giovedì 17 gennaio 2008

La bufera su Ceppaloni


Un nuovo uragano si abbatte sui Palazzi della politica italiana: stavolta è il ministro della Giustizia Clemente Mastella a finire nell’occhio del ciclone, proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto intervenire alla Camera per fare il punto sulla riforma della magistratura. Raggiunto dalla notizia che per sua moglie erano stati decretati gli arresti domiciliari, ieri mattina ha annunciato le proprie dimissioni, che il premier Romano Prodi ha poi respinto, e si è rifugiato nella sua Ceppaloni.

Le voci di dimissioni da parte di Mastella erano circolate già martedì sera, ma erano state collegate alla rottura sulla legge elettorale tra Udeur e Partito Democratico. Mastella meditava la sua decisione per aver avuto notizia dell’arrivo del provvedimento contro la moglie Sandra Lonardo, presidente del Consiglio regionale della Campania.

Una vera e propria lobby che, attraverso un patto di mutua assistenza fatto di scambi di favori, aveva l’obiettivo di favorire nomine targate Udeur. È questo lo scenario disegnato dall’inchiesta dei PM della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). L’inchiesta ha portato all’emissione di 23 ordinanze di custodia, delle quali 4 di detenzione in carcere e 19 ai domiciliari, nonché tre ordinanze d’interdizione nei confronti di esponenti politici ed amministratori regionali. Un terremoto politico che decapita il Campanile campano: agli arresti domiciliari sono finiti, tra gli altri, due assessori regiona­li, un sindaco e due consiglieri regionali, tutti dell’Udeur.

Mastella è indagato per concorso in tentativo di concussione con la moglie per presunte pressioni per nominare determinati primari vicini all’Udeur. Le accuse contestate vanno dall’associazione per delinquere al falso in atto pubblico, corruzione, concussione e turbativa degli appalti. Il procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Mariano Maffei, parla di “un tessuto fatto di trame fitte, di connivenze e di complicità così forti che molti enti pubblici regionali e molti enti locali campani hanno conformato le loro scelte non già improntando ogni valutazione al perseguimento di interessi pubblici, bensì asservendo il bene della cosa pubblica agli interessi di un gruppo ristretto di persone”.

Alla Camera in mattinata Mastella ha lanciato un vigoroso contrattacco, in un discorso ripetutamente marcato di applausi spesso bipartisan dell’aula, che è sembrata così voler reagire a quella che considera un’offensiva giudiziaria. Sandro Bondi (Forza Italia) ha attaccato la magistratura politicizzata: “È fin troppo facile dire che Berlusconi aveva ragione”. Dal canto suo, più tardi il Ministro delle infrastrutture ed ex PM di Milano Antonio Di Pietro (Italia dei Valori) ha parlato di “parole inaccettabili” per un ministro della Giustizia in carica e di “discorso eversivo”. Ora, Mastella ha preso tempo, al massimo 48 ore. Sarebbe intenzionato a non fare retromarcia, ma neanche a mollare l’Unione, mantenendo l’Udeur nel governo.

Il premier Prodi, dopo una breve riflessione, ha assunto ad interim la carica “Guardasigilli”. Tuttavia davanti a sé ha diverse opzioni: far quadrato intorno al ministro, pensare ad un rimpasto generale dell’Esecutivo oppure aprire la crisi. In ogni caso Prodi sembra voler prendere tempo in attesa di una decisione più radicale. L’alternativa ad una “semplice” sostituzione del ministro dimissionario, è infatti più delicata: procedere a un minirimpasto di governo. Una scelta con una dose di rischio decisamente superiore. Prima di decidere, Prodi vuole riflettere bene, leggere le carte giudiziarie, capire la reale portata dell’inchiesta. Quelle di oggi e di domani si annunciano come le giornate chiave.

Naturalmente non voglio neppure entrare nel merito dell’inchiesta giudiziaria, non ho elementi a disposizione per formulare alcun tipo di giudizio. Trovo però fastidioso che un Ministro di Grazia e Giustizia attacchi frontalmente la magistratura. Infatti nel discorso di Mastella, letto davanti al Parlamento, c’era la stessa nota eversiva che potevamo trovare nelle parole a suo tempo usate da Silvio Berlusconi per attaccare i giudici. Il parallelo con il Cavaliere Nero non è certo casuale.

Navigando sul web alla ricerca di materiale su questa brutta faccenda, ho trovato una lettera indirizzata a Beppe Grillo e scritta dal giornalista e scrittore Marco Travaglio. Ho pensato di pubblicarla integralmente, sono sicuro che la troverete davvero interessante. Tenete conto che la lettera è stata scritta ieri, quindi alcuni dati citati sono stati, nel frattempo, modificati dagli eventi.

Un abbraccio, GuruKonk.



“Caro Beppe,
siamo tutti costernati e affranti per quanto sta accadendo al cosiddetto ministro della Giustizia Clemente Mastella e alla sua numerosa famiglia, nonché al suo partito, che poi è la stessa cosa. Costernati, affranti, ma soprattutto increduli per la terribile sorte che sta toccando a tante brave persone.

Infatti, oltre alla signora Sandra, presidente del Consiglio regionale della Campania, sono finiti agli arresti il consuocero Carlo Camilleri, già segretario provinciale Udeur; gli assessori regionali campani dell’Udeur Luigi Nocera (Ambiente) e Andrea Abbamonte (Personale); il sindaco di Benevento dell’Udeur, Fausto Pepe, e il capogruppo Udeur alla Regione, Fernando Errico, e il consigliere regionale dell’Udeur Nicola Ferraro e altri venti amministratori dell’Udeur. In pratica, hanno arrestato l’Udeur (un mese fa era finito ai domiciliari l’unico sottosegretario dell’Udeur, Marco Verzaschi, per lo scandalo delle Asl a Roma, mentre un altro consigliere regionale campano, Angelo Brancaccio, era finito in galera prima dell’estate quando era ancora nei Ds, ma appena uscito di galera era entrato nell’Udeur per meriti penali).

Mastella, ancora a piede libero, è indagato a Catanzaro nell’inchiesta "Why Not" avviata da Luigi De Magistris e avocata dal procuratore generale non appena aveva raggiunto Mastella, che intanto non solo non si era dimesso, ma aveva chiesto al CSM di levargli dai piedi De Magistris. S’è dimesso invece oggi, Mastella, ma per qualche minuto appena: Prodi gli ha respinto le dimissioni, lasciandolo al suo posto, per poi cambiare idea ed assumere l’interim lui stesso. La sua signora, invece, non s’è dimessa (a Napoli, di questi tempi, c’è perfino il rischio che le dimissioni di un politico vengano accolte): dunque, par di capire, dirigerà il Consiglio regionale dai domiciliari, cioè dal salotto della villa di Ceppaloni.

Al momento nessuno sa nulla delle accuse che vengono mosse a lei e agli altri 29 arrestati. Ma l’intero Parlamento – con l’eccezione, mi pare, di Di Pietro e dei Comunisti Italiani – s’è stretto intorno al suo uomo più rappresentativo, tributandogli applausi scroscianti e standing ovation mentre insultava i giudici con parole eversive, che sarebbero parse eccessive anche a Craxi, ma non a Berlusconi: insomma la casta (sempre più simile a una cosca) ha già deciso che le accuse - che nessuno conosce - sono infondate e gli arrestati sono tutti innocenti. A prescindere. Un golpetto bianco, anzi nero, nerissimo, in diretta tv.

Nessuno, tranne Alfredo Mantovano di AN, s’è domandato come facesse il ministro della Giustizia a sapere che sua moglie sarebbe stata arrestata e a presentarsi a metà mattina alla Camera con un bel discorso scritto, con tanto di citazioni di Fedro: insomma, com’è che gli arresti vengono annunciati ore prima di essere eseguiti? E perché gli arrestandi non sono stati prelevati all’alba, per evitare il rischio che qualcuno si desse alla fuga? Anche stavolta, la fuga di notizie è servita agli indagati, non ai magistrati. E, naturalmente, al cosiddetto ministro.

Il vicepresidente del CSM Nicola Mancino, anziché aprire una pratica a tutela dei giudici aggrediti dal ministro, ha subito assicurato “solidarietà umana” al ministro e ai suoi cari (dobbiamo prepararci al trasferimento dei procuratori e del gip di Santa Maria Capua Vetere, sulla scia di quanto sta accadendo per De Magistris e Forleo?). Il senatore ambidestro Lamberto Dini ha colto l’occasione per denunciare un “fatto sconvolgente: i magistrati se la prendono con le nostre mogli” (la sua, Donatella, avendo fatto fallimento con certe sue società, è stata addirittura condannata a 2 anni e mezzo per bancarotta fraudolenta, pena interamente indultata grazie a Mastella). Insomma, è l’ennesimo attacco ai valori della famiglia tradizionale fondata sul matrimonio: dopo l'immunità parlamentare, occorre una bella immunità parentale. Come fa osservare la signora Sandra Lonardo in Mastella dai domiciliari, “questo è l’amaro prezzo che, insieme a mio marito, stiamo pagando per la difesa dei valori cattolici in politica, dei principi di moderazione e tolleranza contro ogni fanatismo ed estremismo”. Che aspettano a invitarli a parlare alla Sapienza? ”

Marco Travaglio




Nell’immagine la “Mastella Mobile” lanciata verso lidi sicuri.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ragazzi la situazione è indegna di un Paese civile! Sia nella destra che nella sinistra le persone per bene sono in chiara minoranza!

L'unica soluzione per l'Italia è che Prodi si dimetta e che l'Unione Europea nomini una commissione internazionale di tutela!!

Anonimo ha detto...

...eccomi...sono pomsupermaxieroe...mi hanno detto che c'é una principessa da salvare...oder?!

...troppo serpeggia...non so chi, ma ci stava bene...
..non posso commentare il post di oggi perché non l'ho ancora letto, ma, il generale 'uzza, ha dato disposizioni affinché venisse approntata una misssione di soccorso finalizzata al salvataggio di una dolce signorina...

Anonimo ha detto...

Ma voi non vi sentite impotenti? Quando le elezioni le vince Prodi governano dei delinquenti, se le vince Berlusconi non parliamone neanche, per l'amor del cielo!!!!

E allora uno non sa più cosa fare! L'unico che sembra salvarsi è Di Pietro, pensate un pò che roba... Uno deve emigrare per poter vivere in un paese normale???

Insomma, sono l'unico che si sente impotente di fronte a queste cose????

Anonimo ha detto...

Pooooooooom...... ma dove sei stato? Ero preoccupatissima! Dai, non farmi più di queste cose, capito? Lo sai che il blog non mi piace più se manca il mio pom!!!!

Un magabacione!!!!

Max credo proprio che dovremo emigrare!!!! L'Italia purtroppo non sarà mai un paese normale!!!

Anonimo ha detto...

Clemente Mastella cita Fedro: “Gli umili soffrono, quando i potenti si combattono.”

In un paese normale, la Magistratura è libera d'indagare. Su chiunque.

In un paese normale, quando la Magistratura indaga, non ci si dimette per ricattare il governo.

In un paese normale, finché non c’è una sentenza, si è innocenti come l’acqua di fonte.

In un paese normale, è inopportuno inserire i propri familiari nei posti chiave delle amministrazioni.

In un paese normale, deputati e bidelli devono rispettare in egual modo le sentenze definitive.

In un paese normale, prima di riciclare i politici trombati, si ricicla l’immondizia.

In un paese normale, l’immondizia non brucia nelle strade.

In un paese normale, riciclando l’immondizia, si evita che pessimi politici se ne giovino per tornaconto personale.

In un paese normale, non si confondono le biomasse con l’immondizia.

In un paese normale, non si fa pagare una tassa sulla fornitura elettrica per incenerire l’immondizia, raccontando che è una biomassa.

In un paese normale, quando una sentenza definitiva dice che una frequenza televisiva non ti appartiene, quella TV va sul satellite.

In un paese normale, non è il proprietario della stessa emittente a definire le leggi della comunicazione.

In un paese normale, non si fanno scambi fra le leggi sulla comunicazione e quelle elettorali.

In un paese normale, una legge elettorale permette ai cittadini di scegliere i candidati.

In un paese normale, non si fanno leggi elettorali con il solo scopo di depennare gli altri.

In un paese normale, si preserva la democrazia come un dono prezioso.

In un paese normale, queste cose è inutile dirle, perché tutti le sanno.
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Ciao a tutti gli amici del blog. Queste riflessioni non sono mie, sono di Carlo Bertani.

Credo che in queste poche righe ci sia gran parte di quell'oceano di m...da nel quale sta affondando il nostro Paese!

Buona serata a tutti, ciiiiaaaaooooo!!!!!

Anonimo ha detto...

Max guarda che non sei l'unico a sentirti così. Oramai è chiaro a tutti che nel panorama politico italiano non c'è nessuno che VUOLE cambiare le cose.

Intendo dire che lo 'status quo' fa arricchire e garantisce enormi privilegi ai politici, ai loro familiari, agli amici e agli amici degli amici... quindi perchè qualcuno di loro dovrebbe voler cambiare le cose?

Purtroppo se guardiamo la storia del nostro paese negli ultimi 20 anni ci accorgiamo che siamo passati da emergenza in emergenza e da un'unità di crisi ad altre unità di crisi, che per essere sanate hanno richiesto vagonate di soldi, che sono finiti nelle tasche dei soliti noti...

Pensate che l'Italia paga solo di interessi passivi sul debito pubblico 70 MILIARDI di euro all'anno!!!! Con un simile fardello e con la classe politica che ci ritroviamo mi chiedo che razza di fututo pretendiamo di avere!

Vi chiedo scusa se sono un pò pessimista ma oggi non riesco a vedere la 'luce' in fondo al tunnel....

Buona serata a tutti voi!

Anonimo ha detto...

...eeeeeeeeeeoooooooooo adesso...pinocchio...il guru é sempre il guru...sisisisisi

...non siate così negativi con il problema immondizzia...abbiate l'onestà di ammettere che un sistema certo e funzionale per riciclare l'avete...altrimenti non mi spiego come sia possibile che gli anni passano, i nomi dei partititi cambiano, le alleanze pure, ma i nomi dei politici sono sempre i medesimi....si si

...chiedetegli come fare ed avrete la soluzione al problema...

Anonimo ha detto...

ciao belli!!!
complimentissimi a tutti per i commenti impegnati e molto sentiti!!!
molto bello quello che ci hai proposto Stilo!!!!!
dopo ciò non so cosa aggiungere...é vero che ogni nazione ha i suoi problemi...però sono davvero felice che il mio bisnonno abbia attraverato la rete di confine con il suo carretto per stabilirsi poi definitivamente "di qua"...non vi invidio per nulla e mi spiace molto perché mi pare che nella nuova generazione ci sia tanta buona volonta ma zero spazi.
avete un govero vecchissimo. il più vecchio forse? bisognerebbe proprio ripartire da zero....

un abbraccio e un bacione a tutti!!!

Anonimo ha detto...

Siamo dei grandi, non ci sono dubbi al riguardo....

Perchè dico questo? Perchè siamo l'unico popolo che riesce ad andare avanti e a sorridere nonostante Berlusconi, Prodi, Mastella, la Lega, l'inquinamento, le TV schiave della politica, la camorra, Emilio Fede, la mafia, Moggiopoli, la 'ndrangheta, Tanzi e la Parmalat, i servizi deviati, ecc. ecc. ecc. ecc...

Conoscete un altro popolo in grado di sopportare tutto ciò? No di certo, per questo siamo grandi....

GuruKonK ha detto...

Mi complimento con tutti voi, i commenti che avete inserito dimostrano grande attenzione, sensibilità e una buona dose di spirito!

Capisco benissimo il disagio che potete provare di fronte all'ennesimo scandalo politico che colpisce l'Italia. Purtroppo non è l'ultimo: è di oggi la notizia che Silvio Berlusconi è indagato dalla procura di Napoli per tentata corruzione ai danni di dirigenti RAI...

Tuttavia credo che l'Italia sia piena di persone perbene che lottano per dare al Paese un futuro migliore! Bisogna solo sperare che queste persone trovino mezzi e spazi per emergere dalla lordura e attuare il tanto agognato cambiamento!

Auguro a tutti voi una buona serata e vi ringrazio tantissimo di arricchire costantemente questo blog con i vostri commenti!

Anonimo ha detto...

Grazie a te grande guru, però non riesco a avere il tuo ottimismo. Credo che purtroppo l'Italia continuerà a marciare sul posto ancora per molto tempo!

Ha ragione uzza, negli altri paesi del mondo la classe dirigente è formata 40enni e 50enni mentre i nostri "leader" sono tutti sui 70! Berlusconi ha 72 anni (anche se grazie alla chirurgia può ancora recitare la parte del giovane rampante...) e Prodi ne ha 70.... A quella età dovrebbero dedicarsi ai nipotini e non a governare una nazione!