martedì 27 novembre 2007

Cosa bolle in Rete? Ed. 3/07


In posti come questi è sempre meglio non doverci mai soggiornare. Però un breve giro “turistico”, perlomeno virtuale, potrebbe essere un’avventura davvero speciale (mi scuso per la pessima rima!). Sto parlando del carcere. Luogo oscuro e tenebroso nell’immaginario collettivo, è il posto in cui scontano una pena coloro che hanno subito il giudizio degli uomini. Nella realtà il carcere è questo, ma anche altro.

E’ di pochi giorni fa l’agghiacciante notizia giunta dal Brasile: una ragazza di 15 anni è stata rinchiusa in cella per oltre un mese assieme a 20 uomini che l'hanno stuprata ripetutamente, costringendola a subire gli abusi in cambio di cibo. In Sicilia, delle guardie carcerarie portavano ai detenuti tutto ciò che chiedevano: droga, cellulari, materiale pornografico… In Svizzera, molti magistrati hanno affermato che, per troppi condannati, il periodo di detenzione non avrebbe alcuna valenza di recupero e riscatto sociale; al contrario l’esperienza carceraria si trasforma spesso in un periodo di “perfezionamento criminale", tramite la conoscenza (e la convivenza forzata) con criminali di lungo corso.

Tuttavia il carcere, come dicevo in entrata, è questo ma anche altro. Infatti esistono, un po’ in tutti i Paesi d’Europa, meravigliose esperienze di recupero attraverso l’espressione artistica. Sono luoghi, questi, dove il detenuto non viene visto solo come un criminale che, per un periodo predefinito, va tenuto lontano dalla società civile, bensì come un essere umano che deve essere aiutato ritrovare il gusto della vita e della legalità.

In questo senso ho trovato molto interessante l’esperienza di “Ristretti Orizzonti”, un’operazione culturale partita dai detenuti della “Casa di Reclusione di Padova” e dalle detenute del “Centro di Pena Femminile della Giudecca”. Vi invito sinceramente a visitare il loro sito internet, troverete delle lodevoli iniziative culturali ma, soprattutto, molte toccanti testimonianze di vita vissuta.

I link della settimana: carceri del mondo

Bolivia: il carcere più strano
Qui sta la stranezza del carcere boliviano di San Pedro: i detenuti devono pagare l'affitto della propria cella; sono tenuti a lavorare e possono ospitare anche il resto della propria famiglia. Ma non è tutto: la prigione è aperta anche ai turisti che possono farvi un giro e addirittura pernottare per una notte.
http://subtopia.blogspot.com/2006/09/carceral-urbanism-san-pedro-prison.html


Austria: il carcere più bello
Qualcuno ha consigliato di scegliere la casa circondariale Loeben a Steinmark in Austria come locazione per un soggiorno forzato. Perché architettonicamente è la più bella e la più accogliente, con le sue quattro palestre attrezzate, la sua ampia corte verde per le ore d'aria e i suoi bagni modernissimi.
http://www.hohensinn-architektur.at/jz_leoben.html


Gli appunti dei detenuti
Una galleria fra appunti, scarabocchi, disegni, lettere, poesie e pensieri messi per iscritto dai detenuti di tutte le carceri americane. Sono stati raccolti da un volontario in servizio presso alcune biblioteche carcerarie e poi affidate alla Rete
http://www.flickr.com/photos/jumble/sets/72057594055928630/

Liberamente ispirato da “Dentro e fuori dalle carceri di tutto il mondo”
di S.Finozzi

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma avete visto le foto del carcere in Austria??? Quella sarebbe una prigione??? Io non mai abitato in un posto così bello e in Austria ci mettono i criminali!!! Non ci credo!!!

Anonimo ha detto...

é molto raro che una persona, detenuta per piccoli reati,esca redenta....solitamente quando esce si ritrova con pochi soldi,amici,punti di riferimento "sani"....ma ha "guadagnato" qualche contatto "utile"... in molti carceri poi é evidente che se hai due soldi il soggiorno é meno stressante...anche se hai ammazzato decine di persone!!! gli altri questo come lo elaborano? ci sono casi e casi ok comunque il reinserimento non funziona sempre benissimo...quindi via libera a sistemi alternativi...come con i bambini...punire non serve mai....aiutare a capire l'errore sì!!!
buona giornata a tutti... besos!

Anonimo ha detto...

Quanto è costata la prigione superlusso in Austria? Non si capisce...

GuruKonK ha detto...

Ciao AJ, bentornato! Non so neppure io quanto possa essere costata la prigione austriaca... Vedrò di scoprirlo.

Anonimo ha detto...

Recuperare un detenuto non è certo una cosa semplice! Non voglio parlare di persone che hanno perso la testa e ammazzato mezza famiglia, lì c'è ben poco da recuperare... Voglio invece parlare di chi è dietro le sbarre per una rapina o per spaccio. Secondo me (in molti casi) si sono trovati costretti a delinquere oppure invischiati in qualcosa di più grande di loro. Come dice man'uzza quando escono di prigione che possibilità hanno? Se anche prima del carcere avevano poche scelte, a maggior ragione dopo la detenzione a cosa possono aspirare? Chi gli darà un lavoro? Le iniziative culturali in carcere sono di sicuro belle cose, ma questa gente va aiutata a reinserisi DOPO la detenzione, in modo che per guadagnarsi da vivere non debbano tornare a rubare o spacciare! Una delle colpe dell'indulto è stata proprio questa, hanno lasciato uscire dal carcere migliaia di persone senza un futuro e non deve sorprendere se un'alta percentuale di loro sia tornata a delinquere!

Anonimo ha detto...

Quello che scrivete è molto interessante. Secondo me però siete troppo buonisti! Nel nostro Paese ci impegniamo molto per migliorare la vita dei carcerati con l'arte, la musica, il teatro ma non pensiamo mai alle vittime alle quali questi criminali hanno sconvolto l'esistenza! Ci vorrebbe severità di giudizio e certezza della pena! Non è accettabile che chi uccide si faccia pochi giorni di galera e poi se ne vada bello bello agli arresti domiciliari!

Anonimo ha detto...

Secondo me stiamo girando in tondo. Da un lato è giusto essere severi con assassini e stupratori (con chi commette crimini violenti insomma), mentre dall'altro bisogna dare un futuro a chi è in carcere per reati minori, cioè alla maggioranza dei detenuti! Altrimenti una volta scontata la loro pena torneranno a rubare o spacciare, finendo in una spirale dannosa per loro e per la società!

Anonimo ha detto...

giustissimo quel che dice Stilo,secondo me! non bisogna metter tutti in un unico calderone. chi ci rimette di più infatti sono persone che hanno commesso piccoli reati.
oltre tutto chi commette violenza su donne o bambini viene rinchiuso in carceri speciali (e le pene non sono proporzionate!!!)....questo non é giusto! si confrontano tutto il giorno con chi ha commesso il loro stesso reato!!! purtroppo é difficile trovare il giusto equilibrio...

GuruKonK ha detto...

Il livello del dibattito si sta alzando, di questo vi ringrazio tutti di cuore! E' un piacere scrivere nuovi post quando questi generano discussioni così interessanti e appassionate! Grazie ancora a tutti!

Anonimo ha detto...

Certezza della pena e reinserimento dei detenuti sono cose sulle quali si dovrebbe basare la giustizia in un Paese civile! In Italia questo NON succede perchè mancano i soldi per le carceri e per le attività di recupero... Però i politici i soldi per mantenere i loro privilegi e per rendere favori agli "amici" (e agli amici degli amici!) in vista delle prossime elezioni li trovano SEMPRE! I giornalisti sono bravissimi nel fare la loro parte e alzare ad arte un gran polverone mediatico per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica da questo marciume!!!
Mi (ri)scuso per lo sfogo!
Ciao a tutti...

Anonimo ha detto...

su questo argomento non ho niente da scrivere... avete già detto tutto voi...
però ci tenevo a salutarvi ugualmente...
un bacione...
;-*

GuruKonK ha detto...

Cara Angie, anche se non hai nulla da dire sei sempre più che benvenuta!
Un bacione anche a te!