martedì 13 maggio 2008

Attacco tedesco all'Italia


Non è la prima volta. La stampa tedesca ogni tanto si “diverte” a fare la predica all’amato (e forse odiato) Bel Paese fin dai tempi della celebre copertina di “Der Spiegel”, che mostrava un piatto di spaghetti “condito” con una Walther P38. Questa volta, però, l’attacco della “Sueddeutsche Zeitung” è di precisione. Un elenco scientifico di manchevolezze che ha come unica nota positiva quella di rispondere allo spirito dei tempi. In omaggio alla nuova cortesia fra governo e opposizione, si tratta infatti di un biasimo totalmente “bipartisan”. Insomma, sono legnate per tutti!

Cosa ci arriva dall’Italia di oggi?”, si chiede dunque retoricamente il giornalista che firma l’articolo, Gustav Seibt. E comincia a elencare: “Vediamo dal Senato immagini dove vecchi signori fanno a cazzotti e poi innaffiano il tappeto rosso con il prosecco. L’oppositore più importante è un comico grasso che fa battute “ad personam”. E il problema più urgente è l’incapacità della grandi amministrazioni di togliere l’immondizia dalle strade”.

Non che i privati cittadini siano del tutto innocenti. La progressista e illuminata “Sueddeutsche” stenta visibilmente a giustificare quelli che usano i luoghi più belli dell’Italia come “discariche private”, lasciando per strada televisioni, materassi e frigoriferi.

Il calcio è occasione per l’unico punto di contatto, di cui francamente si potrebbe pure fare a meno: “Gli hooligan italiani sono altrettanto razzisti e pronti alla violenza dei loro colleghi di Sassonia o Brandeburgo”, scrive il quotidiano di Monaco di Baviera.

In più, il calcio italiano è “una grande macchina per far soldi” e i suoi protagonisti si fanno ingaggiare come “modelli di biancheria intima, testimonial di un sessismo disinvolto”. Del resto di che lagnarsi se lo stesso capo di governo si fa notare per il suo “primitivo modo di abbordare” le donne?

Una nazione davvero misera, quella dipinta dal quotidiano tedesco. Nazione, oddio, forse ancora per poco. Perché c’è infine una fondamentale “mancanza di solidarietà nella società italiana”, che mette a rischio la coesione dell’Italia stessa. Il problema è riassunto nel titolo che riprende una citazione di Rudolf Borchardts, scrittore e traduttore di Dante in tedesco: gli italiani sono “rozzi nell’animo”.

E rozza è la cultura che esprimono “Il neo-sindaco di Roma, crede di poter attirare l’attenzione minacciando di demolire l’unica opera contemporanea riuscita nel centro città, il museo dell’Ara Pacis di Richard Meier”, osserva il giornalista. Chiedendosi come abbia fatto l’esponente di un partito post-fascista più a destra di Joerg Haider a conquistare la Capitale, mentre Silvio Berlusconi è stato “eletto per la terza volta, alla luce del giorno, nonostante gli insuccessi, le promesse non mantenute e gli imbrogli creati per suo unico vantaggio”.

Infine, “sono lontani più di un decennio i tempi in cui le librerie tedesche erano piene di opere di scrittori e storici italiani e quando nomi come Umberto Eco o Carlo Ginzburg influenzavano il dibattito”. Ora, secondo il quotidiano, la maggior parte dei libri che vengono pubblicati da Wagenbach, editore molto importante per gli autori italiani in passato, provengono dalla Spagna o dal Sudamerica. Per non parlare poi del cinema italiano: gli unici film che arrivano all’estero sono “i lamenti del simpatico Nanni Moretti”.

Ecco. Cosa si salva per il quotidiano tedesco? Le spiagge. Ma forse non hanno indagato a fondo…

Non so come concludere un Post del genere. Come già sapete non sono italiano, ma ho un amore immenso per la cultura italiana. Per questo motivo, dover ammettere che alcune critiche della “Sueddeutsche Zeitung” sono fondate mi costa molto. Molti aspetti sollevati dal giornalista tedesco sono eccessivamente severi e nascono (a mio parere) da una visione un po’ distorta e stereotipata dell’Italia: come l'affermazione che “gli italiani sono rozzi nell’animo”! Credo però che valga la pena di riflettere sulle critiche che, invece, hanno colto nel segno. Che l’Italia non stia passando il suo periodo di maggior splendore credo sia visibile a tutti, per questa ragione ritengo sia utile ascoltare le altrui censure (anche se dolorose) per gettare le basi di un necessario risorgimento.

Con immenso affetto, GuruKonK.



Articolo originale della “Sueddeutsche Zeitung



Nell'immagine: un bel ricordo del Mondiale di calcio del 2006.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

@ Gurukonk

non vorrei che mi hai capito male, NON ce l'ho con te! hai fatto bene davvero a pubblicare questo articolo, anche se mi ha fatto arrabbiare.

vedi, tu sei svizzero e a volte hai criticato i nostri politici, manager e giornalisti. ma lo hai sempre fatto in modo intelligente, senza fare di tutta l'erba un fascio e rispettando l'Italia!

questo "giornalista" invece NON PUO' PERMETTERSI DI DIRE CHE GLI ITALIANi SONO ROZZI NELL'ANIMO!!!!!! capisci la differenza? a me sembra chiarissima!

saluti a tutti!

Anonimo ha detto...

Randy, molte critiche però non sono campate in aria. Le scene da baraccone che hanno fatto i nostri senatori (che dovrebbero essere élite del paese) ci hanno fatto fare a tutti delle gran figure di me..a!

Il passaggio in cui dice che noi siamo rozzi nell'animo è chiaramento un'idiozia che non fa certo onore nè al giornalista nè al giornale che l'ha pubblicato!

Purtroppo però altre cose sono vere. Ad esempio il fatto che siamo bravissimi a deturpare con rifiuti e cemento alcuni tra i luoghi più belli del nostro paese!

Comunque, già che ci siamo, colgo l'occasione per mandare un bel VAFFANCULO al signor Gustav Seibt!!!!!!!!!!!

Ciao belli!

Anonimo ha detto...

mah...ragazzi....non so se essere più arrabbiato per il tono dell'articolo o più imbarazzato perchè un tedesco mi ha fatto ricordare le figuraccie che ha fatto il mio paese negli ultimi 15 anni.... indipendentemente da come la vediate questo post mi ha colpito in modo violento!

GuruKonK ha detto...

@ Randy81

Tranquillo, ti ho capito al 100%! Ho pubblicato questo Post per 2 motivi. Il primo era semplicemente quello di stimolare un dibattito sul presente dell'Italia. Il secondo motivo era di portare alla vostra conoscenza questo articolo apparso sulla stampa tedesca e che ha trovato poca eco sui mass media italiani.

Ho però notato che in Rete se ne sta già parlando molto, sia in alcuni blog che in varie "aree commenti" delle agenzie stampa. Magari domani l'articolo della “Sueddeutsche Zeitung” sarà su tutti i TG.... Chi lo sa?

Un caro saluto a tutti!

Anonimo ha detto...

Ciao amici!

Bhè...a me non sembra che i TG ne abbiamo parlato. Tanto per cambiare...

Le considerazioni e le critiche all'Italia fatte da questo giornalista tedesco mi hanno fatto ribollire di rabbia, mi era venuta voglia di scrivere una e-mail di protesta (in italiano) alla sede della Sueddeutsche Zeitung.

Poi mi sono chiesto il perchè di tanta rabbia da parte mia e la risposta poteva essere una sola: l'articolo mi aveva punto sul vivo perchè sapevo che molte accuse sono la pura verità!

Allora ho finito per ricordare la innumerevoli figuraccie fatte dai nostri politici (di ogni schieramento, sia chiaro).
Ho pensato alla crisi dei rifiuti della Campania che dura da quasi 15 anni, anche se raggiunge un apice "visibile" ogni 3 o 4 anni.
Ho pensato ai delitti di mafia insabbiati ad arte.
Ho pensato a come sono stati presi in giro i parenti delle vittime di Ustica.
Ho pensato al Brunello di Montalcino "corretto" con l'acido muriatico e allle vittime del vino al metanolo.
Ho pensato al tracollo Parmalat e Cirio e alle migliaia di famiglie rovinate da manager senza scrupoli e da banchieri senza morale!
Ho pensato ai privilegi principeschi che accordiamo ai nostri parlamentari, incredibilmente superiori a quelli degli altri Paesi!
Ho pensato all'informazione stritolata dalla politica (dovete sapere che l'ONU ha classificato l'Italia come nazione semilibera per quanto riguarda l'informazione!).

Insomma, detesto quando qualcuno parla male del mio Paese! Per questo voglio che l'Italia risorga dal baratro in cui è sprofondata negli ultimi 15/20 anni, in modo che nessuno la possa più criticare! Voglio che l'Italia torni a essere un Paese di cui essere orgogliosi! Secondo voi è chiedere troppo?

Anonimo ha detto...

no, non è chiedere troppo. però se penso al futuro non riesco a essere molto ottimista. in questo spero ardentemente di avere torto!

ciao ciao!

BloodyMary85

Anonimo ha detto...

ma suvvia....questi tedeschi sono solo invidiosi della nostra cultura e della nostra fantasia!

dai.....ma quale altro popolo se non gli italiani possono eleggere come capo del governo un nano da giardino con i tacchi finti, i capelli finti, le guanciotte finte, le rughe che appaiono e scompaiono come per magia, le finaziarie alle Cayman per evadere le tasse e una faccia di bronzo da far invidia ai bronzi di Riace? Solo noi, grazie alla nostra fantasia burlona potevamo essere capaci di tanto.....
Evviva noi!!!!!! Abbasso i crucchi invidiosi e evviva noiiiiiii!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

aaaangieeee sei trooooooppoooo foooorteeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!

evviva noiiiiiiiiiiiii!!!!!!!

Anonimo ha detto...

"Cosa arriva dall'Italia oggi?", si chiede l'ubriacone teutonico evidentemente "rozzo nell'animo"...

Ma vi ricordate cosa è arrivato dalla Germania ieri? ...

La gente dà buoni consigli, se non può più dare il cattivo esempio (De André).

Le critiche sono pertinenti in quanto agli argomenti toccati, ma non in quanto all'arroganza dei toni e dei termini utilizzati!

Così i tedeschi non aiutano al dibattito né alla crescita dell'Italia. Il loro è un arrogante piantar giudizi e sentenze, fine a sé stesso.

Baci tricolore, Cloppy

Anonimo ha detto...

ciao cloppy! un bacione!

Anonimo ha detto...

brutta bestia l'invidia. davvero una brutta bestia.

Anonimo ha detto...

Viva la pizza!!!

Abbasso i wurstel!!!