
La Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia (SIGO), ha presentato, in occasione della Giornata Mondiale della Contraccezione (celebrata lo scorso 26 settembre), i dati della sua annuale indagine. Gli elementi emersi sono sconcertanti, anche se non del tutto inattesi. Ad esempio risulta come i giovani italiani siano convinti che pensare al metodo contraccettivo sia solo compito della donna (il 62%!), che un’altra percentuale consistente sia convinta che l’educazione sessuale sia solo una perdita di tempo (il 60%!) e che solo un 27% la consideri un dovere necessario, anche se noioso. Da questa indagine sono emersi altri dati importanti per esempio sulle gravidanze indesiderate, sull’uso della pillola o sulle malattie trasmesse sessualmente; sono stati presentati proprio in occasione degli incontri a margine della GMC.
I risultati, che fotografano l’educazione sessuale dei giovani, hanno aperto molti dibattiti sul Web, fino al punto che la “SIGO” ha organizzato un convegno con esperti di fama mondiale. Dove? Su “Second Life”, naturalmente! Non so voi, ma ritengo personalmente che si tratti di un’ottima idea!
Tra le molte persone che, in questi giorni, hanno affrontato l’argomento c’è Daniela Domenici, giornalista e insegnante. Mi permetto di presentarvi una parte della sua testimonianza.
“In questi anni ho insegnato prima in una scuola media e poi in due scuole superiori della provincia di Siracusa, ma credo che esperienze simili alla mia ce ne saranno un po’ in tutta l’Italia. Il primo dato emerso durante il periodo di insegnamento alla scuola media e che, lo ammetto, mi ha alquanto turbato (ma non ho fatto trapelare niente ai ragazzi), è che l’età media minima per avere il primo rapporto sessuale è drammaticamente scesa: 12 - 13 anni (tra la 2.a e 3.a media).”
“Naturalmente tutto ciò avviene senza alcuna precauzione e ignorando totalmente la fisiologia del corpo umano e, in particolare, dell’apparato genitale femminile. Tanto che ho dovuto spiegare, libro di scienze alla mano, le funzioni dei vari organi ma, fatto ancora più importante, cosa sia esattamente il ciclo femminile!”
“Alle scuole superiori credevo di trovare un po’ più di informazione e di consapevolezza in questo campo, ma mi sono dovuta ricredere molto presto: neanche loro sapevano molto sull’argomento nonostante che la loro attività sessuale fosse attivissima e molto spregiudicata. Una volta capito che avrebbero potuto farmi qualunque tipo di domanda, anche molto audace, senza il timore di essere giudicati, ne è venuta fuori una tale casistica che la fantasia più sfrenata di noi adulti, genitori e docenti, non riuscirebbe ad immaginare… Un ragazza del primo anno mi ha addirittura chiesto se il sesso orale di gruppo, con 2 donne e 2 uomini, aumenti le possibilità di una gravidanza indesiderata…”
Mi complimento di cuore con la signora Domenici, autrice di questo significativo estratto.
Nell’immagine che ho scelto per accompagnare questo Post, è rappresentata la copertina di un libro: “Come possiamo resistere alle tentazioni del peccato sessuale?” di K. De Haan, edizioni “Casa Biblica”. L’autore di questo simpatico libello si pone molte domande relative alle sessualità dei più giovani e, come spesso accade, finisce col rispondersi da solo… In particolare “è giusto sentirsi realizzati e appagati seguendo la morale sessuale dei nostri giorni?”, oppure “è amore quello che definiamo con «fare l’amore»?”, o ancora “è proprio impossibile resistere ai piaceri sessuali?”.
Fino a qui nulla di grave, a queste domande ognuno di noi è libero di trovare le risposte più adatte, in accordo con il proprio modo di vivere e di pensare. Il problema nasce quando l’autore si interroga sulla contraccezione: “le precauzioni possono davvero garantire un «sesso sicuro»?”. Naturalmente per l’autore la risposta è “no, perché solo l’astinenza e la totale fedeltà ad un eventuale partner garantiscono un sesso sicuro al 100%!”.
Evidentemente l’uso del preservativo offre una difesa dalle più gravi malattie a trasmissione sessuale di poco inferiore al 100%. Ma questo è un motivo sufficiente per scoraggiarne l’uso da parte degli adolescenti? Le alternative proposte dall’autore (astinenza e fedeltà) sono realmente applicabili al mondo confuso dei teenagers? Io non credo proprio.
La situazione fotografata dalla “SIGO” impone una seria riflessione da parte di tutti. Forse anche la chiesa cattolica dovrebbe ripensare il proprio approccio verso l’educazione sessuale, no?
GuruKonK
Fonte della notizia: il sito web di “Italia Notizie”, al quale vanno i miei più sentiti complimenti per il loro ottimo lavoro!
Nell’immagine: la copertina di “Come possiamo resistere alle tentazioni del peccato sessuale?” di K. De Haan, edizioni “Casa Biblica”.
I risultati, che fotografano l’educazione sessuale dei giovani, hanno aperto molti dibattiti sul Web, fino al punto che la “SIGO” ha organizzato un convegno con esperti di fama mondiale. Dove? Su “Second Life”, naturalmente! Non so voi, ma ritengo personalmente che si tratti di un’ottima idea!
Tra le molte persone che, in questi giorni, hanno affrontato l’argomento c’è Daniela Domenici, giornalista e insegnante. Mi permetto di presentarvi una parte della sua testimonianza.
“In questi anni ho insegnato prima in una scuola media e poi in due scuole superiori della provincia di Siracusa, ma credo che esperienze simili alla mia ce ne saranno un po’ in tutta l’Italia. Il primo dato emerso durante il periodo di insegnamento alla scuola media e che, lo ammetto, mi ha alquanto turbato (ma non ho fatto trapelare niente ai ragazzi), è che l’età media minima per avere il primo rapporto sessuale è drammaticamente scesa: 12 - 13 anni (tra la 2.a e 3.a media).”
“Naturalmente tutto ciò avviene senza alcuna precauzione e ignorando totalmente la fisiologia del corpo umano e, in particolare, dell’apparato genitale femminile. Tanto che ho dovuto spiegare, libro di scienze alla mano, le funzioni dei vari organi ma, fatto ancora più importante, cosa sia esattamente il ciclo femminile!”
“Alle scuole superiori credevo di trovare un po’ più di informazione e di consapevolezza in questo campo, ma mi sono dovuta ricredere molto presto: neanche loro sapevano molto sull’argomento nonostante che la loro attività sessuale fosse attivissima e molto spregiudicata. Una volta capito che avrebbero potuto farmi qualunque tipo di domanda, anche molto audace, senza il timore di essere giudicati, ne è venuta fuori una tale casistica che la fantasia più sfrenata di noi adulti, genitori e docenti, non riuscirebbe ad immaginare… Un ragazza del primo anno mi ha addirittura chiesto se il sesso orale di gruppo, con 2 donne e 2 uomini, aumenti le possibilità di una gravidanza indesiderata…”
Mi complimento di cuore con la signora Domenici, autrice di questo significativo estratto.
Nell’immagine che ho scelto per accompagnare questo Post, è rappresentata la copertina di un libro: “Come possiamo resistere alle tentazioni del peccato sessuale?” di K. De Haan, edizioni “Casa Biblica”. L’autore di questo simpatico libello si pone molte domande relative alle sessualità dei più giovani e, come spesso accade, finisce col rispondersi da solo… In particolare “è giusto sentirsi realizzati e appagati seguendo la morale sessuale dei nostri giorni?”, oppure “è amore quello che definiamo con «fare l’amore»?”, o ancora “è proprio impossibile resistere ai piaceri sessuali?”.
Fino a qui nulla di grave, a queste domande ognuno di noi è libero di trovare le risposte più adatte, in accordo con il proprio modo di vivere e di pensare. Il problema nasce quando l’autore si interroga sulla contraccezione: “le precauzioni possono davvero garantire un «sesso sicuro»?”. Naturalmente per l’autore la risposta è “no, perché solo l’astinenza e la totale fedeltà ad un eventuale partner garantiscono un sesso sicuro al 100%!”.
Evidentemente l’uso del preservativo offre una difesa dalle più gravi malattie a trasmissione sessuale di poco inferiore al 100%. Ma questo è un motivo sufficiente per scoraggiarne l’uso da parte degli adolescenti? Le alternative proposte dall’autore (astinenza e fedeltà) sono realmente applicabili al mondo confuso dei teenagers? Io non credo proprio.
La situazione fotografata dalla “SIGO” impone una seria riflessione da parte di tutti. Forse anche la chiesa cattolica dovrebbe ripensare il proprio approccio verso l’educazione sessuale, no?
GuruKonK
Fonte della notizia: il sito web di “Italia Notizie”, al quale vanno i miei più sentiti complimenti per il loro ottimo lavoro!
Nell’immagine: la copertina di “Come possiamo resistere alle tentazioni del peccato sessuale?” di K. De Haan, edizioni “Casa Biblica”.