sabato 26 gennaio 2008

Vedere il mostro da vicino


Che l’animo umano spesso rincorra la bruttezza e non la bellezza è cosa nota. Tuttavia, scoprire che oggi la bruttezza è stata persino sorpassata dalla vergogna e dalla brutalità è una cosa che intristisce parecchio. Qualcosa è insomma cambiato. Cosa spinge l’uomo a ricercare orrore e mostruosità? E una volta raggiunte queste ultime, cosa si aspetta trovare? Indignazione? O forse una sensazione di sicurezza nella propria “banale” quotidianità? Sono queste le domande che oggi mi sono posto, senza trovare una risposta soddisfacente ed appagante.

Lo spunto è dato dall’udienza che si sta per celebrare in questi giorni, per la strage di Erba, a seguito della quale persero la vita un bambino, sua madre, una vicina di casa e la nonna. A distanza di un anno le motivazioni di tanta barbarie non sono ancora del tutto chiare. Rancore per screzi di vicinato? Invidia e risentimento? E poi ancora: fu un raptus o ci fu premeditazione?

Il processo che sta per prendere il via sembra quasi un prodotto “hollywoodiano”. Ci sono giornalisti d’assalto, disposti a tutto per un’intervista esclusiva. Fotografi e cameraman sono perennemente in assetto da caccia. E, purtroppo, non manca il pubblico in morbosa e trepidante attesa di poter anche solo intravedere i personaggi principali di questa storia.

Olindo Romano e Rosa Bazzi saranno alla sbarra per rispondere delle accuse che vengono loro mosse. Fuori, invece, una folla attratta da questa disumana efferatezza, cercherà in tutti modi di potersi godere lo “spettacolo” del giorno, magari seduta in aula, con la speranza di vedere le spalle, o anche solo un ciuffo di capelli, dei due imputati.

Forse queste persone sperano di avere il “privilegio” d’ascoltare dalla viva voce dei familiari delle vittime tutto l’infinito dolore e la straziante sofferenza di chi ha perso una parte insostituibile della propria esistenza. Poter toccare con mano, anche solo per un attimo, la miseria e il tormento di chi ha perso tutto in pochi minuti. Oppure, per poter provare l’ebbrezza di respirare la stessa aria che hanno respirato i presunti mostri.

Proprio in questi giorni, si dice che per accaparrarsi uno dei sessanta posti a sedere a disposizione del pubblico, ci sia chi è disposto a versare al tribunale fino a 200 euro ad udienza. Si paga un biglietto come se si fosse al cinema. Come se il sangue versato ad Erba sia come il liquido colorato che si usa per i film “splatter”. No, questa non è fiction. Questa è una delle peggiori stragi famigliari della storia d’Italia. Il corpo del bambino trucidato non era un bambolotto. Le lame usate dai carnefici per sgozzare le vittime non erano di plastica. E il dolore delle famiglie che quel giorno furono spezzate non potrà svanire con i titoli di coda.

Davanti a questi fatti mi sembra di essere ritornato alla Rivoluzione Francese, quando le popolane sferruzzavano e filavano la lana nelle piazze, per poter assistere al ghigliottinamento degli antirivoluzionari. Un hobby come un altro, di sicuro, ma senza ombra di dubbio di altri tempi.

Non ho idea del perché la gente abbia bisogno di soddisfare questi bisogni morbosi. Mi è passato per la mente che forse i “buoni” vogliano confrontarsi con i “cattivi” per potersi distinguere. Oppure che vi sia la necessità di comprendere l’incomprensibile, come abbiamo tentato di fare su questo Blog con la rubrica “Delitti esemplari”. Qualcuno dice semplicemente che dietro a tutto ciò ci sia solo un esecrabile voyeurismo, malamente alimentato dai mezzi d’informazione.

Non lo so, davvero non lo so. Ho pensato, forse ingenuamente, che affrontando l’orrore si possa avere una rassicurante, quanto falsa, sensazione di poterlo governare. Sarà alla fine questa la motivazione di chi è disposto a sacrifici pur di poter assistere al processo ai coniugi Romano?

Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate voi. Sono sicuro che i vostri commenti sapranno anche oggi arricchire e valorizzare il dibattito attorno a questo tema. Vi auguro una buona serata.

Un abbraccio, GuruKonk.




Nell’immagine: i coniugi Romano, gli unici indagati per la strage di Erba.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

...ma guarda se uno deve avere piacere nel vedere da vicino quei due bastardi..... Strana la gente....

Anonimo ha detto...

Forse qualcuno sarebbe disposto a pagare per sputargli in faccia?
Non credo. Anche se in senato puoi sputare addosso a chi vuoi...

Anonimo ha detto...

Questi 2 andrebbero messi insieme agli altri detenuti!

In questo caso l'isolamento è un privilegio!

Anonimo ha detto...

Bravo anonimo! Anche io la penso così!

Anonimo ha detto...

pensate che li hanno arrestati grazie alla testimonianza del vicino, che non è morto nonostante le pugnalate per una malformazione a una arteria e ha potuto così riconoscere gli assassini.....

sembra quasi una specie di miracolo... no?

Buona domenica a tutti, un bacione!!

Anonimo ha detto...

Buona domenica a tutti!

Secondo me la gente è così attratta da questo tipo di storie per un motivo citato nel post: guardando tali orrori, l'immagine riflessa di noi stessi ci sembra un po' migliore.

Come dice gurukonk "i buoni devono confontarsi con i cattivi per potersi distinguere"... Io la vedo così....

Ciiiiaaaooo.....

Anonimo ha detto...

.....mi sono scordato una cosa....

Robiiii: in Senato puoi sputare addosso a chi vuoi e ti pagano pure profumatamente! Pensa che lo stato di paga pure un segratario e un portaborse per aiutarti a centrare meglio in bersaglio....

Un'altra figuraccia per noi italiani...

Anonimo ha detto...

.....lasciamo stare la politica..... non riesco a vedere la luce in fondo al tunnel....

...buona domenica.....

Anonimo ha detto...

PENA DI MORTE
PENA DI MORTE
PENA DI MORTE
PENA DI MORTE
PENA DI MORTE
PENA DI MORTE
PENA DI MORTE
PENA DI MORTE
PENA DI MORTE
PENA DI MORTEEEEEEE............