mercoledì 23 aprile 2008

I 99 anni di un Premio Nobel


Anche il giorno del suo 99.mo compleanno (che ricorreva ieri, n.d.K.) il Premio Nobel Rita Levi Montalcini lo ha trascorso al lavoro nel suo personalissimo “regno”: il laboratorio. “E dove potrei passare momenti migliori?” si è chiesta, rivolta ai giornalisti. Oggi se guarda indietro, pensa di “avere avuto una vita piuttosto fortunata”. Lo ha ripetuto ai cronisti e a Francesco Rutelli, che gli ha fatto gli auguri nella sede della Fondazione “European Brain Research Institute” (Ebri) da lei creata tre anni. “Il male” ha proseguito la Montalcini “ha finito per portarmi molto bene” e il suo pensiero è chiaramente andato ai giorni delle persecuzioni del ventennio fascista, quando lei, di religione ebraica, fu costretta a stare nascosta in una camera da letto dal timore per le leggi razziali.

Poi ha ricordato le ricerche che, con la scoperta del 1986, l’hanno portata a conseguire il Premio Nobel per la Medicina. Per questo oggi la Signora Levi Montalcini vuole lasciare ai giovani un messaggio di ottimismo. “Per prima cosa” ha detto “vorrei dire ai giovani: disinteressatevi di voi stessi e pensate agli altri. Ma la cosa più importante è: abbiate sempre fiducia, non abbiate paura neanche nei momenti difficili, perché, come è successo anche a me, dopo una grande sofferenza arrivano sempre tempi migliori”. E nel pomeriggio è stata ricevuta a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Romano Prodi, con cui ha festeggiato con un brindisi.

Scrivendo le poche righe che compongono il Post odierno, mi sono reso conto di avere molta ammirazione per questa grande donna ma di conoscere ben poco della sua vita. Questo fatto mi ha dato un po’ da pensare. In fondo si tratta di una delle più brillanti menti scientifiche di sempre e mi sentivo un po’ in colpa per non aver mai approfondito la conoscenza della sua persona e delle sue ricerche.

Proprio per questa ragione ho deciso di pubblicare una breve biografia della Signora Levi Montalcini, con la speranza che anche quelli tra di voi che non hanno mai avuto la possibilità di conoscere la storia di questo prestigioso “premio Nobel” possano farlo ora.


Rita Levi Montalcini: quando il genio incontra l’altruismo

Rita Levi Montalcini è nata nel 1909 a Torino. Entrata alla “Scuola Medica di Levi” all'età di 20 anni, si laurea nel 1936.

Fermamente intenzionata a proseguire la propria carriera accademica come assistente e ricercatrice in neurobiologia e psichiatria, è costretta, a causa delle leggi razziali emanate dal regime fascista nel 1938, ad emigrare in Belgio insieme al Dottor Giuseppe Levi.

La passione per la sua materia, comunque, la sospinge e le dona la forza per andare avanti tanto da continuare le proprie ricerche in un laboratorio “casalingo”.

Come ben sapete, sono anni assai travagliati per il mondo e per l’Europa. Infuria la seconda guerra mondiale ed è assai difficile trovare luoghi dove poter vivere in tranquillità, figuriamoci poi intraprendere delle ricerche scientifiche. Nel suo girovagare, nel ‘43 approda a Firenze, dove vivrà in clandestinità per qualche anno, prestando fra l’altro la propria collaborazione come medico volontario fra gli alleati anglo-americani. Finalmente, nel ‘45 la guerra finisce, lasciandosi alle spalle milioni di morti e devastazioni inimmaginabili in tutti i Paesi coinvolti.

Dopo un così lungo peregrinare senza un porto sicuro in cui rifugiarsi, la signora Montalcini torna nella propria città natale: Torino. Qui riprende le ricerche che aveva interrotto dopo la partenza per il Belgio, sempre in piccolo, ma ben organizzato, laboratorio casalingo. Poco dopo riceve un’offerta impossibile da rifiutare: il “Dipartimento di Zoologia” della Washington University di St.Louis le offre un posto nel proprio team di ricerca.

Lei accetta, dopo essersi però ben assicurata che potrà proseguire le stesse ricerche che aveva cominciato a Torino. La giovane Montalcini ancora non sa che gli USA diventeranno per lei una seconda patria, vivendoci con incarichi prestigiosi (compresa una cattedra in neurobiologia) per oltre 30 anni, più precisamente fino al 1977.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono state le tappe di queste ricerche che hanno portato a risultati davvero straordinari.

I suoi primi studi (risaliamo agli anni 1938-1944) sono dedicati ai meccanismi di formazione del sistema nervoso dei vertebrati.

Nel 1951-1952 scopre il fattore di crescita nervoso noto come NGF, che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche.

Per circa un trentennio prosegue le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d'azione, per le quali nel 1986 le viene conferito il “Premio Nobel per la Medicina”! Nella motivazione del Premio si legge: “La scoperta del NGF all'inizio degli anni '50 è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza i neuro-biologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell'organismo. Questo dimostra l’importanza pionieristica avuta dalla Dottoressa Levi Montalcini e dalle sue avveniristiche scoperte”.

Dal 1961 al 1969 dirige il “Centro di Ricerche di neurobiologia” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR di Roma) in collaborazione con l’Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 il “Laboratorio di biologia cellulare”.

Dopo essersi ritirata da questo incarico “per raggiunti limiti d’età”, come dirà lei stessa, continua le proprie ricerche come ricercatrice e “guest professor” dal 1979 al 1989.

Dal 1989 al 1995, invece, lavora presso il restaurato “Istituto di neurobiologia” del CNR con la qualifica di “Superesperto”. Le sue indagini si concentrano sullo spettro di azione del NGF, utilizzando tecniche sempre più sofisticate. Studi recenti hanno infatti dimostrato che esso ha un’attività ben più ampia di quanto si pensasse: non si limita ai neuroni sensori e simpatici, ma si estende anche alle cellule del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario ematopoietico e alle cellule coinvolte nelle funzioni neuroendocrine.

Dal 1993 al 1998 presiede il noto “Istituto dell’Enciclopedia Italiana”. Inoltre è membro delle più prestigiose accademie scientifiche internazionali, quali la “Accademia Nazionale dei Lincei”, la “Accademia Pontificia”, la “Accademia delle Scienze” (detta degli XL), la “National Academy of Sciences” statunitense e la “Royal Society”. E scusate se è poco…

La Dottoressa Levi Montalcini è da sempre molto attiva in campagne di interesse sociale, per esempio contro le odiose mine antiuomo o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società civile.

Nel 1992 istituisce, assieme alla sorella gemella Paola, la “Fondazione Levi Montalcini”, in memoria del padre, rivolta alla formazione e all’educazione dei giovani studiosi, nonché al conferimento di borse di studio a giovani (e dotate) studentesse africane a livello universitario. In questo senso è ben dichiarato l’obiettivo di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese.

In data 22 gennaio 2008 l'Università di Milano Bicocca le ha assegnato la “laurea honoris causa” in biotecnologie industriali.

Per finire, come vi avevo raccontato in entrata, ieri ha compiuto 99 anni con una più che invidiabile lucidità intellettuale.

Vi ringrazio di cuore per aver letto questo Post. Ritengo che l’Italia debba essere infinitamente orgogliosa di persone come la Dottoressa Montalcini!

Come sempre vi do appuntamento a domani per un nuovo Post.

Con grande affetto, GuruKonK.



Grazie al sito web de “La Repubblica” per la cronaca del compleanno all’EBRI.

Grazie a “Torino Scienza” e “Accademia Axl” per i dati relativi alla vita della Signora Levi Montalcini.


Nell’immagine: Rita Levi Montalcini in una fotografia del 1963.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

....Oh anche io conoscevo poco della vita di costei..... però "a pelle" mi è sempre stata molto simpatica! non so perchè, forse per la pelle grinzosetta che mi ricorda tanto la mia nonnina! però mi piace proprio!

...un bacione enorme a tutti!

Anonimo ha detto...

E' vero, possiamo essere orgogliosi di Rita Levi Montalcini!

Buona serata a tutti, ciao!

Anonimo ha detto...

Ma l'avete sentita parlare? Per avere 99 anni dimostra ancora delle capacità mentali fuori dal comune! E' davvero una grande persona!

Anonimo ha detto...

Grande! Secondo me gurukonk ha fatto bene a dedicare un post a una donna così formidabile! Secondo me è stata trattata troppo male, insieme a altri senatori a vita, durante gli ultimi 6 mesi. Su di lei sono state scritte cattiverie davvero gratuite da parte di un certo tipo di stampa, e questo mi ha davvero infastidito! Le persone che hanno contribuito a dare un buona immagine dell'Italia nel mondo grazie al loro genio, al loro altruismo e alla loro correttezza meriterebbero più rispetto!

Anonimo ha detto...

...avete tutti ragione Rita Levi Montalcini è una grande persona, una grande donna, formidabile malgrado l' eta'.
...un bacio a tutti ...
ciao ciao

Anonimo ha detto...

ciao pollianna!
un bacioooneeeee!!!!