lunedì 9 giugno 2008

Diritti: un anno nero


Un caro saluto a tutti gli amici del Blog. Anche oggi parleremo del tema (mai eccessivamente trattato) dei diritti globali. Il pretesto è davvero semplice: è stato presentato oggi a Roma, nella sede nazionale della CGIL, il “Rapporto sui diritti globali 2008”. Curato dalla “Associazione della Società dell’Informazione”, il Rapporto è un vasto progetto di monitoraggio e di analisi promosso da Cgil, Arci, Action Aid, Antigone, CNCA, Forum Ambientalista, Gruppo Abele e Legambiente. Nel Post di oggi, vi presento un breve riassunto delle questioni trattate dal rapporto finale.


Condizioni dei migranti

Alle frontiere dell’Unione Europea o degli Stati Uniti “il continuo aumento di controlli e di pratiche per contrastare i flussi di immigrazione illegale portano le organizzazioni criminali dei traffici di migranti a cercare sempre nuove vie e modalità, aumentando i rischi per i profughi, che sempre più spesso pagano con la vita. Il bollettino di guerra alle migrazioni alle porte della UE” sottolinea il Rapporto “è drammatico e crescente: almeno 1’960 morti nel 2007, dei quali 1’684 hanno perso la vita nelle acque del Mediterraneo e dell’Atlantico, per un totale complessivo di vittime delle migrazioni verso l’UE stimato in 15’000 negli ultimi 20 anni”.

Per quanto riguarda i centri nei quali gli immigrati vengono trattenuti, nella UE “i tempi di detenzione superano spesso i tre mesi e possono raggiungere i 20 mesi e più all’interno di strutture che, nella maggior parte dei casi, sono inadeguate e riciclate ed hanno tra l’altro condizioni materiali ed igieniche insufficienti”.


Infortuni sul lavoro

Le strutture cardine del sistema sicurezza italiano” hanno mostrato, per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro, “tutta la loro interna corrosione: si viaggia ad un ritmo di ben oltre 1’000 morti sul lavoro e più di 900.000 infortuni all’anno”. I relatori del Rapporto sui diritti globali 2008 tengono inoltre a precisare che “si tratta delle cifre ufficiali fornite dall’INAIL, senza contare i casi di infortuni anche mortali e gravi che si annidano nel lavoro sommerso ed irregolare, invisibili per definizione alle statistiche ufficiali”.

Sotto il profilo normativo, “pur introducendo norme positive ed ampiamente condivisibili, la legge 123/2007 non ha sciolto i nodi irrisolti del sistema di governo della sicurezza. Per molti versi, anzi, ne ha accentuato i limiti laddove ha insistito sulla definizione di profili sanzionatori più severi senza ricondurli a strategie di prevenzione e governo più elastiche, articolate ed incisive”. Personalmente credo di aver capito che (sulla carta) la lotta alle cosiddette “morti bianche” è una priorità per tutte le forze politiche. Purtroppo quando i buoni propositi devono essere applicati tramite misure concrete, tutto si arena in assurde procedure burocratiche e in una oramai cronica mancanza di fondi.

In un panorama così critico non mancano però elementi e spunti positivi”, che vanno dalle “campagne di comunicazione sociale sulla prevenzione e sulla sicurezza alle proposte che tendono al ridisegno sostanziale della vigente normativa”.


Guerre e armamenti

All’inizio del 2008 si contavano 26 conflitti in corso nel mondo, mentre la spesa militare mondiale ha superato i 1’200 miliardi di dollari l’anno (sì, avete letto bene!). Delle 26 guerre, 11 sono in Asia, 10 in Africa, 3 in Medio Oriente, 1 in America Latina e 1 in Europa, nota il rapporto, secondo il quale “il mondo è troppo instabile per essere gestito con le strategie adottate in questi ultimi anni”. “La risposta data dall’amministrazione Bush agli attentati dell’11 settembre 2001 è stata infatti quella auspicata da chi ha progettato l’attacco agli USA: creare una spirale guerra-terrorismo”, afferma il documento, riferendosi alla politica adottata dagli Stati Uniti, che ha finito per rendere il mondo un posto più instabile e pericoloso.

Per oggi credo di aver messo abbastanza “carne al fuoco”. Come sempre resto in attesa delle vostre riflessioni in merito ai temi trattati dal Post odierno. Vi ringrazio di cuore per l’affetto che dimostrate a questo Blog e vi do appuntamento a domani.

Un abbraccio, GuruKonK.



Elenco dei link:

Arci (Associazione di promozione sociale)

Action Aid (aiuti in prima linea)

Associazione Antigone

Confederazione Generale Italiana del Lavoro

Coordinamento Nazionale Comunità d’Accoglienza

Forum Ambientalista

Gruppo Abele

Legambiente



Nell’immagine: un drammatico sbarco di clandestini sulle coste italiane.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao a tutti. volevo solo dire che ho visto la versione pdf di questo rapporto e sono + di 1000 pagine! mi chiedo in quanti lo leggeranno davvero tutto.

Anonimo ha detto...

su questo blog abbiamo trattato spesso questi argomenti, però come dice gurukonk non si parla mai abbastanza di certi temi!

io condivido perfettamente le conclusioni del rapporto! purtroppo l'impressione che la nostra civiltà stia facendo passi indietro in molti settori viene confermata dalla realtà dei fatti!

ciao belli!

Anonimo ha detto...

Ciao amici!

I numeri degli incidenti sul lavoro in Italia sono un vero e proprio bollettino di guerra!

La media di 4 morti e 2400 feriti al giorno deve farci riflettere! Alcuni di questi incidenti forse sono davvero inevitabili, però sono certo che i datori di lavoro debbano fare molto di più per garantire la sicurezza dei loro dipendenti!

Lo Stato, da parte sua, deve aumentare il numero degli ispettori e inasprire le sanzioni nei confronti delle imprese che, in modo recidivo, si ostinano a non rispettare le norme di sicurezza!

Anonimo ha detto...

ciao cari...concordo con voi naturalmente!
mi fa altrettanto male però la situazione immigrati...purtroppo l'estate scorsa mentre mi trovavo a lampedusa ho assistito in diretta ad uno sbarco...vi risparmio i dettagli ma ci tengo a dirvi che i carabinieri non hanno fatto bella figura! il tetto del barcone era in sottile lamiera, ai primi segni di cedimento le persone stipate sopra di essa si sono buttate a mare...trovandosi di fronte il muro di cemento del porto,alto circa 3 metri...nessuno di loro si é attivato per gettare salvagenti oppure una corda!!!!
un pescatore ha perso il controllo e ha provveduto lui al salvataggio rischiando però di farsi arrestare dopo un acceso diverbio con le forze dell'ordine...!

mi rendo conto che il fenomeno degli immagrati é una piaga ma non é certo con questo sistema disorganizzato che si risolverà il problema...ma intanto continuano a morire e agonizzare migliaia di persone!

ciao a tutti..un abbraccio..

Anonimo ha detto...

credo ciecamente a quello che ha raccontato uzza! Nel 2001 stavo girando la puglia con dei miei amici e ho visto i militari caricare un gruppo di profughi su un camion come se avessere a che fare con del bestiame!

l'immigrazione clandestina è un fenomeno che giustamente preoccupa molte persone. però l'assistenza ai profughi in fuga da guerre e persecuzioni è un dovere (disciplinato da trattati internazionali) per ogni stato civile.

tra l'altro i fatti di cronaca nera, che quasi ogni giorno rattristano le pagine dei giornali, vengono commessi da cittadini europei! non voglio essere frainteso: la lotta contro questo tipo di criminalità deve essere combattuta con la giusta durezza! per questo la magistratura deve essere dotata dei giusti strumenti, altro che eliminare le intercettazioni....

Anonimo ha detto...

Miao, amici-mici! Sono con voi, soprattutto con Max, però... abbiamo un governo che, credo, non vede proprio l'ora di mettersi contro gli industriali ed inasprire le pene in tema di sicurezza sul lavoro! Già me lo vedo, il dottor Berlusconi... Come pure sono convinta che smania dal desiderio di aiutare gli immigrati... Manca poco introduca il reato di immigrazione; e, se non lo metterà, sarà solo per compiacere la Chiesa...
Non so cosa sia peggio.
Gatta Susanna

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti voi. I temi introdotti dal Post sono di sicuro interesse.

La sicurezza sul posto di lavoro è un diritto inalienabile di ogni cittadino! 1'400 morti e 900'000 feriti all'anno sono una cosa semplicemente inaccettabile! Purtroppo credo che la nostra amica micia (ciao Susanna!) abbia ragione: nel nostro Paese siamo da anni governati da un sistema oligarchico "benedetto" e ispirato da Confindustria!

Sul tema dell'immigrazione anche io non so, tra le 2 opzioni citate da Susanna, cosa sia peggio; l'unica cosa certa è che al peggio non c'è MAI fine!!!!!

Anonimo ha detto...

La risposta data dall'amministrazione Bush agli attentati dell'11 settembre è stata un grave errore! Inoltre le strategie economiche sullo sfruttamento del petrolio iracheno, le tariffe applicate sull'utilizzo dei gasdotti afghani, le torture ad Abu Ghraib e a Guantanamo, hanno gravemente danneggiato nel mondo l'immagine degli USA, che sono però la più grande nazione del mondo (non mi stancherò mai di dirlo!)!

Confido seriamente che il nuovo presidente, chiunque esso sia, saprà ripristinare la reputazione americana nel mondo tramite una politica estera basata sul dialogo, la cooperazione e la concertazione! Il mio amore per gli USA non verrà mai meno, però mi aspetto un serio cambiamento di rotta, perchè gli 8 anni di presidenza Bush sono stati a dir poco disastrosi!

Cari saluti a tutti!

Anonimo ha detto...

Tra Confindustria e il Vaticano... e senza un'opposizione degna di questo nome... Perché, la cosiddetta sinistra cosa ha fatto? Durante la campagna elettorale, anche Veltroni si era accodato nella "caccia al rom"... e manco ha vinto le elezioni. Che problemi ha risolto, la cosiddetta sinistra? Certo, la destra è peggio. Il direttore del Vernacoliere di Livorno, giornale ai livelli alti della mia top ten, dice che qui in Italia è come in America: possiamo scegliere fra un partito di destra ed uno FEROCEMENTE DI DESTRA...
Siamo del gatto (il che a me va bene, ma a voi forse meno).
Gatta Susanna

Anonimo ha detto...

il + grande paese del mondo è il kazakhistan! forza borat!

Anonimo ha detto...

brava gatta susanna! sono con te al 100%! un bacione!

Anonimo ha detto...

... ben venga la partenza di Bush, caro Robi, ben venga! Ma non mi illudo su ev. inversioni "pacifiste" di altri futuri governi... anche perché gli USA andarono in guerra anche all'epoca di Clinton, altro che dialogo... sono dunque alquanto scettico.

Baci, Clppt

Anonimo ha detto...

@ Cloppete
Ti capisco benissimo, in questi tempi è facile guardare l'evolversi degli eventi con scetticismo. Io spero che il futuro presidente degli USA si renda conto che il mondo sta per arrivare ad una specie di "punto di non ritorno". Stiamo vivendo in un'epoca che passerà alla storia, in che modo lo farà dipenderà in gran parte delle nuove strategie americane!

Baci, Robiiiiiiiii

Anonimo ha detto...

in god we trust