giovedì 8 maggio 2008

Un'immane tragedia


Un caro saluto a tutti gli amici del Blog. Per cominciare devo ringraziare di cuore tutti quelli tra di voi che hanno deciso di versare un contributo (proporzionato alle singole possibilità economiche, è chiaro) in segno di solidarietà per il popolo del Myanmar, confrontato in questi giorni con una tragedia delle dimensioni a dir poco immani. Come forse già saprete, la stima delle vite perse si è ormai issata verso le 100'000 unità, anche se i dispersi sono ancora varie decine di migliaia. I sopravvissuti alla furia del ciclone Nargis, sono oggi confrontati con la mancanza di cibo e la cronica scarsità di acqua potabile.

Come se ciò non bastasse, i corpi senza vita e le carcasse animali, che lentamente emergono dalle acque putride e dal fango, rimangono per giorni in balìa di temperature di quasi 40 gradi, diffondendo pericolose malattie infettive.

Dopo una iniziale resistenza davvero incomprensibile, la giunta militare che guida il Paese con il pugno di ferro ha accettato gli aiuti internazionali. In questi giorni l’ONU, molti governi da ogni parte del mondo e decine di organizzazioni umanitarie trasportano nel Myanmar centinaia di tonnellate di beni di prima e primissima necessità, nonché personale sanitario qualificato per contrastare l’esplosione di devastanti epidemie.

Tra queste organizzazioni non potava mancare “Medici Senza Frontiere”, già premio Nobel per la pace nel 1999 e da sempre attiva in molte aree sensibili del pianeta. “Bloggers United” ha ottenuto (e distribuito ai membri) un’intervista a Souheil Reaiche, capo missione di “Medici Senza Frontiere” in Myanmar. Naturalmente non potevo evitare di pubblicarla per voi.


Quali aiuti siete già stati in grado di distribuire?

“Lunedì abbiamo distribuito generi di prima necessità, tra cui teli di plastica per fornire un riparo a diverse migliaia di persone. Ieri e oggi siamo riusciti a distribuire generi alimentari sufficienti per una settimana a 2’000 persone nella regione di Twantey, a due ore da Yangoon. Abbiamo distribuito carburante alle scuole e ai monasteri per fare funzionare le loro pompe per l'acqua. Abbiamo inoltre distribuito generi alimentari a 350 persone che hanno cercato riparo in un monastero. I bisogni sono così importanti che cerchiamo di combinare le azioni di valutazione dei bisogni e quelle di assistenza per guadagnare tempo. Quando le squadre di “Medici Senza Frontiere” si sono recate a Twantey per valutare la situazione, hanno portato con loro generi di prima necessità e una tonnellata di cibo. Questa è una tipica azione salva-vita.”

“Oggi invieremo un'équipe composta da un medico, due esperti in logistica e un traduttore nel sud, nella regione di Bagaley, a sette ore di auto. Questa zona costiera è stata colpita molto duramente. In base alla loro valutazione della situazione, camion carichi di generi di prima necessità e cibo sono pronti a partire.”


Cosa vedono gli operatori di Medici Senza Frontiere sul terreno?

“Le persone sono traumatizzate. Un uomo, un marinaio, ci ha raccontato che il suo villaggio è stato completamente distrutto. Ha detto che non aveva notizie sulla sorte dei 4’000 abitanti del villaggio vicino, che si trova ancora sotto un metro d'acqua. La gente racconta di avere trascorso la notte del ciclone arrampicata sugli alberi, guardando i propri villaggi che venivano distrutti.”

“La gente dice che la Birmania non ha mai visto una simile catastrofe; hanno perso tutto e nutrono poche speranze di ricevere assistenza. Nelle regioni di Twantey e Dalla, l'80% dei villaggi sono distrutti. Alcuni villaggi sono ancora sotto un metro d'acqua e non possono essere raggiunti. Tutte le costruzioni di bambù sono state spazzate via. Queste costruzioni rappresentano la maggioranza delle case in questi villaggi. Un terzo della città di Twantey è stato distrutto.”

“Si è dimostrato impossibile raggiungere le zone che sono ancora inondate. Possono essere raggiunte solamente in barca, e tutte le imbarcazioni locali sono state distrutte. Stiamo cercando di comprare barche a Yangoon e anche di portarle nel paese da fuori. Nella stessa Yangoon, le nostre équipe hanno valutato la situazione in diverse zone, inclusa la zona di Okalapa, dove abitano 4’000 persone in cinque chilometri quadrati. Non hanno accesso all'acqua potabile, poiché tutti i pozzi sono inondati o coperti di terra, o manca il carburante per pompare l'acqua. Sono quindi costretti a bere l'acqua infetta del fiume. Per questo stiamo avviando un programma di distribuzione di acqua potabile.”


Quali sono le priorità in questo momento?

“Cibo, alloggi e accesso all'acqua potabile sono le priorità di queste ore. La popolazione birmana era già estremamente vulnerabile prima di questa catastrofe. Al momento le persone vivono in condizioni estremamente precarie, senza cibo, acqua potabile e dormendo all'aperto. Inoltre la malaria e la dengue sono prevalenti in queste zone. Stiamo organizzando una distribuzione di zanzariere per i prossimi giorni.”


Quali sono le difficoltà che dovete affrontare nella distribuzione degli aiuti?

“Non abbiamo incontrato nessun problema particolare o restrizioni nel fare la nostra prima valutazione della situazione e nella distribuzioni degli aiuti. Stiamo continuando a portare assistenza alle popolazioni colpite e stiamo valutando la situazione in altre zone per poter allargando il campo di azione degli aiuti. Tuttavia è chiaro che oggi, con le limitazioni che abbiamo, sia in termini di risorse umane che di materiali, non siamo in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni della popolazione. In seguito all'appello del governo per ricevere assistenza internazionale, è essenziale che i visti di emergenza siano rilasciati quanto prima, e che le spedizioni di soccorso siano autorizzate ad arrivare. Altre squadre di “Medici Senza Frontiere” sono in attesa dei visti da 48 ore, per potersi unire a quelle già presenti nel paese.”


Per oggi finiamo qui. Naturalmente continueremo a “monitorare” la drammatica condizione dell’ex Birmania e non escludo che presto torneremo a parlare dell’evolversi della situazione. Vi ringrazio per l’attenzione che continuate a riservare a questo Blog e vi do appuntamento a domani per un nuovo Post.

Un abbraccio, GuruKonK.



Nell’immagine: una coda di persone in attesa di un po’ d’acqua potabile.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

questo post è molto bello, complimenti a gurukonk!

in tv ho visto delle immagini impressionanti, un'enorme distesa di fango che ha ricoperto villaggi, campi e risaie. poi cadaveri di uomini e animali lasciati sotto il sole. una cosa terribile, dobbiamo davvero aiutare queste persone!

Anonimo ha detto...

...ciao bellini miei!

io sono molto colpita da questa cosa. non so proprio più cosa dire davanti a fatti del genere. però gurukonk fa molto bene a continuare a parlarne, perchè certe cose vanno sempre approfondite!

....un bacione a tutti, ciao ciao!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

avete ragione! bisogna fare di tutto per aiutarli...anche nel prossimo futuro!!! come giustamente scrive Angie...anche se fa MALISSIMO vedere le immagini e leggere le cifre in continuo aggiornamento é nostro dovere non dimenticare!

un abbraccio,bacioni!

Anonimo ha detto...

ma come è possibile che il loro governo impedisca agli aiuti internazionali di entrare nel paese??????

oggi hanno bloccato l'entrata di cibo, medicine e dottori, perchè fanno così????????

BloodyMary85

Anonimo ha detto...

da quello che mi ha spiegato il mio fratellone,hanno la coscienza molto sporca siccome il ciclone puntava dritto verso di loro da alcuni giorni e non hanno evacuato i villaggi...ad ogni modo,qualsiasi motivazione abbiano poco importa....oltre al danno la beffa!
mi fa sempre più male vedere che brutti esseri possiamo diventare e come ci facciamo del male tra di noi!!!

....extraterrestre portami via....


saluti a tutte le anime ancora buone che ho incontrato in questo blog...

Anonimo ha detto...

Ciao amici!

Io non ci capisco più nulla. Ieri la dittatura birmana aveva negato l'accesso nel paese agli aiuti provenienti dagli USA. Oggi ha cambiato idea e ha accettato gli aiuti americani. Tuttavia ha impedito di passare la frontiera a una squadra medica internazionale che stava operando in Bangladesh.

Insomma, come vi ho detto io non ci capisco più nulla! Davanti a una tragedia del genere ogni considerazione politica o diplomatica dovrebbe scivolare in secondo piano, evidentemente per la giunta militare che governa il Myanmar non è così.

Anonimo ha detto...

@ uzza

Credo che il tuo fratellone ti abbia spiegato bene. Il ciclone Nargis stava puntando dritto sulla regione. I paesi confinanti hanno fatto allontanare la popolazione dalle zone costiere e hanno evacuato i villagi dell'entroterra che sorgevano lungo i fiumi per evitare che venissero sommersi dall'onda di piena. Il "governo" del Myamar non ha fatto nulla di tutto questo.

E' stata proprio l'onda di piena a fare i danni maggiori. Pare che molti fiumi abbiano portato onde di 4 o 5 metri verso l'interno del paese, colpendo di sorpresa gli abitanti.

Ci avete fatto caso? In molti TG questa tragedia ha già cominciato a trovare pochissimi spazi.... Evidentemente una strage del genere non è ritenuta "interessante" dai nostri giornalisti..... Forse, come diceva gurukonk qualche tempo fa, sono troppo occupati a fare "marchette" ai nuovi padroni.... Chi lo sa?

Anonimo ha detto...

Non ci posso credere! Ca..o non ci posso credere! Davanti a un simile massacro c'è anche chi riesce a fare lo sciacallo!!!!!!!!

Quegli str...i dei generali birmani hanno bloccato due aerei cargo (pieni di viveri!) atterrati all'aeroporto di Yangon. Poi hanno requisito il carico per distribuirlo ai supermercati di stato che li stanno VENDENDO alla popolazione!!!!!!!!!!!

Questi sono degli uomini di me..a, ma veramente uomini di me..a!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ciao gente, scusatemi ma questa storia mi fa impazzire di rabbia!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Il commento di Stilo mi ha sconvolto!

SCHIFO SCHIFO SCHIFO SCHIFO SCHIFO

e non aggiungo altro!

Anonimo ha detto...

nooooo....questa cosa non la sapevo!!!!!!! fanno più che schifo!!!!

BloodyMary85

Anonimo ha detto...

ma nemmeno io sapevo queste cose!!!!
oddio sono troppo sconvolta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
:-(
cosa fareste a persone del genere? la mia tolleranza se ne va a fanc***o!!!!! bastardi schifosi vermi!

Anonimo ha detto...

Avete sentito? Oggi il referendum per cambiare la costituzione (cioè una votazione fondamentale per qualsiasi Paese del mondo) si terrà "regolarmente" nonostante il fatto che molte zone della nazione sono ancora irraggiungibili.

Dopo aver ricevuto critiche, accuse e minacce dalle Nazioni Unite, dall'UE e da molte organizzazioni, il governo birmano ha pensato bene di diminuire la stima delle vittime del ciclone Nargis, come per dire che "la situazione non è poi così grave e non vale la pena di stressarsi troppo..."

Intanto la popolazione civile continua a morire. Uzza chiede cosa faremmo a persone del genere. Da parte mia lo sapete già, per crimini contro l'umanità la pena di morte è l'unica punizione che posso concepire.

Ciao a tutti!

Anonimo ha detto...

Io sono sempre convinto che anche la pena di morte diventi quasi sempre lei stessa un crimine contro l'umanità. Purtroppo gli esempi in merito sono tantissimi e non mi va di ricordarli in questa occasione.

Nel Myanmar c'è stata una tragedia immane e in tutto il mondo c'è una gara di solidarietà per dare una mano alla popolazione in difficoltà. Tutto questo è giusto e lodevole. Però non vorrei che si dimenticasse che la dittatura militare birmana è al potere da quasi 50 anni e continua a governare la popolazione in un clima di terrore e violenza gratuita. Nel Paese non c'è libertà d'espressione, di stampa, di parola. Chi ha avuto il coraggio di opporsi a questo regime sanguinario è sparito nel nulla oppure è stato incarcerato "a tempo non determinato" per alto tradimento.

Insomma, in questi ultimi 50 anni dov'era l'ONU? Gli USA? Le grandi democrazie europee? Adesso tutti vogliono aiutare i birmani ma una volta calata l'eco del ciclone Nargis che sarà di loro? Non credo sia difficile immaginare che saranno abbandonati a loro stessi, come al solito.

Anonimo ha detto...

...ciao amici cari......

....ho letto che sono iniziate le prime epidemie di dissenteria, tifo e colera. purtroppo la gente ha sete e finisce per bere l'acqua dei fiumi, dove gallegiano cadaveri e carcasse di animali in decomposizione! scusatemi, lo so che è una cosa un pò cruda!

....ma questa storia continua a peggiorare!

Anonimo ha detto...

grande l'ultimo commento di Stilo!!!!!!

Anonimo ha detto...

complimenti a tutti per i commenti!
rimaniamo impotenti ad aspettare aggiornamenti... speriamo meno tragici!

un abbraccio cari amici!

Anonimo ha detto...

sono proprio orgogliosa di far parte della community di questo blog! un bacione grande come il mondo a tutti voi!

Anonimo ha detto...

...e come mai, malgrado non arrivino gli aiuti, o li impediscono ...si fanno lo stesso le elezioni ........!!!!!!
...fanno proprio SCHIFO ...!!!

...buon fine settimana a tutti, un bacione

Anonimo ha detto...

...in piu' x i prossimi giorni c'è allarme di grandi pioggie ...
...mamma mia poverini ...non ne hanno gia' avuta abbastanza ...???
riciao a tutti ...

Anonimo ha detto...

SMACK