mercoledì 4 giugno 2008

La verità su Tiananmen


Dissidenti e attivisti per i diritti umani hanno chiesto alle autorità cinesi di dire la verità sui fatti di piazza Tiananmen e di liberare le persone ancora detenute nel 19esimo anniversario della repressione del movimento democratico degli studenti. La scadenza del “6.4”, come viene chiamata dai cinesi, quest’anno si è svolta in sordina, stretta fra le severe misure di sicurezza varate in vista delle Olimpiadi di agosto e il lutto nazionale per il terremoto del Sichuan.

Ding Zilin, 63 anni, fondatrice dell'associazione delle “Madri di Tiananmen”, ha dichiarato di sentirsi “incoraggiata dalla reazione popolare alla devastazione del terremoto” (le vittime sono stimate tra 70mila e 100mila), nella quale “i cinesi hanno mostrato amore e rispetto per la vita umana” indicando che “esiste una concreta speranza per un futuro migliore”. Personamente lo spero davvero.

Le “Madri di Tiananmen” hanno rinunciato quest’anno a diffondere la loro consueta lettera aperta alle autorità cinesi, ma nel nuovo sito web creato per l’occasione, hanno chiesto loro di dire quante furono le vittime dello scriteriato intervento militare contro gli studenti che occupavano la piazza centrale di Pechino. Invocare il “segreto di Stato” come ha fatto fino ad oggi il governo, affermano le Madri, non ha alcun fondamento legislativo e Pechino dovrebbe compiere un atto di coraggio e di responsabilità verso le vittime e le loro famiglie!

I fatti del 1989 portarono alla caduta del segretario comunista Zhao Ziyang che aveva, però, disapprovato l’intervento dell’esercito. In seguito furono bollati come un moto anti-rivoluzionario dal Partito Comunista Cinese e le “Madri” stesse hanno identificato 189 vittime della repressione, tra cui 71 studenti. Secondo le dichiarazioni informali di alcune delle persone che allora avevano la responsabilità dell’ordine pubblico nella capitale, ricordano le “Madri”, sarebbero morte in tutto 200 persone, per la maggior parte militari, e tra le quali c'erano “solo” 36 studenti.

Ieri, il gruppo umanitario di Hong Kong “Centro per l’informazione sui diritti umani e la democrazia”, animato dal reduce di Tiananmen Frank Lu, ha citato un testimone secondo il quale Yang Shangkun, che allora era il vicepresidente della Repubblica Popolare Cinese e che fu favorevole all’intervento militare, avrebbe affermato che le vittime furono circa 600. Nel corso degli anni, gli analisti hanno usato con frequenza l' espressione “centinaia, forse migliaia di morti”.

Sul loro sito, le “Madri di Tiananmen” hanno pubblicato anche una mappa dei luoghi nei quali i militari spararono sulla folla. Molte delle violenze, infatti, avvennero prima che i soldati arrivassero sulla piazza occupata dai giovani. I militari venivano da fuori Pechino e centinaia di persone solidali con gli studenti cercarono di fermarli prima che raggiungessero Tiananmen.

Molti non sanno che circa 130 persone sono ancora in carcere per aver partecipato alla protesta di piazza Tiananmen del 1989. La “Human Rights Watch”, gruppo per la difesa dei diritti umani che ha sede a New York, ha chiesto che il regime cinese rilasci questi detenuti come prova dell’impegno promesso verso la tutela dei diritti dell’uomo in vista dei Giochi Olimpici di Pechino.

Il governo cinese dovrebbe mostrare al pubblico delle Olimpiadi la sua serietà verso i diritti umani rilasciano i detenuti di Tiananmen”, ha detto durante una conferenza stampa Sophie Richardson, vice-direttore del gruppo in Asia.

Le speranza che questo avvenga in tempi brevi mi sembra, purtroppo, una pia illusione. I governi cinesi che si sono succeduti dal 1989 ad oggi, hanno tutti preferito tenere un basso profilo al riguardo, utilizzando una strategia mediatica molto apprezzata dai regimi totalitari di tutto il globo: se nessuno ne parla, l’evento verrà presto dimenticato dalla maggioranza dei cittadini. Tutto ciò avrebbe pure potuto funzionare (e in parte l’ha fatto) ma se nel 2008 stiamo ancora ricordando quella strage lo dobbiamo proprio alle “Madri di Tiananmen”! Grazie al loro impegno, al loro coraggio e alla loro determinazione, le vittime di quella terribile giornata non saranno mai dimenticate!

Per oggi terminiamo qui. Vi ringrazio per l’attenzione che vorrete dedicare a questo argomento e vi invito, qualora lo vogliate, a visitare i vari link proposti nel testo, in modo da poter approfondire il ricordo della vittime di piazza Tiananmen.

Con affetto, GuruKonK.



Traduzioni dal sito web delle “Madri di Tiananmen” by RaiNews24



Nell’immagine: il manifestante che blocca la colonna di carri armati, il simbolo della protesta di piazza Tiananmen.

12 commenti:

dinesh ha detto...

nice one.
please visit
www.im-rockstar.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Un vecchio regime (che in quel momento si sentiva superato dalla storia) davanti ad una manifestazione che stava attirando migliaia di giovani ha reagito con la stupida violenza che solo la paura sa generare! Non può essere questa una spiegazione di ciò che accadde il 4 giugno '89?

Anonimo ha detto...

ciao bella gente!

.....secondo me gurukonk ha ragione sul fatto che il regime di pechino ha usato la "strategia del totale silenzio mediatico" per gestire i sentimenti negativi che questa tragedia stava seminando tra il popolo!

.....in moltissimi casi ha funzionato benissimo, in questo caso la determinazione dei parenti delle vittime impedisce che tutta questa storia venga assorbita dall'oblio delle coscienze addormentate!

Anonimo ha detto...

ma davvero c'è ancora gente in galera per la manifestazione del 89???????

ma sono passati 19 anni ca..o!!!!!!!

possibile che di queste cose se ne parla solo su internet????

Anonimo ha detto...

ma é raccapricciante!!!!!
ha ragione jack-jack...non é possibile che le TV o i giornali non ne parlino mai di certe cose!
....che vergogna...

saluti uggiosi e depressi
:-(

Anonimo ha detto...

Ciao amici cari!

Di tutta questa faccenda se ne parla poco e a questo proposito ringrazio gurukonk per aver lanciato questo piccolo "dibattito".

Non vorrei buttare benzina sul fuoco della depressione di uzza, però immagino che per gli studenti arrestati nel '89, questi 19 anni di carcere non siano neppure stati molto "comodi", considerando che in quel 4 giugno perirono anche decine di poliziotti!

Quando la comunità internazionale fa pressione sulla Cina per il rispetto dei diritti umani, si parla spesso della libertà di culto, della libertà di famiglia (visto che per legge una coppia può generare 1 solo figlio), della libertà di stampa e d'espressione. Pochi, però, "osano" affrontare l'argomento della tortura, forse perchè anche gli USA e la Russia da questo punto di vista hanno parecchi scheletri nell'armadio...
Qualche mese fa, l'assemblea dell'ONU ha affrontato il tema della pena di morte, lanciando una moratoria generalizzata che spero duri almeno 1'000 anni!
Purtroppo la tortura continua ad essere utilizzata un po' ovunque nel mondo, nonostante sia considerata un vero e proprio tabù dalla maggioranza dell'opinione pubblica! Insomma, spero che la comunità internazionale trovi il coraggio di muoversi nella giusta direzione, affinchè questo fondamentale diritto umano venga rispettato in tutto il mondo!

Anonimo ha detto...

....ciao cariiii.......

....è da un pò che sto pensando cosa potrei scrivere, ma senza successo! questa storia mi aveva fatto venire la pelle d'oca e anche adesso mi sento a disagio ogni volta che se ne parla!

...sulla sentenza penso che se non danno l'ergastolo a Alessi a chi altro lo puoi dare?

.......un bacione....

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa... potrei sapere chi mi ha rubato il nickname??? Dai, gente... non si fanno queste cose!

GuruKonK ha detto...

Ciao a tutti.

Come sapete non è mia abitudine "interferire" nell'area commenti del blog.

In questo caso faccio un'eccezione per invitarvi a non utilizzare il nickname di altri utenti, altrimenti sarebbe una gran confusione. Non trovate?

Un caro saluto a tutti, a presto!

Anonimo ha detto...

Sono il VERO Robiiiiiiiii! Sono andato a verificare nei commenti del post "Giustizia per Tommy". Ho visto che il testo del commento di oggi delle 16:47 è uguale a quello di un vecchio commento di Angie.
E' possibile che ci sia stato un errore di "Blogger"?

Anonimo ha detto...

....bhè visto che io non ho scritto il messaggio di oggi mi sembra chiaro che si tratta di un problema tecnico.... comunque sono andata anche io a vedere e confermo che i 2 commenti sono identici! misteri di internet!

...un bacione a tutti!!!! ciao ciao!

Anonimo ha detto...

mmhmmmmm.........troppo bizzarro...mah!

ciao a tutti....baci baci!

p.s. max che bel commento....rimango sempre affascinata! un bacione!