domenica 2 novembre 2008

Il Mystico Giudizio no. 23


E’ un po’ come sopportare la vista di un taglietto sul dito, dopo aver assistito dal vivo ad un intervento chirurgico a cuore aperto. Ecco l’effetto che ha “Halloween - The Beginning” su chi ha guardato il film precedente del musicista/regista Rob Zombie. E’ tutto decisamente più morbido… Sempre di un film dell’orrore si parla, chiaro, ma con differenze sostanziali rispetto a “La casa del diavolo”: c’è meno sangue, meno splatter e più storia.

La casa del diavolo” (titolo originale “The devil’s rejects”) è un susseguirsi di scene truci; senza respiro. In ogni inquadratura c’è sempre qualche macchia di sangue; sulla strada, sui vestiti, sui capelli. C’è sempre qualcosa di terrificante. Il film serba un feroce livello di tensione persino quando l’assassino di turno ha sfogato il raptus e deposto le sue armi; persino quando la trama passa da un momento di azione ad una fase meno concitata che dovrebbe fungere da “decompressore” per il pubblico. Niente da fare: l’inquietudine non ti molla. Si resta immersi nell’orrore dall’inizio alla fine senza via di fuga.

In “Halloween”, invece, la tregua tra una scena mozzafiato e l’altra è una vera tregua; gli aspetti psicologici vengono curati un po’ di più ma soprattutto viene maggiormente curata l’estetica cinematografica: inquadrature semplicemente belle, location semplicemente belle, luci e ambienti semplicemente belli. In fondo il cinema è un’arte visiva, l’estetica non è solo un dettaglio.

Insomma, queste differenze tra gli ultimi due film di Rob Zombie non sono sfumature ma mostrano un approccio cinematografico nettamente diverso. Se finora Zombie ha avuto successo per le sue spiccate doti nel conferire ai film un elevato ritmo e un violento impatto, con questo nuovo progetto aggiunge al suo lavoro un nuovo importante elemento, manifestando una spiccata sensibilità estetica. Quindi - a mio avviso - compie un salto di qualità.

Nei film precedenti gli ambienti soggiacciono completamente alla storia… L’impressione è che oggi Rob Zombie non si accontenti più di rendere efficace una sceneggiatura; oggi il regista cerca maggiormente di confezionarla in un abito cinematografico bello e curato.

Halloween - The Beginning”, un po’ come “Batman - The Beginning”, racconta gli anni che hanno preceduto la nascita del mito e risponde ad interrogativi quali: chi era il protagonista prima di diventare quello che tutti hanno imparato a conoscere, che infanzia ha trascorso e quali eventi hanno formato la sua personalità. In questo caso il “mito” è il serial killer della notte di Halloween, portato sullo schermo alla fine degli anni ‘70 dal leggendario maestro dell’horror John Carpenter. Anche se si parla di un serial killer, anche se si descrive la vita dannata di un essere immondo, anche se in definitiva “Halloween” è un film dell’orrore e nulla più, Rob Zombie posiziona la sua storia all’interno di paesaggi suggestivi e ambientazioni persino poetiche, in un paio d’occasioni. Tutto di guadagnato per gli amanti del cinema; per i puristi del cinema horror non saprei. La scelta di Rob Zombie potrebbe essere letta come un’apertura del regista verso territori cinematografici ben più ampi, dal punto di vista estetico, di quelli che offrono tradizionalmente i film splatter.

Meno sangue e più cinema, insomma, in questo nuovo lavoro del leader dei White Zombie, la cui lunga militanza nel mondo della musica giova senza dubbio alla sua attività di regista per quanto riguarda i ritmi che conferisce sapientemente ai suoi film, gli aumenti e i cali di tensione, i colpi di scena.

Il Mystico Giudizio: non mi sorprenderei se tra qualche mese o anno, trovandoci su questo blog a parlare del nuovo film di Zombie, anziché ad un nuovo horror saremo di fronte ad un film di diverso spessore, che so io, un film drammatico o d’altro genere…

MysteXX



Nell’immagine: il “mitico” serial killer mascherato della notte di halloween Michael Myers, nel pieno dell’azione!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao bella gente! Ho amato molto l'originale di Carpenter! Si tratta davvero di un regista di altissimo livello!

Per chi non ricorda la sua produzione vasta e di qualità, ecco un breve pro memoria...
Fog
La cosa
1997: fuga da NY
Halloween: la notte delle streghe
Christine la macchina infernale
Starman
Grosso guaio a Chinatown
Il signore del male
Essi vivono
Fuga da Los Angeles
Il seme della follia
Fantasmi su Marte
Distretto 13: le brigate della morte

Quasi tutti questi film hanno ricevuto voti molto alti sia da parte del pubblico che dalla critica, sui maggiori "dizionari" cinematografici del mondo! Le sue tecniche di ripresa innovative hanno aperto nuovi scenari a due generazioni di cineasti! Molte cose che oggi, guardando un thriller, siamo abituati a dare per scontati sono state introdotte proprio da Carpenter.

Ho letto un pò di materiale sull'attività di regista di Rob Zombie e ne ho tratto l'immagine di un uomo di cinema colto e curioso. Sono sicuro che egli ben conosca le opere e il prestigio di Carpenter, per cui non sono sorpreso che per girare "Halloween" abbia voluto "alzare il tiro" del suo cinema!

Già leggendo la recensione della "casa del diavolo" ero rimasto positivamente incuriosito. Oggi lo sono forse di più, perchè è bello poter seguire l'evoluzione tecnica e stilistica di un cineasta contemporaneo in chiara ascesa!

Abbracci e baci a tutti!

PS: bravo mystex! Bella recensione, anche se hai palesemente voluto evitare di rivelare la trama....... Furbacchione!

Anonimo ha detto...

....porca pupazza marco! non sapevo che fossi un esperto di cinema! complimenti per il commento che hai inserito, davvero notevole!

sigh....io nel mio piccolo posso solo dire di aver visto e apprezzato 3 o 4 dei film che citi! non sapevo neppure che fossero tutti dello stesso regista.....

sobh....mi sa tanto che devo tornare su "mymovies" a studiare un pò... che sofferenza.....

;-)

baci!

BloodyMary85

Anonimo ha detto...

heilà! Il Signore del Male è uno dei miei film preferiti!

ma vi rendete conto di quanti bei film ha girato carpenter? e pensare che a hollywood hanno sempre preferito snobbarlo un pò e ha fatto molta fatica a farsi riconoscere come il grande cineasta che in realtà è sempre stato!

ciiiiiiaaaaaaaaaaooooooooooooo

Anonimo ha detto...

scusate, ho un'altra cosa da dire.....

il legame tra rob zombie e john carpenter ha un altro aspetto interessante. tutti sanno che zombie prima di essere un regista era (e forse è ancora?) un musicista. non tutti sanno però che john carpenter scrive e cura personalmente la musica dei suoi film. questa sua esigenza personale è uno dei motivi che lo hanno spinto a staccarsi dalle "major" per concentrarsi più che altro su produzioni indipendenti.

ecco.....non dovrei avere altro da dire... credo.....

Anonimo ha detto...

E' un po' come sopportare la vista di un taglietto su un dito, dopo che Obama ha vinto le elezioni: TUTTO APPARE GIÂ PIÙ MOOOORBIDO!!!

Baci, Cloppete