Le gabbie dell'infamia

Da quando ho aperto questo Blog, aspettavo l’occasione adatta per dedicare un Post al tema del carcere speciale di Guantanamo Bay. Purtroppo l’opportunità non è mai arrivata, nessuno parla più delle atrocità che vengono commesse in questa enclave americana a Cuba. Quindi, mi sono reso conto che avrei potuto aspettare anni prima che qualche Mass Media si interessasse di nuovo a questa causa, e ho capito che l’agognato spunto che attendevo non sarebbe mai arrivato. Finalmente, dopo varie settimane, mi sono deciso: oggi parleremo delle “gabbie dell’infamia”!

Inaugurato nel 2001, il carcere speciale di Guantanamo è uno spazio vuoto di diritto in cuisono detenuti senza legittimo processo e a tempo indeterminato, quanti sono sospettati di essere combattenti nemici - definizione estranea al diritto internazionale, elaborata per eludere l'applicazione della Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra (12 agosto 1949).

La Corte Suprema americana, nei casi "Hamdi vs. Rumsfeld", "Rumsfeld vs. Padilla" e "Rasul vs. Bush", ha affermato il diritto dei cittadini americani e dei cittadini di stati stranieri non in guerra con gli USA, detenuti come combattenti nemici, di proporre ricorso alle corti distrettuali. In particolare, secondo la l'Alta Corte, benché il Congresso abbia autorizzato il Presidente all’uso della forza ed anche alla cattura di prigionieri, la detenzione non può essere indefinita, soprattutto una volta che si siano concluse le operazioni militari.

L'importanza di queste decisioni non va certo sottovalutata: esse riaffermano con forza il carattere garantista che dovrebbe pervadere l'azione giuridica statunitense; inoltre aprono uno spiraglio di salvezza per molti detenuti. Resta il fatto che gli atti compiuti a Guantanamo sono sottratti a qualsiasi giurisdizione: i carcerieri possono disporre arbitrariamente degli internati, che non hanno alcuna garanzia di sorta. Credo che non ci sia nulla di più drammaticamente vicino al concetto di nuda vita.

Le organizzazioni umanitarie hanno denunciato più volte in questi anni il trattamento inumano e degradante cui sono sottoposti i prigionieri: le torture fisiche e psicologiche, le violenze, gli abusi, i ripetuti tentativi di suicidio.

Tutto ciò conferma una vecchia tesi sostenuta dal professor Norberto Bobbio ne L'età dei diritti: “il problema oggi non è quello di dichiarare o fondare i diritti umani, quanto piuttosto di garantirne il rispetto e l'effettività, soprattutto nei confronti dei potenti, degli stati più forti”.

L'universalità dei diritti sarà effettivamente tale solo quando nessuno si arrogherà più il potere sovrano di decidere sullo stato di eccezione: ossia sui casi in cui un dato diritto non si applica, su chi è prigioniero di guerra e chi combattente nemico.

Naturalmente, un argomento del genere non si esaurisce in queste poche righe e vi garantisco che presto torneremo a parlare del carcere di Guantanamo e, più in generale, di diritti umani disattesi. Sono certo che molti di voi sapranno arricchire il Post di oggi con i soliti commenti preziosi ed irrinunciabili!

Spesso, in coda ai miei Post inserisco alcuni Link che potrebbero essere utili a chi volesse approfondire l’argomento trattato. Anche oggi non intendo fare eccezione, tuttavia mi permetto di attirare la vostra attenzione sul primo collegamento: i segreti di Guantanamo. Sono certo che lo troverete interessante e, mi auguro, addirittura illuminante.

Grazie a tutti!

GuruKonk


Link correlati:
- RaiNews24: in Rete i segreti di Guantanamo
- pagina di Wikipedia sulla base USA a Guantanamo
- pagina di Wikipedia sulla Convenzione di Ginevra