giovedì 18 settembre 2008

Il furto non paga più


Colpo di scena nel mondo dei furti d'auto: con 780 mila vetture trafugate nel 2007 contro le 907 mila del 2006 in Europa per la prima volta assistiamo a una brusca frenata del fenomeno. E lo stesso discorso vale per l'Italia dove lo scorso anno sono sparite nel nulla 200 mila auto, 20 mila in meno rispetto al 2006. Non solo: secondo le prime stime quest'anno i dati miglioreranno ancora rendendo le 370 mila auto rubate nel 1991 (record storico) solo un lontano ricordo per gli automobilisti italiani.

Il punto è che oggi rubare auto non conviene più, perché per ogni tipologia di furto c'è una controindicazione: chi ruba una macchina per i pezzi di ricambio ha a che fare con troppe centraline elettroniche di bordo (su alcuni modelli si arriva ad oltre 40!) che spesso sono in grado di “riconoscere” se l'auto è stata manomessa da un ladro e quindi vanno immediatamente in blocco.

Gli stessi trapianti meccanici di motori e sospensioni sono poi sempre più difficili perché l'elettronica governa il funzionamento di ogni pezzo. Non solo: il costo della manodopera è talmente elevato che anche potendo attingere a magazzini di pezzi rubati (quindi a bassissimo costo) non conviene più riparare una macchina, grazie alla concorrenza dei modelli nuovi offerti con sconti sempre più forti.

Chi invece ruba un'auto per spostarsi da un posto all'altro deve vedersela con le migliaia di telecamere montate in ogni città, un efficace sistema di indagine di polizia e carabinieri e, non ultimo, una quasi certa presenza di antifurti satellitari e altri modelli collegati direttamente con le forze dell'ordine. Il rischio di essere scoperti diventa insomma elevatissimo. Anche a livello internazionale: fino a pochi anni fa per risalire alla storia di una macchina rubata in un altro Paese servivano ricerche complicatissime da parte delle forze dell'ordine. Oggi invece con il coordinamento di tutte le banche dati in tempo reale, qualsiasi agente può avere tutti i dati di un'auto che ha appena fermato per un controllo.

Stesso discorso per chi invece ruba un'auto per poi rivenderla, con in più il problema che “ripulire” una vettura di numeri di telaio (memorizzati in modo elettronico in centinaia di pezzi) oggi è realmente difficile. Quindi l'unica possibilità per questi topi d'auto è quella di rivendere poi la macchina in Paesi dove la legge in pratica non esiste e dove è addirittura possibile circolare con la vecchia targa d'origine...

Insomma come spiega Roberto Sgalla, direttore della Polizia Stradale, “tanti fattori determinano questo eccellente risultato. Ossia l'impegno delle forze dell'ordine, il potenziamento dell'attività investigativa, ma anche della tecnologia imperante che ha portato a realizzare antifurti elettronici molto efficaci”.

Ai ladri, quindi, non resta che rifarsi con i rottami. E non è un caso che nella classifica delle auto più rubate ci sono modelli vecchissimi e ormai fuori produzione come la Fiat Uno, la vecchia Punto, la Panda, la Cinquecento o la Autobianchi Y10. In questo sottobosco vale ancora il famoso slogan dei topi d'auto: “Le vecchie Golf sono come il porco: non si butta via nulla”. E fra qualche anno, quando queste vecchie auto finiranno allo sfasciacarrozze, i dati dei furti d'auto caleranno ancora. E’ inevitabile.

Quindi cosa possiamo fare? Io e MysteXX stiamo organizzando una sorta di casting per trovare un giovane e intraprendente informatico che potrà aiutarci con le truffe sul Web. Ho sentito dire che alcuni “vecchi” scassinatori d’auto si stanno riciclando (con grande successo!) come maghi e cartomanti televisivi. Altri invece sono entrati nel traffico d’organi: li rubano nelle chiese, li smontano e ne rivendono le canne davanti alle scuole. D’altronde di qualcosa si dovrà pur campare, no?

Un abbraccio e a presto!

GuruKonK



Fonte della notizia: sito web de “La Repubblica”.



Nell’immagine: un professionista della vecchia scuola…



Informazioni supplementari:

14 commenti:

Anonimo ha detto...

...eh eh eh.... il traffico di "organi" mi ha fatto proprio ridere! quando ti ci metti sei davvero buffissssssimo!

...un bacione enorme a tutti!

Anonimo ha detto...

ciao bella gente.

avete letto la tabella dei furti dal 99 al 07?

scendete fino ai dati dal 2004 al 2007... vedrete che il nostro paese è sempre ai vertici!

in europa non abbiamo più rivali... forza italia!

SIGH!

Anonimo ha detto...

Ah ah! Davvero bella quella del traffico d'organi e delle canne. Ma dopo averle vendute ai bambini, rubategliele di nuovo! Se poi tu e Mystexx riuscite a rubare un flauto, fatemelo sapere che mi serve per alcuni giochini notturni in privato!

Che spasso, che spasso! Me la spasso! Baci, Clppt

Anonimo ha detto...

ma che vi succede a tutti? avete sniffato l'acido delle batterie?
folliiiiiiiaaaaaaaaaaa!!!!!!!!

baci, jsyls!

Susanna ha detto...

Oddìo, ci ho messo un po' per capire quella del traffico d'organi e delle canne rivendute alle scuole... Sono un po' rinko...
gatta susanna

Anonimo ha detto...

ciiiiiiaaaaooooo susannaaaa!!!!!
ben tornata!!!!!

Anonimo ha detto...

Oh no, come mi dispiace! I ladri d'auto sono in difficoltà! Dobbiamo fare qualcosa per aiutare queste persone al più presto! Mi chiedo: perchè lo Stato non interviene in loro soccorso? Eh già, come al solito se ne fregano dei problemi della povera gente! E poi c'è chi si meraviglia se qualcuno ruba in chiesa o se le ragazze vogliono fare le Veline! Di questo passo dove andremo a finire?

Anonimo ha detto...

eh eh, bravo stilo!

Anonimo ha detto...

Scusate, ma se migliaia di dipendenti dell'Alitalia perdono il lavoro e non possono riciclarsi nei furti d'auto, cosa possono fare?

Non tutti sono in grado di flirtare con la mafia, corrompere giudici, falsificare documenti, demolire il servizio pubblico e poi riciclarsi come inquilini di Palazzo Chigi. Eh no, non tutti lo possono fare. No no.

Anonimo ha detto...

E' acidello il vecchio Max... Ma come dargli torto?

Ciao belli!

Anonimo ha detto...

@ randy81
non per niente siamo campioni del mondo.... che tristezza!

archivarius2@gmail.com ha detto...

Negli anni dopo la guerra il traffico di organi era abbastanza comune. Un tipo andava dal parroco, si presentava come ispettore della sovrintendenza o della curia, spiegava che l'organo aveva bisogno di restauri e le canne andavano portate via in laboratorio. Le canne venivano fuse per recuperarne il metallo, l'ispettore spariva dalla circolazione e, voilà, ecco che l'organo era sparito sotto il naso del parroco.

Anonimo ha detto...

eh eh eh.... bella questa!

Anonimo ha detto...

Grande Luca!