venerdì 18 gennaio 2008

Clonato un embrione umano



Per la prima volta è stato creato un embrione-clone umano a partire da una cellula della pelle, esperimento che rende così possibile l'utilizzo di cellule staminali su misura. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista americana Stem Cells. Bisogna però dire che alcuni studiosi dubitano fortemente della reale riuscita dell'esperimento. In generale, la comunità scientifica è piuttosto cauta, dopo lo scandalo per un falso annuncio su una ricerca simile avvenuto in Corea del Sud alcuni anni fa.

Finora l'unico embrione-clone era stato generato nel 2005 dai ricercatori inglesi dell'Università di Newcastle utilizzando cellule staminali adulte, che però sono più difficili da prelevare nel paziente. Il nuovo embrione, invece, è nato utilizzando la cellula della pelle di un uomo, il cui Dna è stato introdotto in un ovulo femminile, dal quale era stato estratto il nucleo.

La tecnica, chiamata trasferimento nucleare di cellule somatiche, è ben nota. È la stessa con la quale nell'agosto 2005 il coreano Woo Suk Hwang, dell'Università nazionale di Seul, aveva annunciato di essere riuscito a ottenere le cellule staminali embrionali “personalizzate”, ma la sua ricerca poi si rivelò un falso.

I ricercatori californiani della Stemagen hanno ottenuto l'embrione-clone utilizzando cellule somatiche di due uomini e gli ovuli di tre donne. Hanno così creato 21 embrioni, cinque dei quali sono sopravvissuti e cresciuti fino allo stato di blastocisti, in cui l'embrione è formato da circa 40-72 cellule. A questo stadio di sviluppo si sono già formate le cellule staminali embrionali, che hanno lo stesso patrimonio genetico del donatore (quello a cui è stata prelevata la cellula della pelle). Queste cellule totipotenti hanno la capacità di differenziarsi in qualunque cellula del corpo, e quindi potrebbero in futuro diventare un'officina di ricambio per organi o parti del corpo danneggiati.

Questa notizia è stata accompagnata un po’ ovunque da polemiche e preoccupazione. In effetti viene spontaneo chiedersi se ci debba essere un limite a questo tipo di sperimentazioni e, in caso affermativo, dove tale confine debba essere piazzato.

Naturalmente non voglio sminuire in alcun modo l’importanza di queste ricerche. Infatti esse rappresentano una speranza concreta di guarigione da un gran numero di terribili e crudeli malattie genetiche. Il mio unico quesito è il seguente: fino a dove è eticamente giustificato spingersi con questo tipo di ricerche? Voi cosa ne pensate?

Un caro saluto a tutti, GuruKonk.


Nell'immagine alcune cellule staminali adulte.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

....ciiiiiaaaaaooooooooooo....

...non so dire che limite bisognerebbe mettere... non mi piace molto quando gli scienziati 'giocano' con queste cose però capisco che i risultati potrebbero aiutare tanta gente....

Vi chiedo scusa ma su questo argomento sono un po' in difficoltà.....

Buona serata, un bacione!!!!!

Anonimo ha detto...

....ops.... dimenticavo una cosa....
La Mastella Mobile di ieri mi era piaciuta talmente tanto che ne ho cercate altre!!!!! Andate su www.flickr.com e cercate 'Mastella' o 'Mastella Mobile'..... troverete tante cose divertenti....

....ciiiiaaaaaoooooooo.......

Anonimo ha detto...

...sei veramente spettacolare angie...credo anch'io che tutte le commissioni di bioetica e i rimorsi personali siano presto dimenticati allorquando siamo toccati in prima persona...

...é veramente personale...sinceramente non so cosa farei, ma credo che non potrei fare altro che ringraziare queste tecnologie e chi le ha sviluppate...

Anonimo ha detto...

Ho letto molte critiche a questo proposito. C'era addirittura chi accusava gli scienziati di "giocare a sentirsi" Dio e chi parlava di "indebite intromissioni nel mistero della vita"!

In questo caso (secondo me) il fine è ben più importante del mezzo. Voglio dire che se queste ricerche possono ridare speranza a persone che lottano quotidianamente contro terribili malattie, allora è giusto proseguire su queste strade!

Buona serata a tutti!!!!

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo. Credo che la ricerca non debba superare i limiti che la natura e l'etica le impongono.

Non fraintendetemi, sono solidale al 100% con coloro che sono confrontati con brutte malattie e con le loro famiglie. Tuttavia la clonazione sconfina in un territorio che non dovrebbe mai essere visitato dell'uomo.

Anonimo ha detto...

sono assolutamente favorevole alla ricerca sulle cellule staminali. sono anche purtroppo convinta che questo é NIENTE e il confine dell'immoralità é già stato superato da tantissimo tempo...!!! quasi quasi preferisco restare nell'ignoranza e non sapere cos'hanno già combinato.
ad ogni modo é un tema molto delicato,io non sono credente ma immagino che per una persona che crede in un Dio tutto ciò é inaccettabile e non si può biasimare. alcune persone,per esempio i Testimoni di Geova,non accettano nemmeno le trasfusioni di sangue. in conclusione,per quanto mi riguarda,la scienza e la ricerca non devono avere religione...e cosa più importante,dobbiamo essere liberi di gestire il nostro corpo come vogliamo. c'é chi si accanisce e chi invece si affida al proprio destino!

buon sabato di soleeeeeee!!!
baci :-)

Anonimo ha detto...

Secondo me non bisogna accanirsi sul mezzo ma piuttosto lavorare sul fine.

Il problema non sono le ricerche sulla clonazione delle cellule staminali (o la mappatura del DNA) ma l'utilizzo che l'umanità vorrà fare di queste nuove conoscenze.
Tutto ciò può essere utilizzato per guarire i più sfortunati tra di noi e questo fine è nobile e condivisibile. Oppure le assicurazioni potrebbero utilizzare la mappatura del DNA per decidere se conviene assicurare un individuo e se geneticamente è troppo soggetto a determinate malattie. I datori di lavoro in futuro potrebbero chiedere ai candidati all'assunzione il test del DNA per giudicare se sono idonei per l'incarico.

Insomma tutte queste nuove conoscenze possono essere usate per un futuro migliore, oppure per decidere a tavolino chi di noi debba avere determinate possibilità e chi invece ne dovrà venir escluso.

Un saluto a tutti! Ciaoooo!!!!!

Anonimo ha detto...

Queste nuove tecnologie non vanno proibite, fanno parte del progresso e vanno accettate in quanto tali.

Piuttosto servono leggi che impediscano gli abusi che Stilo ha così ben descritto nel suo commento!

Ciao amici, vi auguro una splendida giornata!