proprio per questo se la prese tanto. Io non potevo certo lasciar correre. Si radunò gente. Cominciai a menar botte. Se quel ragazzino scivolò sotto un camion che passava, io che c’entro?

Delitto no. 18
Stavamo fermi al bordo del marciapiede, aspettando di poter passare. Le automobili correvano veloci, una dietro l’altra, agganciate insieme ai loro fari. Non ci fu bisogno che di una spintarella. Eravamo sposati da dodici anni e non valeva un tubo. Dodici anni d’inferno ripagati da una sola spintarella…

Delitto no. 19
Ci provi adesso a fare sciopero!

Delitto no. 20
Era tanto brutto, quel poveraccio, che ogni volta che lo incontravo mi sembrava un insulto verso Dio. Tutto ha un limite. Ammetto che quel giorno avevo avuto una giornataccia, ma uccidendolo sentii d’aver commesso un atto di carità.


Libri, idee regalo: Edizioni Sellerio (novità del mese)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Accidenti! Anche questa edizione è impressionante!

Anonimo ha detto...

...attento G. W. Bush...

Anonimo ha detto...

Tutti i giorni devo fare 40 minuti pigiato in un treno colmo all'inverosimile.... quando sono costretto a rimanere a contatto con gente che non conosce neppure le basi dell'igiene personale, viene anche a me la voglia di gettarli dal treno in corsa!!!! Lo so che è brutto da dire però certe persone sono difficili da sopportare....

Anonimo ha detto...

Bravo Robiiiiiii.... sarà anche brutto da dire ma il senso di questi delitti è proprio il fatto che possono anche capitare a persone 'equilibrate'!

Anonimo ha detto...

Ciao....comunico a tutti i miei amici che sono finalmente GUARITA!!!!!!! Buona serata a tutti e un megabacione!!!!!!!!

GuruKonK ha detto...

Ciao Angie!!!! Sono felice di sapere che sei guarita!

Un bacio anche a te! Buona giornata!

Anonimo ha detto...

...come ho già scritto la scorsa settimana: mi sento proprio di pensarla come robiiiiiiiii...possiamo solo sperare che non ci accada!!!

ciaoooo buona giornata a tutti!!!

p.s.ciao Angie son felice che stai meglio :-) smackkkkk!!!

Anonimo ha detto...

Grazie uzza.... anche io sono felice di non sgocciolare più schifezza dal mio povero nasino.... adesso sto meglio ma ho sofferto tantissimo..........

Un bacione a tuttiiiiiii.......

;-*