venerdì 4 gennaio 2008

Scusate, ho ucciso mia moglie


Su questo Blog ho già trattato il tema della violenza sulle donne. In particolare con i post intitolati “Quando l’amore diventa rabbia”, “La città delle donne fantasma” e “L’amore molesto“. Purtroppo la cronaca nera, sia locale che internazionale, offre molti spunti su questo argomento. In particolare le statistiche indicano che gli uxoricidi sono costantemente in aumento, soprattutto in Italia e Francia.

Ogni giorno gli omicidi in famiglia ammorbano senza tregua giornali e TG. Uno dei fattori che preoccupano maggiormente l’opinione pubblica, oltre all’assassinio in sé, è la questione della certezza di una pena adeguata. Proprio a questo proposito, Beppe Grillo ha pubblicato sul suo Blog un post davvero interessante, che mi permetto di presentarvi.


La giustizia di Barbablù

Per chi vuole liberarsi della moglie per una ventenne dell’Est o per ereditare l’appartamento la legge italiana offre grandi possibilità. Il giudice Bruno Tinti nel libro: “Toghe Rotte” fornisce preziosi ragguagli agli aspiranti uxoricidi.

Per prima cosa bisogna disporre di una moglie e di un buon motivo per sopprimerla, quindi la si può eliminare. Chi vuole potrà dar sfogo al suo sadismo in quanto non considerato una seria aggravante.

Dopo l’omicidio bisogna correre subito dai Carabinieri per autodenunciarsi, spiegare i dettagli del delitto e far rintracciare gli strumenti utilizzati per compierlo (punteruolo, pistola, martello, ecc.). Non sussistono più i pericoli di inquinamento delle prove e di fuga. L’arresto non è perciò necessario. In attesa del processo si potrà continuare la propria normale attività.

Per l’uxoricidio è previsto l’ergastolo, ma il marito può dimostrare di “aver agito in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui” (art. 62 n. 2), ad esempio le corna, essere disponibile a risarcire i parenti della ex moglie (art. 62 n. 6) e chiedere il rito abbreviato.

Il giudice, dotato di calcolatrice, comincia a detrarre:
- la pena, senza le aggravanti, non è più l’ergastolo, ma il carcere per 24 anni
- meno un terzo, art. 62 n. 2 (stato d’ira) = 16 anni
- meno un terzo, art. 62 n. 6 (risarcimento) = 11,33 anni periodico
- meno un terzo, art. 62 bis, attenuanti generiche (concesse a tutti) = 7,5 anni
- meno un terzo per il rito abbreviato = 5 anni
- se l’omicidio è avvenuto prima del maggio 2006 sono scontati tre anni per l’indulto di Mastella
= 2 anni con la sospensione condizionale della pena

Nel caso la Giustizia sia particolarmente severa con una condanna a tre anni, il marito verrebbe affidato ai servizi sociali.

L’uxoricidio conviene. L'omicida può scrivere un libro, sponsorizzare una linea intimo maschile e essere invitato nel salotto televisivo di Vespa. Si può raggiungere la tranquillità economica. In Italia le mogli sono utili anche da morte.

Beppe Grillo


Naturalmente, questo iter giudiziario viene applicato anche nel caso in cui sia la moglie ad uccidere il marito. In questo la Giustizia italiana dimostra una certa parità di trattamento… Voi cosa ne pensate?

Come ho scritto nella premessa, su questo Blog il tema della violenza sulle donne è stato trattato a più riprese. Nel caso in cui qualcuno di voi avesse voglia di rinfrescarsi la memoria, qui di seguito troverete i collegamenti ai post che analizzavano questo argomento.

Quando l’amore diventa rabbia
Post pubblicato lunedì 19 novembre 2007

La città delle donne fantasma
La mattanza delle ragazze di Ciudad Juárez

L’amore molesto
Post sul fenomeno dello “stalking

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Pesante..... però è vero che la certezza della pena è un fattore indispensabile per dare sicurezza ai cittadini!

Buon pomeriggio, gente!

Anonimo ha detto...

Non sono mai stato un fan di Beppe Grillo, però quando uno ha ragione è giusto ammetterlo! Ho apprezzato anche il suo V-Day perchè non trovo per nulla corretto il fatto che un politico possa passare 20 o 30 anni in parlamento! 2 legislature possono bastare!

Ciao!

Anonimo ha detto...

Bellissimo il post di oggi!!!!

Anonimo ha detto...

Quoto max!!!!!

E' inutile fare nuove leggi se non si riesce ad applicare e a far rispettare quelle che già ci sono!!!!

Purtroppo capita spesso di leggere di assassini lasciati liberi dopo 3/4 anni di carcere, e è proprio vero che in questi casi le famiglie delle vittime si sentano tradite dalla giustizia!!!!!

Anonimo ha detto...

...Max, mi permetto di dissentire. Non credo proprio che la certezza della pena sia indispensabile per dare sicurezza ai cittadini, anche perché, ad esempio in paesi in cui é applicata la pena di morte, i crimini non diminuiscono, anzi...
Invero non credo nemeno vi siano più mogli uccise di un tempo, ma se qualcuno ha statistiche in questo senso...forse sono i giornalisti che hanno qualche responsabilità in questa sensazione di insicurezza che si é venuta a creare...
...ed infine, premesso che anche un solo giorno in carcere può essere infinito, io non credo di poter dormire tranquillamente, dopo aver ucciso una donna, senza rimorso alcuno, solo con la certeza di ottenere una pena condizionale.

GuruKonK ha detto...

Ciao a tutti! Di solito non intervengo nei commenti perchè preferisco lasciarvi padroni di questa sezione del blog. Oggi farò un'eccezione solo per chiarire il senso del post che ho pubblicato.

In generale gli atti di violenza sulle donne (in Italia) sono in aumento. Lo dico con certezza perchè qualche settimana fa non avevo nulla da fare (strano?!?) e ho passato un pomeriggio a spulciare il sito dell'Istat. Comunque, anche gli esperti dell'istituto statistico non sanno dire (con certezza matematica) fino a dove l'aumento sia effettivo e dove invece i dati siano in crescita per il semplice aumento della percentuale di violenze denunciate. Riguardo ai soli uxoricidi la tendenza è pure in leggera crescita.

Nella premessa del post ho citato anche la Francia, ma solo perchè avevo letto in proposito una statistica citata del sito web dell'agenzia stampa ADN Kronos.

Per il resto avrei altro da dire ma preferisco limitare le mie ingerenze nei vostri commenti!

Un abbraccio, bye bye!

Anonimo ha detto...

Il senso di sicurezza percepita dalla popolazione è influenzato da molti fattori, e pom non ha torto quando dice che anche i giornalisti hanno un certo grado di responsabilità in proposito.

Secondo me uno di questi fattori rimane la certezza della pena! Infatti trovo che sia indispensabile che chi uccide riceva una pena adeguata che deve avere (tra le altre cose) anche una velenza punitiva!

Quando la gente legge sul giornale (per esempio) che una banda durante una rapina in villa ha ucciso due persone, oggi tende a dire:"Anche se li prendono va a finire che li rimettono subito in libertà!", e questa aiuta ad aumentare il senso di insicurezza nella popolazione!

Pom dice che la pena non è un deterente, ed ha perfettamente ragione! La pena serve a punire, a riabilitare (quando è possibile) e a dare alla gente la sensazione che il sistema funziona!

Anonimo ha detto...

Secondo me ha ragione pom quando dice che la certezza della pena influenza poco la sicurezza!

Però la sicurezza che viene 'percepita' dalle gente è un'altra cosa e certe scarcerazioni facili non l'aiutano di certo!

Buona serata a tutti!!!!!

Anonimo ha detto...

...ringrazio Gurukonk per la precisazione riguardante la statistica delle violenze subite dalle donne, ma continuo a dubitare che queste siano attendibili...
...ricordo in tal senso come ad alcuni Cantoni svizzeri, sia stato imposto poco più di 15 anni fa' il voto alle donne...
...effetivamente, come del resto introduce Gurukonk stesso, credo siano stati i maggiori diritti a generare aumenti reali nel denunciare violenze...
...nondimento e a mio modesto parere, in alcuni casi, come ad esempio l'affidamento dei figli in coppie in separazione, si sono raggiunte posizioni troppo garantiste per la donna..

Anonimo ha detto...

Nell'ultimo commento di pom c'è una nota sessista? O c'è della misantropia? O ci sono tutte e due? Oppure non ce n'è nessuna? Boh? Chi lo sa?

Da parte mia posso solo dire che al giorno d'oggi le strutture di aiuto e supporto alle donne vittime di violenze sono ancora poco numerose! Capita troppo spesso che una ragazza dopo avere denunciato violenze, minacce o atti di stalking, venga lasciata sola, in balia di un potenziale assassino!

Ieri sera ho visto 'Amore criminale' su RaiTre (a proposito, grazie gurukonk per avercelo segnalato!) e ho avuto la conferma che anche dopo una denuncia precisa e circostanziata la vittima rimaga sempre troppo sola!

Buon pomeriggio a tutti!

GuruKonK ha detto...

Scusa PoM, mi sai dire perchè il Sergente non aggiorna il suo Blog? E' in vacanza o è troppo occupato ad occuparsi della famiglia?

Anonimo ha detto...

...il sergente ha avuto ordini superiori...dalla moglie...

...scherzi a parte, mi ha detto che andava a sciare...ha perfino boicottato l'aperitivo...si si...

Anonimo ha detto...

...io non sono per nulla sessista o misogino, volevo solo dire che la consapevolezza dei propri diritti necessita di tempo...questa era la chiave di lettura dell'esempio legato al voto delle donne...

Anonimo ha detto...

OK, ho capito!

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

J'ai appris des choses interessantes grace a vous, et vous m'avez aide a resoudre un probleme, merci.

- Daniel