mercoledì 28 maggio 2008

Giustizia per Tommaso?


La Corte d’Assise di Parma, dopo circa 5 ore e mezzo di camera di consiglio, ha condannato all'ergastolo Mario Alessi per il sequestro e l’omicidio del piccolo Tommaso Onofri avvenuto nel marzo del 2006 a Casalbaroncolo (Parma). L’organo giudicante ha anche condannato a 30 anni di carcere la compagna di Alessi, Antonella Conserva. La pena comminata è del tutto in linea con la richiesta avanzata dal Pubblico Ministero.

Alla lettura della sentenza la numerosa gente presente in aula ha applaudito; ed ha applaudito in segno di scherno anche all’indirizzo della Conserva quando la donna si è avviata a lasciare l’aula. E’ dovuto intervenire il presidente della Corte, Eleonora Fiengo, che ha minacciato di far sgomberare l’aula. Mario Alessi non era presente al momento della sentenza: se n’era andato a metà mattinata, dopo l'inizio della camera di consiglio.

Come pena aggiuntiva, la Corte d’Assise ha comminato anche l’isolamento diurno per l’uomo e 3 anni di libertà vigilata per la donna (naturalmente da scontare una volta espiata la pena principale). Mario Alessi è stato dichiarato decaduto dalla patria potestà, che è stata invece solo sospesa per la Conserva fino alla conclusione della pena. La Corte ha pure decretato un risarcimento pecuniario di 300’000 euro per i genitori del piccolo Tommy, e di 100’000 euro per gli zii.

Commozione in aula alla lettura della sentenza. Il PM Lucia Musti, che si è vista accogliere integralmente le sue richieste, visibilmente emozionata ha dichiarato: “Potevamo vincere solo così. Se avessero dato alla Conserva 29 anni invece di 30 l’avrei considerata una sconfitta”. Commozione anche per Tommaso e Paola Onofri, che dopo la lettura della sentenza hanno abbracciato i loro avvocati con le lacrime agli occhi.

La sentenza è stata diversamente commentata dagli avvocati delle parti. Laura Ferraboschi, difensore di Mario Alessi, ha detto: “Ora speriamo in un altro giudice. Sono convinta delle ragioni del mio cliente. Lui non è distrutto ma è determinato a lottare ancora per dimostrare la sua estraneità dall'omicidio”.

Critico nei confronti della sentenza anche il criminologo Carmelo Lavorino, del collegio difensivo di Antonella Conserva: “Sentenza deludente” ha affermato “Hanno voluto fare di Raimondi (l’altro uomo coinvolto nel sequestro, n.d.K.) un santo ma le cose stanno molto diversamente. Aspettiamo le motivazioni per capire cosa imputano alla Conserva. Purtroppo l’Italia e' questa. La giuria non ha avuto coraggio”.

Come spesso accade in casi simili, il ruolo degli avvocati difensori è davvero ingrato. Sono costretti dal Codice e dalla deontologia ad utilizzare tutte le loro capacità umane e professionali per aiutare dei biechi criminali. Il rovescio della medaglia, ed è bene sottolinearlo, è una impagabile visibilità mediatica che garantisce spesso ai legali in questione degli interessanti sbocchi lavorativi.

Tornando al sequestro e all’omicidio del piccolo Tommaso Onori mi viene da riflettere. Una domanda: i difensori di Alessi e Conserva sono pronti a dare battaglia in appello perché positivamente convinti della posizione dei loro assistiti, oppure per non fare decadere la visibilità di cui vi ho accennato in precedenza? A voi l’onere di trovare una risposta perché io non ne sono capace.

Per concludere, spero solo che una volta superati tutti i gradi di giudizio i responsabili di questo atto barbaro vengano raggiunti con durezza della giustizia terrena, in modo che Tommaso possa finalmente riposare in pace.

Con affetto, GuruKonK.



Per ricordare: “Tommaso nel cuore



Nell’immagine: Mario Alessi e Antonella Conserva.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Condanna annunciata. Condanna adeguata al crimine. Questo non restituirà Tommy ai suoi cari ma forse anche loro avranno un po' di serenità in più.

Anonimo ha detto...

ciao bella gente!

non vi so dire se dopo questa sentenza la famiglia potrà recuperare la serenità. credo che chi non ha subito una perdita così assurda e dolorosa non possa capire cosa provi la famiglia Onofri.

il papà di Tommaso ha detto che questa condanna gli da una soddisfazione dal punto di vista civico e sociale ma dal punto di vista umano nulla sarà più come prima.

ha ragione gurukonk, è ora che l'attenzione mediatica cali su questo immenso dolore, in modo che Tommaso possa finalmente riposare in pace!

Anonimo ha detto...

....ciao cariiii.......

....è da un pò che sto pensando cosa potrei scrivere su Tommy, ma senza successo! questa storia mi aveva fatto venire la pelle d'oca e anche adesso mi sento a disagio ogni volta che se ne parla!

...sulla sentenza penso che se non danno l'ergastolo a Alessi a chi altro lo puoi dare?

.......un bacione....

Anonimo ha detto...

Secondo me è vero che gli avvocati difensori non sono mai sazi di visibilità mediatica! E non solo in questo caso! Pensate al comportamento di Carlo Taormina durante il periodo in cui difendeva Annamaria Franzoni... Era arrivato al punto di falsificare delle prove (ricordate le finte tracce ematiche in garage?) pur di garantirsi un posto di protagonista a Porta a Porta! Adesso c'è stata una dura sentenza di 1.o grado, fino all'appello gli interuttori del morboso interesse mediatico sulla famiglia Onofri dovrebbe spegnersi!

Ciao a tutti!

Anonimo ha detto...

Come micia, capisco poco di legge. Io, se qualcuno avessa fatto fuori un mio figlio (posto che ne avessi uno) l'avrei masticato a morte; ma mi rendo conto che la società non può funzionare così, infatti sono contrarissima alla pena di morte. Di solito, tendo ad avere fiducia nella giustizia: se hanno condannato la Franzoni, vuol dire che l'assassina era lei (anche perché non c'era nessun altro, lì!); se hanno condannato Alessi e la Conserva, vuol dire che avevano le prove. Dobbiamo fidarci dei giudici, a meno che non piglino cantonate clamorose... Certo che il povero Tommy, come il povero piccolo Samuele, morti sono e morti resteranno...
Con affetto a tutti.
Gatta Susanna

Anonimo ha detto...

Su questo blog sono in palese minoranza, lo so bene. Però rimango dell'idea che davanti a certi crimini efferati la pena di morte sia un'ipotesi da non scartare.

Anonimo ha detto...

brava gatta susanna! la pena di morte non è mai una soluzione! aggiunge solo crimine a crimine!

ciao a tutti!

Anonimo ha detto...

Credere nella giustizia è fondamentale. Secondo me è una delle basi su cui si appoggia il vivere civile. Purtroppo la giustizia è fatta da persone, e le persone possono sbagliare. La cronaca ci ha spesso raccontato di gravi errori giudiziari che hanno rovinato la vita di qualche innocente cittadino. Per questo credo che non si debba dare per scontato l'infallibilità della giustizia, ma avere fiducia nel sistema e lavorare per limitare l'errore umano al suo minimo.

Capisco bene ciò che pensa Robiiiiiiiii! Su questo blog ci ha spesso confidato di essere favorevole alla reintroduzione della pena capitale. D'altronde davanti a crimini di inaudita ferocia e crudeltà non è sempre facile capire perchè questi criminali abbiano la possibilità di continuare a vivere mentre le loro vittime sono state strappate in modo efferato all'affetto dei propri cari. Tuttavia, sono anche io dell'avviso che la pena di morte non porti nessun beneficio alla causa della giustizia ma che rappresenti solo un mezzo per appagare un sentimento di vendetta che uno Stato civile non dovrebbe avere.

Ciao a tutti, un grande abbraccio!

Anonimo ha detto...

giustissimo! sono totalmente d'accordo!

BloodyMary85

Anonimo ha detto...

la condanna è giustissima ma .... vi ricordate che dubitavano del padre all'inizio ?? e avete sentito le interviste di quel PORCO di Alessi ???
ciao a tutti e buon fine settimana
Bacioni

Anonimo ha detto...

brava pollianna! anche io mi ricordo bene delle interviste di quel bastardo! il carcere duro a vita mi sembra il minimo!

BloodyMary85