martedì 8 gennaio 2008

Leoni per agnelli


Sì, lo so. Di solito delle recensioni cinematografiche si occupa MysteXX, tuttavia solo per oggi faremo un’eccezione. Devo ammettere che negli ultimi tempi non sono andato spesso al cinema, quando mi faccio prendere dall’apatia nemmeno un cingolato riesce a smuovermi. Però un vecchio amico è riuscito nell’intento di portarmi a vedere un film diretto da Robert Redford:“Leoni per agnelli”. Questo mio amico è riuscito a convincermi anche se nel cast spiccava il nome di Tom Cruise, che non è mai stato uno dei miei attori preferiti.

Ci sono voluti anni prima che Hollywood riuscisse a digerire e raccontare l'inferno del Vietnam. Invece, oggi il cinema affronta senza peli sulla lingua la difficile situazione dell'esercito americano impantanato in Medio Oriente. Lo fa col toccante “Nella valle di Elah”, sui reduci della guerra in Iraq, e con “Leoni per agnelli”, l'ultimo film di Robert Redford. Quasi degli “instant movie”(¹), che inseguono l'attualità, mostrando ciò che altri (la televisione, i giornali) non raccontano più. In questo senso, “Leoni per agnelli” è il classico film d'impegno sociale, come si diceva una volta.

L'arrabbiato Redford spara a zero contro tutti: l'amministrazione Bush, i politici in doppiopetto interessati solo al loro business, gli alti comandi militari, gli “agnelli” del titolo che mandano a combattere e a morire i “leoni”. Non risparmia nessuno: l'istruzione pubblica, i mass media interessati più alle mutande di Paris Hilton che alla guerra, ma anche la vecchia stampa liberal, ora solo una “manica a vento” che segue il soffio più forte. E soprattutto i giovani bianchi, ricchi, viziati, apatici, delusi e schifati dalla politica, incapaci persino di protestare contro la più ingiusta delle guerre. Anche perché a morire ci vanno solo i figli degli immigrati, neri e ispanici, mentre loro se ne stanno sul divano a giocare ai videogame. Insomma, alla fine sembra di aver assistito a un comizio politico. Tutto di testa (anzi, di testo), giocato sui dialoghi, “Leoni per agnelli” espone in un'ora e mezza il Redford-pensiero, sempre più pessimista sul futuro.

Con un'unità di tempo quasi teatrale, il film segue parallelamente tre vicende fra loro legate, dall'Afghanistan a Washington. Nei palazzi del potere, il Politico Arrivista che sembra uscito da “Il candidato” (Tom Cruise) svela la nuova strategia bellica americana alla Giornalista Impegnata stile “Tutti gli uomini del presidente” (Meryl Streep). In un'università della California, il Docente Liberal (lo stesso Redford) prova a scuotere dall'apatia uno Studente Brillante ma disimpegnato (il venticinquenne Andrew Garfield, bravo a tener testa al vecchio divo). Non a caso, tutti questi personaggi li ho scritti con le iniziali maiuscole, in quanto sono pericolosamente vicini agli stereotipi del genere. Tuttavia, Robert Redford riesce a evitare di cadere in questi scontati cliché, grazie all’alto tono di una protesta civile che risulta più che mai necessaria in questi tempi di struzzi e di bugiardi.

In generale il film ripaga ampiamente il prezzo del biglietto. Ciò nonostante, sia per il ritmo non sempre all’altezza della narrazione scenica che per l'asprezza del tema trattato, alcuni spettatori sono usciti dal cinema con un’aria velatamente perplessa. Da parte mia, però, non ho remore nel consigliarvi di andare al cinema a vedere “Leoni per agnelli”.

Come appare più che evidente, non sono certo un esperto di cinema. Quindi rimango aperto alle critiche, e ai suggerimenti, di tutti coloro tra voi che hanno visto questa pellicola e ritengono di avere qualcosa da aggiungere (oppure da correggere) in questa breve recensione.

Un caro saluto, GuruKonk.


Nota
(¹) instant movie: termine inglese che indica un film, solitamente di genere drammatico, ispirato a fatti di cronaca, sempre piuttosto recenti.


Grazie a G.Valerio per la generosa ispirazione.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche a me non piace troppo Tom Cruise..... Però devo ammettere che in alcuni film è stato davvero grande! Spero che in 'Leoni per agnelli' se la cavi bene, visto che devo andare a vederlo....

Buon serata!!!!!

Anonimo ha detto...

Perchè non vi piace Tom Cruise???????

Si è vero, è alto 1,35 ed vistosamente egocentrico.....

Già, è anche il numero 2 della setta 'Scientology'....

E' pure vero che ha usato la sua influenza a Hollywood per danneggiare la carriera di attori che avevano lasciato la setta.....

Ah.... ora che mi ricordo.... aveva anche lanciato una campagna negli USA per non fare curare la gente con psicofarmaci! Diceva che tutte le malattie mentali si possono curare con la tecnica di Scientology....

Ecco, allora mi sapete dire perchè non vi piace Tom Cruise????? E' un mitoooooooo.........

Eh eh eh..... ;-) Un bacio!!!!

GuruKonK ha detto...

Angie SEI MITICA!!!

Buona serata, un bacione!!!

Anonimo ha detto...

WOW.......

Anonimo ha detto...

angie ti adoro!!!
...e pensare che circa 16 anni fa avevo un poster gigante di Tom appeso in camera...talmente grande che si notavano i peli delle orecchie!!!! oh mio Diooooo!!!!

bacioni a tutti!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Guardate.... Secondo me Tom Cruise è uno dei migliori attori della sua generazione! Però ragazzi..... è simpatico come un attacco di emorroidi mentre stai facendo motocross....

Buona giornata a tutti!!!!

Anonimo ha detto...

Ah ah ah.....

Bravo Stilo!!!! Questa è proprio buona!!!!!

Ciiiiaaooooo.......

Anonimo ha detto...

Non siete troppo severi con Tom Cruise? In fondo non è poi così male....

Anonimo ha detto...

No, non è così male.... E' peggio!

Ah ah ah..... come sono simpatico!!!!

Anonimo ha detto...

stilo: un mito