sabato 19 luglio 2008

Una strage annunciata



Dopo un divieto lungo 19 anni, sta per ritornare in commercio l’avorio. Il Cites, l’organismo delle Nazioni Unite che veglia sugli scambi di fauna e flora che rischiano l’estinzione, si è riunito a Ginevra per autorizzare la vendita di oltre 100 tonnellate del materiale ricavato dalle zanne degli elefanti. L’allarme viene lanciato dagli ambientalisti: temono l’inizio di una nuova strage di dimensioni simili a quella che negli anni ‘80 portò all'abbattimento di quasi 800’000 (ottocentomila, avete letto bene) esemplari nel solo continente africano. La decisione è spinta dall’aumento esponenziale della domanda cinese. Ancora una nefasta conseguenza dell’avvento dei nuovi ricchi dagli occhi a mandorla, sostiene qualcuno.

Questo significherà un ritorno ai vecchi tempi bui con gli elefanti a rischio estinzione”, denuncia Allan Thernton, dell’Agenzia per la tutela dell'ambiente (Eia). Fu proprio l’Eia a fornire la documentazione sul rischio di estinzione degli elefanti in Africa, prove che avevano portato alla messa al bando dell’avorio. Solo tra il 1980 e il 1989 gli animali passarono da 1,3 milioni a soli 590’000 esemplari. Una vera e propria strage!

Già nel 1997, nonostante la proibizione, il Sudafrica, la Namibia, il Botswana e lo Zimbabwe, convinsero il Cites ad autorizzare il commercio delle zanne di elefanti morti per cause naturali. La battaglia fu guidata allora dal presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe (noto “galantuomo”). Due anni dopo venne così autorizzata la cessione di 50 tonnellate di avorio, ma solo ad “acquirenti selezionati”, ovvero quei Paesi in grado di dimostrare un forte impegno contro il commercio illegale di avorio. La Cina allora venne esclusa, tengo a precisare.

Lo sviluppo vertiginoso del gigante d’oriente ha aumentato la fame di oggetti di lusso. Per questa ragione (puramente basata sul profitto), è stato dato il via alla vendita di 108 tonnellate d’avorio e sarà proprio Pechino il maggiore acquirente. Infatti la diplomazia cinese è stata in grado di convincere il Cites del proprio impegno contro il traffico illegale. “La Cina ha fatto grandi passi avanti nella lotta contro il contrabbando di avorio e merita la possibilità di appagare la crescente richiesta interna di avorio”, ha dichiarato un funzionario del Cites. La cosa, inutile dirlo, non mi riempie certo di gioia.

A questo proposito l’Eia ha reso pubblico un rapporto del governo cinese che dimostra come nell’arco di 12 anni Pechino abbia “perso le tracce” di ben 121 tonnellate di avorio, una quantità equivalente alle zanne di 11'000 elefanti adulti. “Se queste nuove importazioni legali andranno avanti” sostiene Thernton “forniranno una gigantesca opportunità di copertura al traffico illegale”.

Ado ogni modo tutte le proteste e tutte le censure sembrano essere inutili. Non appena gli organi competenti avranno ratificato le decisioni del Cites, la caccia all’avorio potrà ricominciare per i prossimi 9 anni. Con buona pace degli animalisti e, naturalmente, degli stessi animali.

GuruKonK



Nell’immagine: un piccolo magazzino di zanne di elefante.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Stiamo massicciamente tornando indietro, a quanto pare, e non solo in Italia...
gatta susanna

Anonimo ha detto...

aaaaaaah.......ma come?? noooo......poveri elefantiiiniiiiii...... ma percheeeeeè?????

Anonimo ha detto...

Ma bene! Ottimo! Davvero fantastico! Quale sarà il prossimo passo? La riapertura della caccia a balene e delfini? Oppure l'autorizzazione all'importazione e la vendita di pellicce di cani e gatti?

Sapete una cosa? Ma che vadano tutti a fare in c..o! Scusate ma questa storia mi fa proprio innervosire!

Ciao!

Anonimo ha detto...

Come sempre le prime vittime delle politiche sbagliate sono quelli che non possono difendersi, e chi è più esposto di un animale allo stato brado? Nel nostro piccolo dobbiamo batterci contro queste decisioni scellerate! Se qualcuno trova sul web una qualche petizione (o anche iniziative di altro genere) contro il commercio di avorio è pregato di farmelo sapere! Sarò felice di aderire e di far circolare la documentazione!

Saluti & abbracci a tutti!

Anonimo ha detto...

Come già sapete non sono un animalista convinto. Però riguardo alla riapertura del commercio di avorio sono anche io totalmente contrario! Capisco che le grandi economie emergenti abbiano delle esigenze particolari, però ritengo che "legalizzare" il massacro di un'intera specie animale per motivi puramente economici sia pura aberrazione! Questo non so bene cosa sia, ma non è certo progresso!

Anonimo ha detto...

.....BLEAH...

BloodyMary85

Anonimo ha detto...

vergogna! non so che altro dire!