mercoledì 26 marzo 2008

Il Mystico Giudizio no. 10


Un saluto a tutti. “Il Mystico Giudizio” boccia ma racconta “Catacombs, il regno dei morti”, un “horror movie” che non riesce a spaventare, non riesce ad inquietare, ma sa fare ridere forse più di Gianni e Pinotto… Un filmazzo! Né più né meno. Degno però di una recensione sul Blog, proprio per il fatto che in alcune occasioni ci ha fatto ridere, al Guru e a me! Gradevolmente imbarazzanti certi difetti in questo film horror che in definitiva sollecita il buon umore!

L’idea iniziale è buona. La paura del buio, i morti, chilometri di cunicoli rivestiti di teschi e ossa sotto il cuore di Parigi: le catacombe, dove uno sbarbatello in stile “neo-Jim-Morrison” organizza rave abusivi di grande impatto scenico. A Parigi vive la sorella della protagonista, che le scrive una cartolina: “Vieni qui a trascorrere qualche giorno; la tua vita cambierà”. Questa, una giovane donna molto fragile a livello emotivo per una serie di problemi personali, prende l’aereo e dagli Stati Uniti vola a Parigi. All’aeroporto francese vive una prima situazione fuori dalle cozze con un cane anti-droga un po’ bizzoso.

Dove iniziano le risate? Beh, quasi subito. Con la perquisizione all’aeroporto vi è un primo assaggio. La comicità di questo “inquietante” horror inizia ad emergere in modo più definito con l’introduzione dei protagonisti… che si prendono troppo sul serio (porca vacca!). Come dare la colpa agli attori? Così sono stati scritti dagli autori del film; scritti per sembrare giovani speciali, diversi dagli altri perché più sfacciati, coraggiosi, edonisti, filosofi, vivi. Insomma, sballati ma in qualche modo saggi (porca vacca!). Si potrebbe pensare che è voluto: si fornisce un certo quadro dei protagonisti all’inizio del film per poi smontarlo man mano… Ma questo cambiamento avviene in modo talmente sfuocato, sfiorato, poco elaborato che si è portati a pensare che si sia intrufolato nella trama senza che gli autori ne avessero piena consapevolezza.

In ogni caso questi giovani risultano un po’ antipatici, sin dall’inizio, a naso. Il più ganzo della compagnia, l’organizzatore dei rave, sarebbe da prendere a cazzotti un giorno intero; così, tanto per il gusto di farlo. Non solo lui, tutti si pongono in modo borioso e ridondante; lo sono con lo sguardo e nel modo in cui dicono le cose (delle gran str…ate, perlopiù). Questo li rende vagamente fastidiosi. L’unica eccezione è la ragazza giunta dagli States, ma lei è in pieno contrasto; è l’esatto opposto: timida, spaventata, insicura. Potrebbe crollare in lacrime da un momento all’altro e se per questa sua sofferenza c’è un motivo, a noi non è dato saperlo (anche qui, complimenti agli autori, n.d.k.).

Sorvoliamo sulla trama e sul finale. Diciamo solo che il film si svolge nei cunicoli delle catacombe, dove forse vivono i fantasmi e forse no; forse ci vive anche l’Anticristo ma forse no.

Alcune chicche (solo 2, altrimenti non la finiamo più):

1) in una scena, il ragazzo che organizza i rave, in una saletta privata porge un calice alla protagonista e dice: “Questo non è alcolico, è assenzio”.

2) i titoli in sovrimpressione all’inizio del film spiegano che le catacombe di Parigi risalgono a 2 secoli fa; in un’intervista negli extra del DVD l’attrice protagonista dice che quelle catacombe “risalgono a migliaia e migliaia di anni fa”.

Vabbé… non commentiamo.

Il Mystico Giudizio: non comprate questo film ma guardatelo pure, con un sorriso beffardo, se vi capita.

Grazie per l'attenzione e alla prossima edizione de “Il Mystico Giudizio”.


A presto, MysteXX.



Postfazione

Come tutti ben sapete non è mia abitudine “intromettermi” nelle recensioni del nostro grande MysteXX, e anche oggi non ho intenzione di farlo. Intervengo unicamente per un breve chiarimento storico.

Le catacombe parigine, che fanno da sfondo alle vicende dei protagonisti di questo film, esistono realmente. Non molti sanno che, a una media di 30 metri di profondità, il sottosuolo di Parigi è un intricato labirinto di gallerie lunghe centinaia di chilometri. Si tratta di antiche cave di tufo già note in epoca romana.

Nella seconda metà del 18.mo secolo, la città si trovò a corto di spazi adatti alla sepoltura dei cadaveri. A quanto pare le salme venivano ammucchiate una sull’altra in attesa di trovare una soluzione confacente. Nel frattempo le condizioni igieniche e sanitarie (dovute alla decomposizione dei corpi) cominciavano ad essere drammatiche. Vi ricordo che a quei tempi la cremazione dei cadaveri era severamente proibita dal Vaticano, per cui l’eventualità di bruciare le salme non appariva assolutamente praticabile.

Le autorità cittadine trovarono una soluzione interessante. Infatti ordinarono di riesumare i corpi già seppelliti in tutti i cimiteri cittadini, e di utilizzare le antiche cave di tufo come catacombe. I lavori procedettero a pieno regime per molti mesi. Venne chiesta la collaborazione di ingegneri e architetti per la gestione della macabra “materia prima” e per evitare drammatici crolli dei cunicoli delle antiche miniere. Lunghi muri furono costruiti accatastando abilmente le ossa umane con rocce trovate sul posto.

Alla fine dei lavori, secondo stime ufficiali, furono portati nelle cave più di 6,5 milioni di cadaveri, trasformando così il sottosuolo della romantica Parigi nella più grande fossa comune della storia.

A domani per un nuovo Post.

Un abbraccio, GuruKonK.



Nell'immagine un particolare delle catacombe di Parigi.

13 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

l'assenzio non è alcolico? e allora cosè? un milk shake alla fragola?

Anonimo ha detto...

Ammazza che cretinata sta storia dell'assenzio!

... vedi, caro aj styles, cosa succede se gli americani si mettono a parlare di cose che non conoscono?

E ricordate: ai compleanni dei bambini niente Rimus ma assenzio!!!

Baci, CloppeteCloppete

Anonimo ha detto...

Ciao a GuruKonK e Mystexx!

Immagino che tipo di film possa essere...

Alla prossima

Finalsky

Anonimo ha detto...

Bè, non tutti conoscono l'assenzio. Però se si decide di citarlo in un film sarebbe bello informarsi prima di fare figure di me..a!

benvenuto sul blog a finalsky!

Anonimo ha detto...

Il film sarà pure una cretinata, ma la storia delle catacombe di parigi è davvero affascinante! e anche un pò terrificante.....

un caro saluto a tutti! do anche io il benvenuto a finalsky!

PS: tra l'altro come si pronuncia? "finalski" alla polacca oppure "fainal skai" all'americana?

GuruKonK ha detto...

@ Marco

Ti comunico che la pronuncia corretta del nickname dell'ultimo arrivato è quella est-europea. Quindi si pronuncia semplicemente "finalski".

Saluti a tutti!

Anonimo ha detto...

....sì sì.... oramai vi conosco..... voi mi dite che questo film non fa paura, così io lo guardo e rimango traumattizzata per tutta la vita.....

...no no no no.... non ci casco, furbetti!

...baci baci....

Anonimo ha detto...

Alla polacca!!!

Anche se gioca volutamente sulla possibilità di essere letto all'americana.

A presto

Finalsky

Anonimo ha detto...

grazie!

Anonimo ha detto...

non so voi, ma a me sta storia inquieta parecchio..... capisco bene che non potevano lasciare marcire i cadaveri per le strada, ma non c'era davvero altra soluzione? creare un gigantesca fossa comune sotto la città mi pare un po' macabro....

ciao ciao.....

Anonimo ha detto...

Quello che inquieta un uomo può eccitarne un altro.

Quella che sembra una discarica potrebbe essere il parco giochi di qualcuno.

Tutto è opinabile.

Anche la mia mente.

Anonimo ha detto...

Grande Stilo! Un abbraccio!