lunedì 17 novembre 2008

Facebook stoppa i razzisti!


Quando la violenza si esprime sul web, la prima conseguenza è che il fenomeno (per quanto con radici locali e con l’appoggio di poche persone) diventa all’istante fruibile da un numero immenso di utenti, e quindi rischia di espandersi più di quanto qualsiasi altro mezzo di diffusione multimediale abbia mai consentito. Se poi si tratta di proclami razzisti (come per esempio quelli diffusi da siti neonazisti e neofascisti nei confronti delle comunità Rom, delle associazioni ebraiche e degli stranieri in genere) allora è facile immaginare che la grancassa del web, soprattutto quando ci sono di mezzo siti super popolari come “Facebook”, risulti particolarmente potente ed efficace.

E’ a fronte di questo fenomeno che diverse organizzazioni internazionali, fra le quali il famoso “Simon Wiesenthal Center”, hanno lanciato un appello a “Facebook” attraverso il Parlamento Europeo. In particolare hanno segnalato l’aggravarsi della situazione e l’indebita propaganda che il sito di “social network” sta (suo malgrado) fornendo alla crescita di gruppi della destra estrema in tutta Europa.

Dura la presa di posizione del Rabbino Marvin Hier: “È vergognoso che sulla rete, sotto il vostro marchio, si trovino inaccettabili e offensive minacce di gruppi che incitano all'odio razziale, politico e religioso”.

L'obiettivo sono in particolare sette formazioni italiane (gruppi di neofascisti elencati per nomi e per responsabili) che secondo il “Wiesenthal Center da tempo “avvelenano la rete” e ora stanno lanciando un'offensiva contro i Rom. “Sono gruppi socialmente pericolosi che incitano alla violenza fisica a danno di varie minoranze etniche”, è la denuncia, presentata insieme ad alcuni deputati al Parlamento Europeo (fra di loro c’è anche Martin Schultz, quello che Berlusconi definì pubblicamente un “kapò” perché aveva osato chiedere lumi sul conflitto d’interessi): “Questo tipo di condivisione multimediale non deve aiutare e incoraggiare chi veicola messaggi di violenza. Siamo certi che i dirigenti di “Facebook” non resteranno indifferenti davanti a questo tipo di problemi.”.

A sostegno di queste tesi, è stato fornito alle autorità comunitarie e alla direzione di “Facebook” uno studio che mette in evidenza come questi gruppi di facinorosi utilizzino le potenzialità di diffusione del noto sito web per attaccare con minacce (e con vere e proprie azioni di commando nel mondo reale) le comunità Rom, le organizzazioni ebraiche e, in generale, anche le associazioni di sostegno agli immigrati disseminate un po’ in tutto il vecchio continente.

Tuttavia il problema è realmente di una dimensione globale, come puntualizza ancora Marvin Hier: “Quando nel 1995 ci fu la strage di Oklahoma City, esisteva un solo sito che inneggiava alle camere a gas. Oggi, i nostri ricercatori ne hanno individuati almeno ottomila. E non fanno eccezione “Facebook” o “YouTube”, dove s’insegnano le tecniche del terrore, chi odiare e chi uccidere!”. Per puntualizzare quanto sia deleteria e potenzialmente fatale l’indifferenza, Hier cita una frase di Albert Einstein che, per pura combinazione, il sottoscritto ha inserito come “riflessione del mese” agli inizi di novembre. La trovate in alto a destra...

Facebook” ha raccolto subito l’appello, e i responsabili del sito hanno dichiarato che interverranno con misure drastiche per cercare di arginare il fenomeno, ma al momento si può solo registrare come questo genere di gruppi razzisti sia in continuo aumento, raccogliendo migliaia di sostenitori in tutta Europa. La speranza è che si possa effettuare un rigido controllo di questi gruppi, anche se la multiforme e aperta realtà di “Facebook” non è così facile da controllare, proprio perché basata principalmente sulla libera circolazione di idee e di scambio interculturale fra tutti gli iscritti, al di là di possibili paratie erette dal “social networking”.

GuruKonK



Fonti della notizia: sito web del “Corriere della sera” e “PC World”.



Nell’immagine: un gadget originale che ci riporta alla memoria un ventennio che ha lasciato un sacco di bei ricordi...

13 commenti:

Anonimo ha detto...

allora, premetto che quegli energumeni che si incontrano per andare a caccia del "diverso" mi stanno sullo stomaco!

però vorrei fare a tutti voi una domanda: e la libertà di parola dove la mettiamo?

buona serata a tutti! ciao ciao!

Anonimo ha detto...

...io sono stufa di tutta questa violenza cieca e gratuita!

....siamo tutti confrontati con gli stessi problemi e soffriamo le stesse pene, perchè continuiamo a farci del male a vicenda? non ha proprio senso!

.......ciao a tutti! bacio bacio bacio!!!!!

x Stilo
forse la libertà di parola potrebbe tutelare anche i discorsi pieni di odio di sta gente, però spero che non sia così!

Anonimo ha detto...

Ciao amici! Il diritto alla libertà di parola è un caposaldo di tutte le democrazie occidentali. Non è tuttavia da considerarsi illimitato: i governi possono, sotto l'egida delle Nazioni Unite e dei Paesi che vi prendono parte, decidere di limitare particolari forme di espressione, come per esempio l'incitamento all'odio razziale, nazionale o religioso, oppure l'appello alla violenza contro un individuo o una comunità, che anche nel diritto italiano costituiscono reato.

Visto che roba? Avrei dovuto studiare legge... invece vendo macchine per depilarsi le narici! La vita, si sa , è birbona.

Anonimo ha detto...

La libertà di parola mi spinge a dire Sgulino Picchio Paccarello Sguascico Fruzzamoliente.

Baci inoffensivi, Clppt

Anonimo ha detto...

eh eh eh..... questo cloppy mi fa paura... dite che è davvero inoffensivo? non dovremmo affidarlo alle cure di qualche specialista? io conosco personalmente il Dr.Morte.....

a parte le idiozie... non voglio per forza andare contro corrente, però la solerzia con la quale Facebook pare volersi allineare al resto della truppa mi spaventa un po’! come molti di voi già sanno, il governo Berlusconi sta facendo di tutto per fare approvare una “legge anti blogger” che renderebbe virtualmente impossibile il lavoro di gente come Beppe Grillo, Roberto Faccio o, in scala ridotta, il nostro amato Guru!

io non ho nessuna simpatia per quei gruppi di imbecilli che girano in gruppo alla ricerca di un “diverso” da malmenare, anzi vi garantisco che li detesto con tutto me stesso! però dietro tutte le iniziative atte a imbavagliare il “Web 2.0” io vedo la scure della censura... spero che i fatti finiranno per smentirmi!

baci (in)offensivi! soprattutto a cloppy...

GuruKonK ha detto...

Un caro saluto a tutti gli amici di questo Blog. Come ben sapete non è mia abitudine intervenire nell’area commenti, solitamente preferisco lasciarla a vostra disposizione senza interferire nelle vostre discussioni. Oggi farò un’eccezione per puntualizzare alcune cose dette dal caro vecchio Randy. E’ vero che in Italia si sta cercando di mettere un bavaglio ai Blog, ma la colpa non è di Berlusconi (alias lo PsicoNano). Bhè... a dire il vero è sua ma anche del Partito “Democratico”...

Infatti, uno dei più fervidi sostenitori della regolamentazione dei Blog è Walter Veltroni (alias Topo Gigio).

Bisogna stare attenti a queste persone, soprattutto quando parlano di materie che non conoscono perché, in quel caso, diventano come un virus informatico potenzialmente letale!!!

Per darvi un’idea di cosa stanno “tramando”, mi permetto di fare un classico “copia e incolla” dal Blog di Beppe Grillo...

“Ecco in sintesi cosa propone la Legge “AmmazzaBlogger”:
1) ogni blog è equiparato a un prodotto editoriale
2) ogni blog che pubblica Adsense di Google o un banner deve risponderne all'Agenzia delle Entrate
3) ogni blog deve iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)
4) ogni blog è soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa
5) ogni blog che non si iscrive al ROC può essere denuciato per il reato di “stampa clandestina”: due anni di carcere e sanzioni economiche.

Un blogger può scegliere se iscriversi al ROC, e correre il rischio di una delle innumerevoli denunce penali e civili sui reati a mezzo stampa (che risalgono ai dettami mai aboliti del “Codice Rocco del Fascismo”) oppure, in alternativa, entrare in clandestinità prima di entrare in galera. Insomma, può impiccarsi o spararsi un colpo in testa.”

Ecco cosa ci aspetta. Questa volta parlo al plurale a torto. Perché? Semplicemente perché la Legge “Ammazza Blogger” mi scivolerà addosso come l’acqua fresca, visto che il sottoscritto ha il passaporto svizzero, vive e lavora in Svizzera e pubblica il suo piccolo (e di fatto insignificante) Blog dalla Svizzera...

Questo non significa però che questa situazione non mi preoccupi e non mi irriti! Si tratta di un bieco sistema per diminuire il numero di Blog liberi in circolazione sul Web, in modo da poter controllare più facilmente i pochi che resteranno! E' una vergona! Nel mio piccolo vi prometto che a questo tema dedicherò presto un approfondito Post. Ciò che potete fare voi è diffondere le varie iniziative che si stanno moltiplicando in opposizione alla "Legge Ammazza Blog"!

Anonimo ha detto...

? ? ? ? ? ? ?
ho capito bene? uno che tiene un blog verrà parificato a Repubblica o all'ANSA??? è ridicolo, oltre che semplicemente sbagliato!!!!!

Anonimo ha detto...

.....ehi... allora di vede che ai manichini che frequentano il parlamento Internet deve proprio fare una paura del diavolo!!!!

caro gurukonk, stavo pensando di chiedere asilo politico alla Svizzera.... mi ospiteresti per qualche giorno? solo il tempo di evadere le pratiche.....

baci bacioni!!!!

BloodyMary85

GuruKonK ha detto...

Come no? Vieni pure quando vuoi! E non fare complimenti, porta pure tutte le tue amiche! A casa mia c'è un sacco di spazio e a me piace essere ospitale!

Susanna ha detto...

Libertà di espressione sì, certo. Ma il reato d'incitamento all'odio razziale c'è da un sacco di anni.
E, secondo me, è giusto. Com'è giusto che Facebook non si presti a far da cassa di risonanza a questi squinternati pericolosi.

Per la legge Ammazza-blogger, però, mi preoccupo. Non perché il mio blog sia particolarmente politicizzato o importante (diciamo pure che se lo non se lo ca...lcola quasi nessuno), ma di certo mi esprimo con molta franchezza. Anche sui politici e sulla Chiesa, qualche volta.
Mah.
Quanto si paga, per iscriversi?
gatta susanna

Susanna ha detto...

Libertà di espressione sì, certo. Ma il reato d'incitamento all'odio razziale c'è da un sacco di anni.
E, secondo me, è giusto. Com'è giusto che Facebook non si presti a far da cassa di risonanza a questi squinternati pericolosi.

Per la legge Ammazza-blogger, però, mi preoccupo. Non perché il mio blog sia particolarmente politicizzato o importante (diciamo pure che se lo non se lo ca...lcola quasi nessuno), ma di certo mi esprimo con molta franchezza. Anche sui politici e sulla Chiesa, qualche volta.
Mah.
Quanto si paga, per iscriversi?
gatta susanna

Anonimo ha detto...

.....ma guruuuuuu... che mandrillone che sei..... da te non me l'aspettavo proprio!

eh eh eh.... ;-))))))

...sul discorso relativo alla libertà di parola e di espressione sono d'accordo con max e con susanna!

...baci baci a tutti!

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good