martedì 25 novembre 2008

Ordinarie follie (ediz. 16.08)


Un affettuoso saluto a tutti gli amici del Blog. Prima di presentarvi la nuova edizione delle “Ordinarie follie”, vorrei ringraziare di cuore quelli tra di voi che, negli ultimi giorni, mi hanno fornito un grande quantità di ottimo materiale. Vi garantisco che le vostre suggestioni troveranno presto lo spazio che meritano su queste pagine. A questo punto passiamo senza indugi all’introduzione del Post odierno.

Per prima cosa vi racconterò di un detenuto tedesco (Ysar Bayrak, ex spacciatore di droga) che si è infilato in un grosso scatolone ed è così riuscito ad evadere dal carcere. Poi voleremo fino in Corea del Sud per conoscere una donna talmente ossessionata dalla chirurgia estetica da essere arrivata al punto di iniettarsi del normale olio da cucina al posto del silicone! Per finire parleremo dei coniugi Sherman, una coppia in causa contro il colosso dei fast food McDonald’s, per dei motivi “piccanti” ma che nulla hanno a che vedere con il cibo!


Non aprite quella scatola!

Una fuga degna di Edmond Dantes. O forse della banda Bassotti. Ma se il protagonista del romanzo di Dumas si chiudeva in un sacco per cadaveri e si faceva buttare in mare, un detenuto di un carcere tedesco ha pensato che le poste teutoniche fossero un mezzo più efficiente e per fuggire dalla prigione di Willich si è letteralmente spedito.

Il detenuto infatti si è infilato in un grosso pacco con tanto di mittente e destinatario. Lo scatolone è stato caricato insieme al resto della corrispondenza su un autocarro e così Ysar Bayrak, un trentasettenne spacciatore di droga che doveva scontare ancora tre anni, ha lasciato il complesso di correzione situato nella regione del Nordreno-Westfalia.

Il quotidiano tedesco “Bild” riferisce che dopo aver percorso un buon tratto di autostrada il conducente si è accorto dallo specchietto retrovisore che il telone di fondo dell'automezzo svolazzava liberamente. Ha accostato per fissarlo e si è accorto che sul pianale di carico c'era un grosso pacco di cartone aperto e vuoto. Avvertita immediatamente per telefono, la direzione del carcere ha fatto l'appello e ha scoperto che Bayrak era diventato uccel di bosco. La fuga del detenuto è stata favorita dal fatto che nel carcere di Willich, una struttura costruita oltre un secolo fa, manca l'abituale detector a raggi infrarossi, in grado di segnalare anche i battiti cardiaci di persone nascoste nei carichi in uscita. Con un certo spirito di rassegnazione la direttrice dell'istituto di pena, Beate Peters, ha spiegato che si sta indagando se il fuggiasco sia stato aiutato da alcuni complici, anche se ha dovuto ammettere che “i detenuti non sono purtroppo molto loquaci”.


Un’ossessione pericolosa!

Una donna coreana, Hang Mioku, ha effetuato il suo primo intervento di chirurgia estetica 20 anni fa, quando aveva 28 anni. La donna si è sottoposta da allora a numerosi interventi, in primo luogo al viso, operazioni che l’hanno lentamente sfigurata, alterandone notevolmente i connotati, tanto che alla fine i chirurghi estetici hanno rifiutato di sottoporla ad ulteriori interventi, sostenendo che la sua ossessione fosse di natura puramente psicologica. Troppo tardi, però. Infatti la donna si è trovata totalmente sfigurata, tanto da aver faticato ad essere riconosciuta dagli ormai anziani genitori.

La donna è stata allora messa in cura da uno psicologo, ma sostenendo che questo tipo di cura era troppo costoso, la donna è ricaduta nel vizio ed ha trovato un medico compiacente che non solo le ha proposto di sottoporsi ad una serie di iniezioni di silicone, ma le pure fornito siringhe e silicone per potersi fare le iniezioni da sola, a casa.

Quando però la donna ha finito il silicone, ha pensato bene di usare come sostituto dell’olio da cucina! Come potete ben immaginare, l’idea ha avuto esiti devastanti: il viso della donna (già alterato) si è gonfiato in un modo che le agenzie stampa definiscono “grottesco”! La donna solo a questo punto si è resa conto di avere abusato della chirurgia estetica, e che in fondo la sua faccia originale non era poi così male... Come si dice? Meglio tardissimo che mai?

La storia della donna ha generato commozione nell’opinione pubblica coreana quando è finita in televisione, tanto da raccogliere fondi per effettuare dei nuovi interventi estetici nel tentativo di ridurre i danni. Solo durante la prima seduta le sono stati tolti oltre 60 grammi di sostanze dalla faccia e oltre 200 grammi dal collo. Alla fine del ciclo, la faccia della donna è tornata ad avere dimensioni quasi normali, ma è purtroppo rimasta sfigurata e piena di cicatrici.

Contro il medico “compiacente” che le ha permesso di rovinarsi ulteriormente il viso, è in atto una procedura amministrativa, che potrebbe costargli l’abilitazione al libero esercizio della professione, e un procedimento penale, che potrebbe costargli la libertà.


Foto piccanti da McDonald’s!

Una coppia di Bella Vista, Arkansas, Phillip e Tina Sherman, ha fatto causa al proprietario e ad un manager di un ristorante McDonald's dopo che delle foto a luci rosse della donna sono finite su Internet. Philip Sherman aveva scattato qualche tempo fa delle foto alla moglie con il suo cellulare, finché un giorno non ha dimenticato il telefono in un ristorante McDonald's a Fayetteville.

Le foto presenti sul cellulare sono state pubblicate sul web, e la donna ha ricevuto diverse telefonate e messaggi osceni. Per lo stress e i danni psicologici che questo avrebbe causato alla donna, gli Sherman hanno chiesto 3 milioni di dollari di danni al proprietario e al manager del ristorante.

Gli Sherman (che per sottrarsi alle malignità dei vicini hanno anche dovuto traslocare!) sostengono che il responsabile del fast-food aveva in custodia il telefono, poiché avrebbe anche cercato di avvertire l’uomo del ritrovamento del telefono. Come le foto siano però passate dalla memoria del cellulare al Web non è ancora stato chiarito...


Per oggi è tutto! Vi ringrazio per l’affetto che, giorno dopo giorno, continuate a dimostrare verso questo piccolo Blog!

Un abbraccio, GuruKonK!



Nell’immagine: un VAN della Deutsche Post.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

geniale l'evasione nello scatolone sul furgone! mi immagino la faccia che deve aver fatto il direttore del carcere quando gli hanno spiegato quello che è successo....

Anonimo ha detto...

ciao belli!

la storia sulla chirurgia estetica è semplicemente raccapricciante! capisco che la signora poteva aver avuto un crollo psichico non curato che l'ha spinta a questi eccessi, però il medico che le ha fornito siringhe e silicone è un criminale! persone del genere, che sono benestanti ma che pur di guadagnare 4 soldi in più sono pronti a mettere in pericolo la vita degli altri, devono essere messe in condizione di non nuocere! se non basta il divieto a esercitare la professione medica, ci vogliono un pò d'anni di carcere, così avrà il tempo di farsi un bel esamino di coscienza!

buona serata a tutti, ciao ciao!

Anonimo ha detto...

oh diiiiioooo miiiooooo! su un sito ho visto la fotografia della signora coreana: è terrificante!!!!!!!! mi chiedevo per quale motivo gurukonk non l'aveva pubblicata, ma adesso so perchè! vi giuro che fa davvero impressione!!!!!!!!!!

BloodyMary85

Anonimo ha detto...

....guru hai fatto benissimo a non pubblicare la fotografia! ...lo sai come sono fatta... mi avresti rovinato il sonno e bloccato la digestione!

...eh già..... lo sai che sono taaaanto sensibile!!!!!!!!!

.......ciao a tutti!

...un bacione!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ciao belli! Ma com'è possibile far uscire da una prigione senza controlli un pacco postale grande abbastanza da contenere un uomo adulto? Secondo me qualcuno non ha fatto bene il proprio lavoro, oppure ci sono state delle complicità...

Devo ammettere che lo stile da "tempi romantici" di questa evasione mi ha fatto sorridere, anche se mi dispiace che ci sia uno spacciatore in più sulle strade.

Invece la storia della coreana con l'ossesione per la chirurgia estetica mi ha fatto un pò arrabbiare. Una persona del genere doveva avere un aiuto psichiatrico professionale e qualche parente o amico avrebbe dovuto controllarla per evitare che continuasse a farsi del male!

Del medico che le ha venduto il materiale per i "ritocchini" casalinghi ho poco da dire: su questo argomento sono d'accordo al 100% con Randy!

Anonimo ha detto...

ho sentito dire che Azouz Marzuk ha chiesto ai secondini una grossa scatola di cartone. al momento non sappiamo a cosa possa servirgli!

Anonimo ha detto...

ah sì, proprio lui.....