mercoledì 23 gennaio 2008

Tra l'incudine e il martello


Clemente Mastella sta per passare nel centrodestra. D’altronde, la quasi buffa riunione “segreta” che ha seguito le sue dimissioni con Casini, Fini ed un non meglio precisato rappresentante di Berlusconi, lasciava presagire un simile esito. Fino a poco tempo fa mi chiedevo cosa avesse l’Udeur di Mastella in comune con Bertinotti e i suoi; ora mi chiedo cosa possa unire gli ex democristiani con la Lega Nord, e la risposta non mi è piaciuta per niente. In sostanza, il governo Prodi sta esalando con tutta probabilità gli ultimi respiri. A questa notizia qualcuno esulterà, mentre c'è chi si sentirà depresso conoscendo l’alternativa: un altro governo Berlusconi. Insomma, sembra proprio che l’Italia sia stretta tra due mali. Tra l'incudine e il martello.

Da un lato c'è un esecutivo nato zoppo che, almeno sulla carta, aveva preso dei precisi impegni per una politica sociale di sinistra che non sono mai stati nemmeno discussi in Parlamento. I risultati di questi due anni sono sotto gli occhi di tutti: l’indulto “mastelliano” (votato con una pietosa maggioranza trasversale Udeur-Margherita-Forza Italia-UDC) ha sdegnato il Paese, la crescita dei prezzi in atto da 7 anni non è stata frenata (anzi!), i privilegi della “Casta” non sono stati arginati. In poche parole, sotto il governo Prodi la forchetta si è allargata: i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Ovviamente, tutto ciò appare ancor più indegno se nato sotto l’ala di una maggioranza che si definiva di centrosinistra.

Dall’altro lato c’è il revival del Cavaliere che ha saputo esportare, come pochi prima di lui, l’immagine dell’italiano “mafioso” che cambia le regole della politica per i propri biechi interessi personali. D’altronde, l’utilizzo del potere politico per avvantaggiare sé stesso, le proprie imprese e i relativi finanziatori, nonché l’impiego del potere mediatico per infangare non solo gli avversari, ma pure gli alleati che faticavano ad allinearsi, ha regalato al mondo una delle peggiori cartoline dello “stivale”.

Naturalmente credo che in pochi abbiamo dimenticato gli effetti della riforma del cosiddetto “Articolo 18”, che ha di fatto legalizzato ed esteso il precariato e il caporalato. Per non parlare della legge Cirami che ha rallentato il lavoro dei magistrati ed ha permesso a Berlusconi, e ai suoi co-imputati, di vedersi prescrivere reati assai gravi. In quel periodo ricordo di aver pensato che l’Italia è l’unico Paese al mondo dove essere Premier non rappresenta un aumento di responsabilità ma addirittura una “attenuante generica” per ogni sorta di infrazioni, illeciti e trasgressioni.

Questa mattina, mentre mi dedicavo alla rituale lettura di quotidiani, sono incappato nell’editoriale di un giornalista (e scrittore) che stimo in modo particolare: Erminio Ferrari. Si tratta di un’analisi davvero notevole sull’attuale situazione politica italiana, per questa ragione ho deciso di pubblicare integralmente il pezzo. Spero sinceramente che anche voi lo possiate trovare interessante.


Dimenticare Mastella e ricordare Berlusconi
di Erminio Ferrari

“Ci ricorderemo di Mastella, ma non basterà a spiegare che cosa è successo. Di lui si potrà dire tutto il male possibile, e con ottime ragio­ni: questa sorta di cacicco beneventano (passato dai servigi a Berlusconi a Prodi, per mero calcolo e con intenti ricattatori) ha messo in scena la peggior politica clientelare e le storture del “familismo amorale” di cui si sono occupati gli antropologi che studiano il meridione d’Italia. E basti questo, in un Paese dove fanno più rumore gli arresti domiciliari di Sandra Mastella, della spaventosa media di morti sul lavoro (quasi 4 decessi al giorno).

Ma la fine della maggioranza di Romano Prodi non è ascrivibile esclusivamente al riflesso autoconservativo di un politico di levatura locale finito a fare il ministro, come è triste tradizione in Italia. La fine dell’esecutivo dell’Unione era scritta nel suo atto di nascita. Con una mamma sola, Prodi, a tirare la carretta; e tanti padri, pronti a vantare il primato del proprio seme, o a negarlo quando le cose si mettono male.

Coppie di fatto; missioni militari all’estero; riforma elettorale; rapporti con la chiesa; alta velocità; approvvigionamento energetico; riforma del welfare; non c’è stato tema su cui erano richieste determinazione e unità, che non abbia visto la maggioranza dividersi. Al punto da affossare, ad esempio sulle coppie di fatto, iniziative legislative pur di estrema prudenza. E non solo per colpa dei partitini, ma anche per la rivoltante condotta dei numerosi “Rutelli” che occupa(va)no le poltrone di maggior lustro. La mole del programma esibito prima delle elezioni non era che una gigantesca foglia di fico per coprire le vergogne che sarebbero seguite.

Ora Prodi ha ricondotto la crisi incombente in parlamento, per restituirla alla sede stabilita dalla Costituzione, dopo che Mastella l’aveva “aperta” sulle poltrone di Bruno Vespa. Il presidente del Consiglio ha anche fatto bene a chiedere che votino contro di lui coloro che lo vogliono battuto, e non si limito ad annunciarlo. Tuttavia i risultati, non trascurabili, che Prodi ha vantato nel suo intervento, hanno finito per essere non un elenco di successi, ma lo specchio deformante di tutto ciò che non è riuscito a fare.

Ma, di nuovo, non è solo questione di Prodi. Nelle sue condizioni nessuno, forse, avrebbe potuto fare di più. Si veda la schizofrenia del rapporto di forze tra maggioranza e opposizione alla Camera e al Senato: a Montecitorio, il governo dispone di una agevole maggioranza; al Senato si aggrappa alla salute (e agli umori) dei senatori a vita. Prodi potrebbe avere la fiducia nel primo e essere ribaltato nel secondo.

Questo paradosso grottesco è opera dell’avvelenatore di pozzi che risponde al nome di Roberto Calderoli (noto soldato di ventura di Silvio Berlusconi), che in vista della propria ritirata, nel 2006, ha lasciato avanzare il nemico sul terreno minato di una legge elettorale caricata a orologeria. La maggioranza di Prodi ci è saltata su ed è rimasta zoppa. Aspettarsi che ora qualcuno chieda conto anche a Berlusconi (essendone appunto lui l’ispiratore) dei due anni di tormenti, sarebbe purtroppo vano nell’Italia di Bruno Vespa.

Si dovrebbe pertanto concludere che è meglio disfarsi di un governo che non governa, non per merito dell’opposizione, ma per deficienze proprie? E che su una maggioranza che ha forse i numeri ma non un’identità è bene non fare affidamento? Probabilmente. Il dramma è che l’alternativa si chiama Silvio Berlusconi.”




Nell’immagine: Mastella “vittima” di una divertente parodia della copertina dell’album “…and justice for all” dei Metallica.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Guru!!!

Io mi sento proprio così, tra l'incudine e il martello!!!!

Anonimo ha detto...

...purtroppo anch'io mi sento cosi' ...tra l'incudine ed il martello ...!!!! mah...!!!
ciao guru buona serata a domani...

Anonimo ha detto...

Ma perché deve SEMPRE andare a finire così????

Perché noi italiani dobbiamo sempre scegliere tra una carestia o una pestilenza???

Possibile che non ci sia una via d'uscita da queste porcherie????

Comunque è fantastico il post di oggi! Bravo gurukonk!

Buona serata a tutti!!!!


PS: vi è piaciuta la mia citazione biblica? Dai... definire Prodi e Berlusconi 'carestia' e 'pestilenza' è una una bella trovata....

Anonimo ha detto...

Questa gente (sia a sinistra che a destra, ma soprattutto al centro) non fanno altro che prenderci per il culo e io sono STUFO di loro!

Sono STUFO dello spalma-debiti che permette alle società di calcio indebitate di non pagare tutte le tasse e contributi in mora!

Sono STUFO di pagare la benzina il doppio degli altri europei!

Sono STUFO di dover aspettare 3 mesi per fare una cazzo di radiografia!

Sono STUFO di vedere parenti e amici dei potenti fare carriera senza averne le doti! Dove lavoro io hanno promosso direttore un ANALFABETA che non sa neppure allacciarsi le scarpe da solo, perchè ha sposato la fottuta cugina di un cazzo di deputato!

Sono STUFO di politici che vanno da Vespa a fare le verginelle quando invece sono sporchi e collusi!

Sono STUFO di pagare le tasse per poi vedere i soldi pubblici buttati nel cesso invece di venire usati per aiutare (ad esempio) quelli che sopravvivono con 400euro di pensione!

Sono STUFO di fare la raccolta differenziata dei rifiuti per poi scoprire che l'Italia è piena di discariche abusive in cui buttano di tutto e di più!

Sono STUFO degli sfoghi del mio migliore amico, che è laureato e lavora da 3 ANNI in un Call Center a PROGETTO per 500/600 euro al mese!

Sono STUFO di vedere ultra 70enni in parlamento che progettano il FUTURO del paese!

Sono STUFO di sentire parlare di COMUNISTI E FASCISTI! Il duce non c'è più e il muro è caduto da un pezzo! Cazzo guardiamo avanti e smettiamola di fare i bambini!

Porca miseria! Sono STUFO anche di essere STUFO!

Ciao!


PS: scusa Angie per le parolacce ma oggi è una giornata così.... scusa ancora e un bacio!

Anonimo ha detto...

Ma dai Max, guarda che la storia delle parolacce è solo un gioco....

Sei stato quasi troppo bravo, certa gente meriterebbe parole ben più pesanti!

Buona serata a tutti, un bacione!!

Anonimo ha detto...

Credo che la maggioranza degli italiani la pensi come noi. Purtroppo la legge elettorale non ci permette di scegliere il candidato da votare. Sono i partiti che scelgono il loro candidato per la nostra giurisdizione e noi possiamo solo decidere di votare una lista o un'altra. Non è giusto secondo me! Se io voglio votare la lista XYZ devo accettare il candidato scelto dai gerarchi. Per me la democrazia è un'altra cosa.

Anonimo ha detto...

complimenti a tutti per i commenti e sfoghi!!! max mi hai davvero colpito,é terribilmente frustrante!!! aj styles hai perfettamente ragione,non é democrazia!!!
ma secondo voi cosa succederà nei prossimi anni in italia di questo passo???

un abbraccio solidale a tutti!!!

Anonimo ha detto...

Uzza, in Italia nei prossimi anni non cambierà nulla di certo! Questa situazione permette ai soliti noti di continuare ad arricchirsi e di essere liberi di fare tutto ciò che vogliono.
Quindi perché dovrebbero spingere il Paese verso un cambiamento? A loro conviene che le cose restino così....

Buona giornata a tutti!

Sgt. Hartman ha detto...

Per me nel prossimo governo vi saranno le solite mummie, con i soliti portaborse, con i soliti intrallazzi personali.

Per risolvere i problemi dei politici ladri in Italia ho una ricetta molto semplice: basta estrarre a sorte i vari parlamentari, ministri, senatori. In questo modo vi sarà un riciclo e aria nuova tirarà sulla penisola. Qualsiasi cittadino (anche ignorante come una bestia) farà meglio di questa ciurma di ladri che governa la penisola.

Anonimo ha detto...

Il fatto è che c'è un abisso tra i cittadini e la 'classe dirigente'....

Come possono governare se non hanno neppure la minima idea di come sia la vita reale?
Sanno che i prezzi sono in crescita perché lo dicono le statistiche ma loro non devono andare a fare la spesa (al massimo loro fanno 'shopping') e non si rendono conto di cosa significa avere uno stipendio che dura solo 3 settimane!

Poi fanno riunioni per capire il motivo della disaffezione dei cittadini nei confronti dei politici.... Già, chissà perché stanno sul c@..o a tutti?

Saluti.....

Anonimo ha detto...

SONO DELLE MERDE!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Quoto l'anonimo di prima! Avete visto ieri in Senato? Io ho visto i peggiori comportmenti da stadio! E questa gente dovrebbe governare il paese? Ma non fatemi ridere.... La classe politica attuale rappresenta il PEGGIO dell'Italia!